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Topolino 2841

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di Malachia

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    Re: Topolino 2840
    Risposta #30: Domenica 2 Mag 2010, 16:06:12
    A me personalmente i disegni di Ottavio Panaro piacciono, non da impazzire, certo, ma li trovo molto buoni.
    Mi piace come imposta le tavole, un po' meno invece il tratto a china molto spesso, ma non stona certo con il modo con cui tratteggia i personaggi.
    Nella storia di Indiana di questo numero, per esempio, le pagine 140 e 141 (prese a caso) mi fanno vedere comunque una per me ottima capacità di composizione della tavola: dalla sequenza sott'acqua che vede i personaggi risalire verso destra, dove vedono la luce, al modo in cui nelle vignette successive Pippo e Gilberto emergono nella vignetta piccola in alto a sinistra, per poi passare nella panoramica della valle.
    Nella tavola dopo, vediamo i due personaggi presi dall'alto, in un'inquadratura da dentro la vegetazione con di quinta ai lati un volatile e delle foglie che incorniciano la scena. La seconda e la terza vignetta spostano l'attenzione sulla roccia, che prende peso nell'inquadratura essendo posizionata al centro con Gilberto di quinta,  e nella v. successiva c'è uno scontornamento del riquadro che dà aria alla tavola e concentra l'attenzione su Pippo.
    Nell'ultima immagine, presa dal basso, abbiamo un' angolazione che ribalta quella dall'alto della prima vignetta della tavola e mette in primo piano le orme, ora al centro dell'attenzione.

    Queste scelte sono di sicuro dovute anche alla grande attenzione nella sceneggiatura di Carlo Panaro.
    Direte voi che ci sono mille altri disegnatori che sanno condurre una narrazione in questo modo o anche meglio, ma di sicuro qui si tratta di due bravi professionisti del loro settore. Non è mica molto facile realizzare storie così, anche se poi vengono giudicate minori rispetto ad altre ;)
    « Ultima modifica: Domenica 2 Mag 2010, 16:35:59 da bacci88 »

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    Gunni Helm
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      Re: Topolino 2840
      Risposta #31: Domenica 2 Mag 2010, 16:45:11
      Comprato subito mercoledì, ma letto solo tra ieri e oggi, dico velocemente la mia su questo numero:

      Apre il settimanale 2010 Mondiali al Cubo, 1° Episodio (Secchi - Perina): non mi è piaciuta. Sarà che il calcio non è il mio sport preferito e di storie Disney su questo tema ne ho lette fin troppe, ma 'sta storia mi è sembrata proprio bruttina. L'idea di base in sé non convince e nemmeno Perina mi fa impazzire. Segue Paperino, Paperone e la palandrana a catena (Muzzolini - Ferraris): questa l'ho trovata piuttosto divertente, certo con qualche difettino nella sceneggiatura, ma l'idea, sebbene semplice, non è male e anche i disegni sono molto buoni (anche se, come faceva notare qualcuno, c'è effettivamente qualche incertezza quando i personaggi si scambiano i vestiti tra loro). C'è poi quella che è, IMHO, la migliore del numero: Qui, Quo, Qua e il pauroso Papero Nero (Faccini). Faccini è geniale. Non so come faccia a inventarsi certe storie, ma sono tutte davvero divertenti e meritevoli, questa compresa, pur non inserendosi certo tra le sue migliori. Invece non vado matto per i suoi disegni, nonostante io trovi che siano adattissimi a interpretare le sue storie. Chiude Indiana Pipps e la Fonte della Grande Stella (C. Panaro - O. Panaro): diciamo sufficiente. L'idea è una delle tante rielaborazioni di uno schema strautilizzato nei fumetti Disney, non solo con Indiana, ma anche con i paperi; la sceneggiatura, al solito, sfrutta le poche pagine disponibili gridando spazio, ma comunque, nonostante le poche pagine, è gestita in modo piuttosto preciso; a differenza di gran parte di voi, ha apprezzato i disegni di Panaro, che non sono certo molto originali, ma senza dubbio moderni e dinamici. Ho apprezzato infine l'utilizzo di Gilberto. Il "che aria tira" è simpatico, mentre l'autoconclusiva finale è proprio bruttabrutta, ma bruttabruttabrutta.

      In conclusione, il numero mi è sembrato passabile, nonostante non regga minimamente il confronto con alcuni altri anche recenti (quello della settimana scorsa, per esempio), e meritevole di un 6, 6 1/2.  :)

         _Gunni Helm

      PS: Primo post "ufficiale" :D
      « Ultima modifica: Domenica 2 Mag 2010, 16:45:53 da Gunni_Helm »
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      Andrea87
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        Re: Topolino 2840
        Risposta #32: Martedì 4 Mag 2010, 19:16:00
        ma perchè fare queste storielle per pubblicizzare i (già troppo pubblicizzati) mondiali in sud africa?

        L'idea di fondo mi sembra stupida... i migliori calciatori del mondo che diventano bambini (però un Buffon con ancora 30 anni di carriera davanti in ottica azzurra sarebbe un toccasana!) per uno scherzo (?) di un extraterrestre... Mah! penso che si sia più che altro cercato di intersecare le operazioni mondiali e toy story...

        Una cosa che sto sponsorizzando sin dalla Confederation Cup dell'anno scorso: visto che si gioca in Sud Africa, non si poteva ripescare Cuordipietra Famedoro? Sarebbe stato perfetto!

        Senza parlare di Paperoshi... ma usare un altro calciatore straniero? Nemmeno i disegni di Perina mi sono piaciuti.

        PS: che il marsigliese della storia sia Zidane?


        per il resto le altre storie sono alquanto divertenti, soprattutto l'ultima di Indy, anche se ha qualche difetto tipo il ritorno in se troppo repentino dello stesso Indy...
        Però almeno hanno ripescato Gilberto! E bravi i 2 Panaro che dopo Paperinika, hanno ripescato anche il nipote di Pippo!


        naturalmente aspetto la storia made in egmont sui mondiali disegnata da Ferraris... basta che non ce la propinano tra 4 anni con la modifica di mondiali in coppa del calisota :P
        « Ultima modifica: Martedì 4 Mag 2010, 19:19:42 da andrea87 »
        Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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        alec
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          Re: Topolino 2840
          Risposta #33: Martedì 4 Mag 2010, 20:06:50
          Altro numero per me di scarso interesse. Vorrei roba Egmont di Rota e Ferraris, storie pippiche di Turconi/Radice e altro materiale di Casty. Colpa della redazione del Topo.  Ormai ci ha abituato al meglio. ;)

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          Gunni Helm
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            Re: Topolino 2840
            Risposta #34: Martedì 4 Mag 2010, 20:20:38
            ... per uno scherzo (?) di un extraterrestre... Mah!

            Ma in effetti questa è una delle cose che mi ha lasciato più dubbioso... cioè, ricapitolando: l'extraterrestre per prima cosa trasforma in bambini dei calciatori, rendendo quindi impossibile la loro partecipazione al mondiale, ma poi, nonappena viene scoperto dai nipotini, confessa subito, si mette a giocare con i bambini ricordando allegramente le loro imprese calcistiche e, infine, dà tutte le istruzioni del caso ai paperi per risolvere il problema. Mi sembra chiaro che ci sia un passaggio che salta. O forse mi sono perso qualcosa io. O forse tutto verra spiegato più avanti.

               _Gunni Helm
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            cianfa88
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              Re: Topolino 2840
              Risposta #35: Mercoledì 5 Mag 2010, 18:50:51
              2010 Mondiali al Cubo non è brutta perchè parla di calcio (belle storie sono venute fuori in occasione dei mondiali, su tutte La coppa racconta: Il mondiale scomparso e Paperino ai mondiali di calcio), ma perchè non sembra avere un'idea di base, e si trascina stancamente per troppe pagine; gli si può concedere il beneficio del dubbio in quanto ci saranno n puntate più, però non spicca di certo per originalità. Perina stranamente non a suo agio: e dire che la discreta storia di due anni fa sugli europei degli stessi autori era illustrata ottimamente.

              Un bravo alla Muzzolini che sembra possa avere delle buone potenzialità e al Ferraris misto italo-egmontiano che apprezzo.
              La storia del papero nero non è male, c'è qualche buona idea e personaggi ben calati nella parte, ma manca di mordente: Faccini mi sembra un po' sottotono da un pò' di tempo a questa parte, dagli ottimi Bubalù in poi direi.
              « Ultima modifica: Mercoledì 5 Mag 2010, 19:03:18 da cianfa88 »

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              Pacuvio
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                Re: Topolino 2840
                Risposta #36: Mercoledì 5 Mag 2010, 19:00:06
                @TopoNews: la smetti di prenderci per i fondelli? >:(

                E non pensare di cavartela rimuovendo i post ogni volta che vieni ripreso!
                « Ultima modifica: Mercoledì 5 Mag 2010, 19:13:21 da pacuvio »

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                  Re: Topolino 2840
                  Risposta #37: Giovedì 6 Mag 2010, 00:17:16
                  A me personalmente i disegni di Ottavio Panaro piacciono, non da impazzire, certo, ma li trovo molto buoni.
                  Mi piace come imposta le tavole, un po' meno invece il tratto a china molto spesso, ma non stona certo con il modo con cui tratteggia i personaggi.
                  Nella storia di Indiana di questo numero, per esempio, le pagine 140 e 141 (prese a caso) mi fanno vedere comunque una per me ottima capacità di composizione della tavola: dalla sequenza sott'acqua che vede i personaggi risalire verso destra, dove vedono la luce, al modo in cui nelle vignette successive Pippo e Gilberto emergono nella vignetta piccola in alto a sinistra, per poi passare nella panoramica della valle.
                  Nella tavola dopo, vediamo i due personaggi presi dall'alto, in un'inquadratura da dentro la vegetazione con di quinta ai lati un volatile e delle foglie che incorniciano la scena. La seconda e la terza vignetta spostano l'attenzione sulla roccia, che prende peso nell'inquadratura essendo posizionata al centro con Gilberto di quinta,  e nella v. successiva c'è uno scontornamento del riquadro che dà aria alla tavola e concentra l'attenzione su Pippo.
                  Nell'ultima immagine, presa dal basso, abbiamo un' angolazione che ribalta quella dall'alto della prima vignetta della tavola e mette in primo piano le orme, ora al centro dell'attenzione.

                  Queste scelte sono di sicuro dovute anche alla grande attenzione nella sceneggiatura di Carlo Panaro.
                  Direte voi che ci sono mille altri disegnatori che sanno condurre una narrazione in questo modo o anche meglio, ma di sicuro qui si tratta di due bravi professionisti del loro settore. Non è mica molto facile realizzare storie così, anche se poi vengono giudicate minori rispetto ad altre ;)
                  Post sprecato, ma lo noto solo ora, e ci tengo a dire che quoto anche le virgole!

                  Il Pippo della terza vignetta di pagina 141 è bellissimo, così morbidoso e dinamico!
                  « Ultima modifica: Giovedì 6 Mag 2010, 00:18:41 da Dollarone_89 »

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                  Carlo Panaro
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                    Re: Topolino 2840
                    Risposta #38: Giovedì 6 Mag 2010, 11:01:35
                    Non vorrei offendere la professionalità di Carlo Panaro, autore più che esperto, che tra l'altro è iscritto al Papersera e accetta sempre molto gentilmente le critiche. Ma Indiana Pipps e la fonte della grande stella presenta diverse incongruenze che mi lasciano perplesso, e le elenco:

                    - le Negritas sono un prodotto su ordinazione speciale; come ha fatto Pippo a procurarsene un sacchetto per Indiana?
                    - il passaggio subacqueo conduce "in una conca al centro delle montagne", ma dai disegni l'oasi non sembra affatto nelle vicinanze di una catena montuosa di quella portata;
                    - come fa Gilberto a sciogliere i nodi così facilmente e rapidamente?
                    - come mai, nell'inseguimento, Vic Towers rimane così perplesso dal vedersi lanciare addosso delle... liquirizie tanto da perdere terreno sugli inseguiti? E come mai, se è disposto a sparare dopo averli messi con le spalle al muro, non lo fa mentre fuggono?

                    E ancora una cosa: lo stratagemma del passaggio subacqueo nell'oasi è stato usato in così tante storie, anche dello stesso Indiana, che non saprei nemmeno più contarle.

                    Parlando invece dei disegni: che Ottavio Panaro non mi piaccia molto l'ho detto diverse volte. C'è però da dire che i suoi "cattivi con pizzetto" sono veramente tutti uguali. Ma quello che mi ha colpito di più è un dettaglio della partita allo stadio: da quando il campo di calcio ha DUE cerchi a centrocampo? :o

                    Ciao EGO,
                    rispondo volentieri alle perplessità tue e degli iscritti che le hanno condivise.

                    1) Nella storia, leggiamo che Indiana era ospite di Pippo, a Topolinia (lo dice Pippo stesso), quindi, sapendo che porta sempre con sè "quintalate" di Negritas mi è sembrato plausibile che, quando è partito, non se le sia potute portare proprio tutte dietro, ma ne abbia lasciate un po' per gustarle quando sarebbe tornato a casa di Pippo.

                    2) Purtroppo, i disegni non sono sempre fedeli a quanto scritto nella sceneggiatura: mi è già accaduto con altri disegnatori (sigh).

                    3) Vic non è un furfante professionista, quindi ha legato "normalmente", i personaggi, non è come un Gambadilegno per intenderci. Gilberto è un ragazzo molto sveglio e coltissimo, quindi, secondo me, sa come liberarsi agevolmente "lavorando" sui nodi fin dal primo momento in cui sono stati legati (non potevo certo far durare la situazione tante pagine... il tempo, in una storia, è sempre un po' relativo, a meno che non sia precisato).

                    4) Anche qui i disegni non sono molto fedeli (ri-sigh) alla mia sceneggiatura. Io avevo scritto che Pippo a sorpresa gettava il sacchetto in faccia a Vic, spiazzandolo quel tanto che basta per fuggire. Vic, quindi, veniva centrato in pieno volto, non era stupito ed esclamava "URGH" adattato poi in "UH?" per giustificare il disegno! Non spara subito perchè Pippo e Gilberto fuggono, confondendosi tra la vegetazione (o dovrebbero farlo), perciò non potrebbe mirare bene, rischierebbe di mancarli e di restare senza pallottole, preferisce quindi farlo agendo da vicino.

                    Il passaggio subacqueo, poi, è un'affettuosa citazione voluta. Infatti, nella descrizione del deserto mi sono basato su quello della storia di Barks "Zio Paperone e il tesoro delle sette città" che ho nel volumetto "Vita e dollari di Paperon de Paperoni". Nella storia c'è una polla d'acqua circondata dalle palme che mi ha riportato alla mente quella di un'altra storia (altro deserto) contenuta nello stesso volumetto, "Zio paperone e la clessidra magica", dove c'è, appunto, il passaggio subacqueo, così ho pensato di ricordarlo facendo un collegamento tra le due storie. Infatti anche in quella delle sette città si parla di Indiani, i paperi cercano punte di freccia e vagano nel deserto.
                    Potevo facilmente usare un altro stratagemma, ma la mia intenzione era proprio quella di far venire alla mente, con piccoli particolari, citazioni, le due storie e, se vuoi, un po' anche quella della "dollarallergia". Gli appassionati forse mi capiranno... sono citazioni, strizzate d'occhio, ricordi che tornano con piacere alla mente...
                    Una piccola annotazione conclusiva. Avete notato che, molto spesso, le storie migliori sono quelle degli autori completi (testo e disegni) americani o italiani? Questo perchè il disegno coincide perfettamente con la trama che si ha in mente, fin nei più piccoli dettagli!
                    Non a caso, alcune delle mie storie migliori le ha disegnate Romano Scarpa (cito lui per non far torto nominando solo alcuni disegnatori attualmente in attività) che possedeva l'impareggiabile capacità di saper interpretare magnificamente le storie (mie e di altri), così, in pratica, per me è stato come se le avessi... disegnate io stesso!
                    Un saluto con simpatia.   :)

                    *

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                    • Spectrus Vs Topolino? Lo spero vivamente
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                      Re: Topolino 2840
                      Risposta #39: Giovedì 6 Mag 2010, 18:26:54
                      Ma, se i problemi tra sceneggiatura e disegni sono quelli riportati da Carlo Panaro, perché in Disney non costruiscono dei tandem sceneggiatore- disegnatore fissi?

                      *

                      Nebulina
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                        Re: Topolino 2840
                        Risposta #40: Domenica 9 Mag 2010, 23:06:00
                        2010 mondiali al cubo- 1° episodio: Come si sarà letto in altri miei post a differenza di altri utenti a me il calcio piace e le storie che ne parlano anche. In questo primo episodio devo dire che ci sono le premesse per una bella saga che ci accompagnerà ai mondiali. Per quanto riguarda i disegni lascio la parola come al solito a chi è più bravo di me, cioè Bacci, per quanto riguarda la struttura  narrativa invece direi che è ben costruita. I personaggi in questione sono calati bene nella parte, Paperino che adora stare di fronte al televisione a guardare le partite e Qui Quo Qua che lo accompagnano, disegnando quella che è una famiglia media; inoltre abbiamo un Paperone davvero superbo, che spero con tutto il cuore si mantenga fino alla fine, in cui troviamo l'essenza stessa del personaggio, disinteressato a tutti i divertimenti e attento solo alla parte economica della faccenda.
                        L'espediente della trasformazione in piccoli giocatori dei campioni è abbastanza originale e immagino funzionale alla rama, ma vedremo con le prossime puntate.
                        Detto tutto quello che di positivo c'è nella storia veniamo alle dolenti note....ma che diavolo di bisogno c'è ogni volta di tirare in ballo gli alieni? Me lo spiegate una buona volta? Ci poteva essere Amelia che faceva tutto questo, c'è pure l'espediente del primo oggetto usato dai giocatori, che richiama alla mente la fattucchiera napoletana, invece ogni volta devono intervenire gli extraterresti.
                        Comunque aspettiamo le prossime puntate.....

                        Paperino, Paperone e la palandrana a catena: L'idea a mio avviso è molto originale e molto ben svolta, complimenti all'autore. Si vede in questa storia l'importanza dell'abito fisso dei personaggi, quasi che sia quello ad impregnarsi della personalità del proprietario, ma non sia sufficiente a renderlo come il proprietario se indossato; a parte questa personale visione, è necessaria una forte e profonda conoscenza della personalità di ogni singolo personaggio per poter fare un passaggio simile da uno all'altro; inoltre, come di rado succede, la figura di gastone è davvero esilarante, con il fiocco di Paperina in testa mi ha fatto morire dal ridere. Direi che la caratterizzazione di Gastone rimane la nota più importante della storia nonostante tutto, perchè è ritratto da un punto di vissta anomalo, in cui la fortuna, lato caratteristico della sua personalità, non è neppure presa in considerazione. Si vede allora nella vita di tutti i giorni, alle prese con qualcosa che non capisce ed è interessante vedere come fa delle gaffè anche con Paperina. Un Gastone che ho adorato in questa sua nuova "veste"....  

                        Qui, Quo, Qua e il pauroso Papero Nero: Faccini dimostra che sa essere un autore non solo esilarante. Crea un'atmosfera calda, incantata, reale. Sembra di essere in un angolino della camera di Qui Quo Qua e davvero ci si sente ancora bambini, stretti al nostro pupazzo, dopo aver letto un racconto di paura o aver pensato a qualcosa di terrificante. L'amplificare tutti i suoni, l'andare incontro al pericolo, tipico dei bambini, che invece che nascondersi non riescono a vincere la curiosità. Il cercare di riparare il danno fatto quando scoprono l'equivoco, spruzzando con la doccia gelata l'ignaro Paperoga a cui non resta che fuggire impaurito. Il  ritorno alla luce con la delusione di aver frainteso tutto. La speranza è che davvero si possa vedere rappresentato un mondo in cui i bambini leggono le favole e che ne discutono a scuola con i compagni, in cui hanno paura del buio e che tornano a consultare il manuale delle Giovani Marmotte. Ultima nota: non ricordo di aver mai visto il gran Mogol senza divisa. Una storia oltre che piacevole, a mio avviso importante.

                        Indiana Pipps e la fonte della Grande Stella: Indiana Pipps non è tra i miei personaggi preferiti. La cosa che più si nota leggendo le storie in cui è protagonista è la staticità; è un personaggio che non evolve, rimane sempre uguale a se stesso. Sulla base di queste considerazioni ho apprezzato la storia, perchè almeno si è tentato di fargli vivere una vicenda un po' diversa dal solito, utilizzando Pippo e Gilberto in modo direi funzionale alla storia. Nel complesso non mi è dispiaciuta, ma sente comunque il peso di un personaggio che ha bisogno di una svolta.

                        Una Nubulina ritardataria....


                        *

                        Grrodon
                        Flagello dei mari
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                          Re: Topolino 2840
                          Risposta #41: Mercoledì 1 Set 2010, 16:32:05


                          2010 Mondiali al Cubo - Verso il Sudafrica : 1° Episodio (Secchi/Perina): lasciando da parte una naturale antipatia per le storie a tutti i costi clacistiche va detto che per i mondiali una cosa del genere è pienamente giustificata. Un po' meno giustificata la durata di sei settimane per raccontare il nulla e la cattiva sceneggiatura. Secchi è sempre stato un autore saliscendi, capace di buone cose come di immani porcate. E le immani porcate vengono sempre fuori quando è alle prese col calcio. Questa storia è infatti una puttanata micidiale e mi dispiace che abbia tarlato ben sei numeri di Topolino rovinando un'annata che non aveva ancora visto l'intrusione di saghe ambrosiane e porcherie simili, ma anzi dimostrando di star imboccando la giusta strada e di dare spazio alle belle saghe degli autori meritevoli. E pensare che il primo episodio si salvava ancora ancora facendo sperare in una risoluzione delle vicende un pelino più decente: l'idea del pallone assoluto puzzava già di vaccata ma i calciatori ringiovaniti, l'alienotto misterioso e tutta la cornice con gli agenti invadenti e avidi, nonché i misteri, potevano anche essere molto interessanti.

                          Qui Quo Qua e il Pauroso Papero Nero (Faccini): Non la migliore Facciniana ma era da un bel po' che lo si aspettava e se si pensa che l'anno prima era continuamente col Topo a deliziarci coi suoi deliri... A quando un volumetto only Faccini?

                           

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