Papersera.net

@ Hendrik: strano, nessuno che ne abbia parlato in storie precedenti.   L'appuntamentatrice di pezziniana memoria mi sembrava l'ultimo miglioramento...

@V non tantissme, ma tutte meritevoli. Facciamo a memoria circa cinque -sei tavole (tre a inizio storia e tre alla fine, quando Topolino e Pippo fanno un giro per Torino). Ho visto peraltro che Torino è piena di pasticcerie, anche se in zona cittadella giudiziaria ce ne sono ben poche...

Un dubbio: ma da quand'è che la macchina del tempo fa rientrare prima delle dodici ore canoniche?

IMHO è giusto che non siano tornati dopo le dodici ore, perchè modificando la storia il viaggio nel tempo non avverrà e perciò anche il ritorno sarà inesistente. Il dubbio che invece è venuto a me è il fatto che una semplice accensione per riparare dei circuiti possa averli potuti far tornare nel presente (che poi non è il loro).

La prima parte della storia sull'Unità d'Italia è davvero molto molto carina! Ammetto di essere un po' preoccupata, non tanto per la storia in sé, quanto più per tutto l'apparato di cui fa parte: le celebrazioni dei 150 anni. Una cosa che sto temendo (senza particolari motivi, aggiungo) è che possa esserci un'azione di "boicottaggio selvaggio" nel quale miscuglio potrebbe finirci anche questo numero di Topolino... Sto sicuramente esagerando, almeno spero che sia così, ma la presenza di davvero troppe persone contro questo "pezzo" di storia nostrana (e badate che mi riferisco tanto alla Lega e i leghisti quanto ai filo-monarchici in circolazione, sia da parte savoiarda che borbonica che, addirittura, austriaca), mi ha sempre fatto uno strano effetto.
Concordo con Pkthebest quando dice:

Da sbavo la veduta di Milano (a Torino sono stato una volta sola e non commento), mia città di nascita e di divertimento: disegno d'epoca perfetto, anche per quello che è stato "tolto" rispetto alla veduta moderna.

È un elemento a cui ho fatto caso anche io guardandomi per bene la vignetta: non tutti sanno che fino al 1864 piazza Duomo era molto più piccola e che al posto della Galleria Vittorio Emanuele II c'era un isolato popolare, il "Rebecchino", con annesso palazzone, il cosidetto "Coperto dei Figini", demoliti proprio per lasciare spazio a tutto quello che sarebbe venuto dopo e che si può vedere oggi. Quindi tanto di cappello a Mottura per la buona ricostruzione!
C'è solo un piccolo particolare che però non mi torna: la didascalia nella prima vignetta dice "Su Torino incombevano nubi minacciose, quella mattina d'Estate del 1858" e le vignette dopo vedono un incontro tra La Marmora, allora ministro della Guerra, e Cavour. Si parla del fatto che serve l'appoggio francese per preparare la Seconda Guerra d'Indipendenza, ma nell'Estate (quindi si presume tra Giugno e Luglio) del 1858 l'appoggio francese è già bell'e sicuro tant'è che nei primi di Luglio Cavour parte per Plombieres, località nella quale stipulerà un accordo segreto.
Ora, questo significa proprio cercare il pelo nell'uovo, ma permettetemelo: sono reduce da una sessione d'esami durante la quale ho dato Storia del Risorgimento, quindi capirete che mi sto divertendo nel cercare tutte le incongruenze possibili e immaginabili!
 

Beh, estate significa anche "giugno", e le battute della storia a fumetti possono stare a indicare che l'accordo è stato trovato, ma i dignitari di Francia vogliono far cambiare idea all'Imperatore!

Okay, questa è da avvocato del diavolo. Ma, se lo diventassi, sarei ricchissimo: mi risulta che il Milan paghi benissimo i suoi legali...

Aggiungerei che la Galleria Vittorio Emanuele fu fatta erigere proprio in onore dell'appena instaurato regno d'Italia, o, meglio, del suo re e fondatore. Peccato che, due giorni prima dell'inaugurazione (scusate, non ricordo l'anno ora come ora: capodanno 1867?!) l'architetto che la progettò e che ne fu direttore dei lavori, Giuseppe Mengoni, cadde da un'impalcatura durante l'ultimissimo controllo... Che storia triste! Ma la Galleria divenne subito centro vitale di Milano, nonostante la tragedia che l'aveva colpita!

Beh, estate significa anche "giugno", e le battute della storia a fumetti possono stare a indicare che l'accordo è stato trovato, ma i dignitari di Francia vogliono far cambiare idea all'Imperatore!

Posso ribattere dicendo che l'accordo era stato confermato da Napoleone III in Maggio (quindi non ancora in "Estate") tramite un suo portavoce.
Che ne dici, avrei potuto tentare anche io una carriera giuridica presso il Milan? Sono anche tifosa!
 

La storia da te citata invece non la conoscevo, però so per certo che l'inaugurazione della Galleria è avvenuta nel 1877 (se la costruzione è iniziata nel 1865 sarebbe stato un po' difficile finirla due anni dopo, non avviene neanche nel 2011!) e che Vittorio Emanuele II non vi presenziò a causa delle gravi condizioni di salute in cui versava (tant'è che sarebbe morto nel Gennaio 1878).

Posso ribattere dicendo che l'accordo era stato confermato da Napoleone III in Maggio (quindi non ancora in "Estate") tramite un suo portavoce.
Che ne dici, avrei potuto tentare anche io una carriera giuridica presso il Milan? Sono anche tifosa!
 

La storia da te citata invece non la conoscevo, però so per certo che l'inaugurazione della Galleria è avvenuta nel 1877 (se la costruzione è iniziata nel 1865 sarebbe stato un po' difficile finirla due anni dopo, non avviene neanche nel 2011!) e che Vittorio Emanuele II non vi presenziò a causa delle gravi condizioni di salute in cui versava (tant'è che sarebbe morto nel Gennaio 1878).

Giusto, ho sbagliato di dieci anni! Se ti capita, guarda (e guardate tutti quelli che passano per Milano) la targa che c'è all'ingresso della galleria lato Duomo, commemorante l'episodio.

Comunque grande Mottura nella sua ricostruzione storica, c'è poco da dire... Se pensiamo che pure un milanese doc come De Vita sbagliò a disegnare la prima versione del Duomo* in Topolino e la leggenda del panettone (testi di Pezzin), lo apprezzo ancora di più!





*Per i non milanesi: De Vita disegnò da subito la Madonnina, che fu però aggiunta solo dopo il 1700, mi pare verso il 1775!

Ma nella storia di Gagnor c'è un blooper enorme. Il 96 letto al contrario rimane 96!

Eccomi a commentare questo 2883° numero di Topolino.
Topolino e l'Italia ri-unita: voto 8,5.
Prima puntata che attira parecchio, chissà se il seguito sarà all'altezza. Mottura in stato di grazia.
Pippo reporter - Scuola di volo: voto 8.
Trama avvincente e interessante che scorre senza problemi fino alla fine. In attesa delle prossime puntate.
Battista e il maggiordomo venuto dal passato: voto 6.
Riempitiva simpatica che assolve il suo compito.
Paperi che sbagliano strada... in nave: voto 6,5.
Veramente divertente, purtroppo le tavole sono pochine...
Zio Paperone e la singolar tenzone: voto 7,5.
Tipica avventura ciminiana in tutto e per tutto. I disegni dell'evergreen Chierchini mettono la ciliegina sulla torta.
Numero sicuramente positivo che vale l'acquisto.

Ma nella storia di Gagnor c'è un blooper enorme. Il 96 letto al contrario rimane 96!

Come d'altronde ha già fatto notare Hendrik e di cui mi accorgo solamente ora.

Nella testa di noi tutti è così. Ma in quella di Paperoga non è detto che un 96 capovolto non diventi un 69, no?

Nella testa di noi tutti è così. Ma in quella di Paperoga non è detto che un 96 capovolto non diventi un 69, no?

Ma nella prima tavola, nella penultima vignetta vediamo un 96 e nell'ultima un 69, mostrando il movimento rotatorio. Se non si fosse visto sarebbe stata una cosa plausibile, ma così sembra un po' tirata per i capelli.

Ma nella prima tavola, nella penultima vignetta vediamo un 96 e nell'ultima un 69, mostrando il movimento rotatorio. Se non si fosse visto sarebbe stata una cosa plausibile, ma così sembra un po' tirata per i capelli.

Vostro onore, l'avvocato del diavolo che è in me impone di pensare che Paperoga abbia scritto un biglietto apposta con il 96 per poterlo confondere con il 69 e regalarci la storia della quale trattasi! Gagnor, però, la prossima volta stai più attento che è meglio...

che poi nella smorfia (e qui vito potrà confermare) il 69 è detto appunto "sottencoppa" ovvero "sottosopra"

Ragazzi, che vi devo dire? Ho sbagliato. Non l'editor (e accusarlo di "costante sciatteria" mi sembra un po' troppo): proprio io, e me ne scuso.

Naturalmente, quelli di AFNews non hanno perso l'occasione di darsi ai gongolii più sfrenati: quando c'è da cogliere in fallo la Disney, godono sfrenatamente (è un po' la sindrome da "ahsecifossiiolìfareituttomegliodiloroecco").

 Resta il fatto che l'errore c'è. Pace.

Piccole note a margine, che non cambiano il mio errore ma vi dico tanto per dire: il recensore della mia serie era mio amico su Facebook. Ma con un ALTRO nome. Però la foto è la stessa, su Facebook come su AFNews. Voglia di "tenere d'occhio" l'autore in incognito? Vai a sapere.

Anyway, torno a scrivere, facendo attenzione a numeri e non solo.   Buon weekend e forza Juve sempre, perché Fausto ha ragione.  

Oddio, leggendo molta roba della Star Comics e della Planeta ad esempio, direi che la "costante sciatteria" è l'ultima cosa che può essere imputata a un periodico come Topolino, ma è un pensiero mio, che si basa solo su quello che posso vedere dal di fuori facendo paragoni sommari

Anche a me questo numero è piaciuto molto. La storia celebrativa d'apertura è davvero buona, e soprattutto Mottura è fenomenale, sia nella rappresentazione della Torino di oggi, (sono stato un sacco di tempo su quella quadrupla di pag.15 a vedere se trovavo la mia Accademia Albertina ) sia in quella della Milano delle cinque giornate. Anche la trama è molto buona e mi lasca la curiosità di andare a vedere come andrà a finire.

Anche Pippo Reporter è sempre a livelli altissimi, ed è un peccato che i tre episodi non siano uno in coda all'altro. Piacevoli anche le altre storie (con Chierchini e Cimino scatenati nella creazione di mostri meccanici dai nomi incredibili!)

IMHO è giusto che non siano tornati dopo le dodici ore, perchè modificando la storia il viaggio nel tempo non avverrà e perciò anche il ritorno sarà inesistente. Il dubbio che invece è venuto a me è il fatto che una semplice accensione per riparare dei circuiti possa averli potuti far tornare nel presente (che poi non è il loro).

Mi autocito per scusarmi [ del mio refuso, infatti c'è un altro viaggio nel tempo più breve, cioè la "meno di mezz'ora" del primo. Su questo non mi do una spiegazione.