Ho letto la storia di Vitaliano e se prima ero perplessa sullo sconcerto che ha suscitato ora sono davvero disorientata, come se avessi tra le mani un altro albo.
Provo ad analizzarlo nel dettaglio:
La scena si apre in un cortile di Paperopoli dove è presente il covo dei Bassotti, dove sono presenti Nonno Bassotto, ladro di vecchia fama e i nipoti che "giocano" a fare i ladri. Nelle prime due pagine in modo sintetico, ma efficace viene descritta la situazione: Nonno Bassotto è amareggiato e deluso dai nipoti smidollati che hanno rovinato il nome che lui e i parenti sparsi per il mondo hanno contribuito a creare e cosa che è messa ancora più in risalto i nipoti non se ne rendono conto, dimostrando di riuscire ad effettuare soltanto piccoli furti che oltretutto non portano a niente, il parchimetro è vuoto. Il nonno si vede costretto a fuggire da Paperopoli dove orami la loro reputazione è compromessa.
Nella terza e quarta pagina entrano in scena il protagonista della storia e il copratogonista, che a differenza di quanto ho letto nei post precedenti sono rispettivamente Paperino e Zio Paperone; con un sapiente uso della tecnica narrativa si ha una sinossi tra i ladri e i paperi. Le accuse rivolte ai nipoti sono le stesse le risposte sono diverse: i ladri decidono di seguire il nonno-mentore nel ripristinare la reputazione perduta, Paperino, protagonista buono, se ne va indignato seguito da Battista a sottolineare, come farebbe il coro in una tragedia greca, l'opinione del narratore.
In seguito abbiamo l'ideazione del piano di rapimento e l'esecuzione dello stesso, in cui la credibilità di Nonno Bassotto è continuamente messa in dubbio, prima dai nipoti, terrorrizzati dall'idea di "andare fino in fondo" e poi da Paperone "che sa già come andrà a finire",importante è il cambio di espressione tra la seconda e la quarta vignetta di pagine 19 in cui Paperone si rende conto , le goccioline di sudore sulla fronte lo testimoniano, che qualcosa sta cambiando, un primo segno è il sacco di iuta che lo incappuccia, ma il nostro pensa ancora ad una bravata e continua a scherzare e a prendere i Bassotti per buontemponi -"Ma certo! I bassotti sono dei simpatici mattacchioni, lo sanno tutti", questa frase suscita le ire di Nonno bassotto e un nipote sapendo di fare cosa gradita tramortisce il vecchio mentre il ladro decano se ne sta sullo sfondo a guardare la scena, approvando l'azione, chiudendo così la pagina, quasi come in un'autococlusiva, i nipoti che gridano -"I veri bassotti sono tornati" e il nonno che risponde con un serafico "Era ora".
La narrazione continua con Paperino che da bravo nipote si preoccupa dello zio e che riceve la richiesta di riscatto, unico modo per i Bassotti di dare risalto alla cosa e avere gli onori della cronaca, dato che l'obiettivo non sono i soldi, ma la fama e la reputazione; come è logico pensare alla richiesta di riscatto Paperone risponde picche minacciando Paperino nel caso avesse accettato ed è questa ulteriore prova di sfiducia nella determinazione dei Bassotti che fa arrabiare il nonno che questa volta non delega ai nipoti l'esecuzione della dimostrazione di forza, ma la compie lui stesso come esempio da dare ai nipoti che comunque non hanno ancora del tutto chiaro quale sia la condotta da seguire.
Una volta svolta la trama tra i principali personaggi la narrazione si allarga a macchia d'olio e vediamo gli effetti della divulgazione della notizia sulla città, Rockerduck coglie la palla al balzo e cerca di sfruttare la situazione, suscitando lo sdegno di Paperino che fino a quel momento aveva soprasseduto a fare qualcosa per lo zio, ma che non può resistere oltre. Rockerduck ha senza dubbio un comportamente cattivo e viene punito con un istantaneo rapimento, esemplari i Bassotti che passano dalle pistole e il viso coperto alle mitragliette e il viso scoperto nel confronto tra il primo e il secondo rapimento, dimostrazione dell'evoluzione dei personaggi nel senso voluto dal nonno.
Nel rifugio il secondo rapito subisce lo stesso identico comportamento dell'altro, ma le azioni sono contrarie, egli vuole pagare il riscatto, Luscky si comporterà come uno sciacallo, ad ulteriore prova della presa di posizione del narratore che condanna Rockerduck e Luscky su tutta la linea punendo quest'ultimo con il lancio del cannone finale e rendendo sempre più illuminato di luce positiva il protagonista Paperino.
L'orso che incontra Rockerduck nella tormenta è un orso cattivo "ehilà salve mi piacerebbe averti per cena" gli dice e a Paperino in un incontro successivo "coraggio, fatti dare una rosicchiata", credo che sia giusto che l'unico personaggio che ha dimostrato di riuscire a cavarsela in mezzo ad una tormenta di neve, da solo con il solo aiuto delle sue conoscenze e della sua forza d'animo ed esperienza prenda a randellate per difendere il nipote e il rivale da un animale pericoloso che vuole mangiarli, anche il mondo animale lo punisce, la capra lo prende a cornate.
Il finale è in linea con tutto il resto a Nonno Bassotto non interessa avere i soldi ed essere finito in galera, gli basta sapere che può tornare a Paperopoli con la testa alta anche se i nipoti ancora non sono stati educati in pieno avrà tempo per rifarsi, una nuova strada è stata segnata e non c'è che da percorrerla.