Prosegue bene la storia di Enna con Paperino Paperotto, Cimino fa il suo lavoro offrendoci una storia in cui non si fa mancare neppure uno dei suoi piu' classici ingredienti, e la storiella con Brigitta e' molto prevedibile, ma ben disegnata (fra qualche anno, quando saro' un po' piu' vecchia, prendero' in considerazione l'acconciatura alla Nonna Papera, non mi stava poi troppo male
)
Qualche parola in piu' per le rimanenti due storie:
Topolino, Indiana Pipps e il rumore dell’acqua (Vitaliano/Asteriti): ma è di Fausto davvero? tremenda e telefonata storia senza nemmeno una graffiatura made in vitaliano!
su questo non sono affatto d'accordo. Il mondo di Topolino si presta assai meno di quello dei paperi alle battute corrosive per cui Vitaliano e' particolarmente apprezzato, e giustamente Fausto evita di calcare la mano in tal senso. Ma i guizzi ci sono, gia' l'idea del programma di riabilitazione e' tutt'altro che banale, i nomi pseudo-dialettali, il sacerdote che trova sempre nuovi aggettivi per "lisciare" Indiana... Gambadilegno usato in maniera non troppo ovvia... direi che i punti di qualita' ci sono eccome.
Relativamente alla storia di Casty/Pastrovicchio. Anzitutto i miei complimenti a Pastrovicchio che in questa storia mi e' piaciuto piu' del solito.
Molte delle considerazioni che farei sono gia' state fatte da altri utenti, quindi attingo a piene mani dai loro messaggi:
- la storia di casty, andrò controcorrente, è sicuramente bella ma (visto che si parlava altrove proprio della personalità di pippo) quel pippo è sì geniale, ma è anche troppo consapevole di esserlo per essere davvero il pippo che piace a me (che non vuol dire quindi sia il pippo migliore). Non so se mi sono spiegato, ma la sensazione insomma è che sia geniale in maniera troppo "normale" (mi sa che la seconda spiegazione è peggiore della prima ). Uff, per dirla parafrasando pezzin, "pippo sa sempre quel che fa, anche quando non lo sa", ecco in questa storia invece mi ha dato l'impressione di saperlo fin troppo. Però piacevolissima da leggere comunque
L'obiezione di piccolobush mi sento di condividerla. Il finale sorprendente ci rivela un Pippo fin troppo accorto e consapevole, che secondo me e' credibile per quanto riguarda i suoi buoni sentimenti e perfino la sua saggezza finale
nel ritenere che la fortuna vada divisa con altri meritevoli e piu' bisognosi, ma lo e' molto meno per quanto riguarda l'astuzia dimostrata fino a quel momento (e se vogliamo, potremmo pure definirlo un po' opportunista...). Questa e' la principale perplessita' che mi desta questa storia.
Decido di tralasciare questo dubbio e mi ritrovo a leggere una storia di minor rilievo rispetto ad altre castyane, una "riempitiva", per cosi' dire. Ma ecco che non posso fare a meno di notare alcuni punti che mi colpiscono, questa volta in positivo, e mi fanno alzare la valutazione: come quando Topolino si interroga se i suoi dubbi sul nuovo amico di Pippo non siano in realta' solo dettati dalla gelosia, arrivando a chiedere il parere degli altri amici: e' un bellissimo momento di caratterizzazione, in cui in sole due vignette gli autori ci mostrano la forza dell'amicizia che lega i protagonisti. E poi le vignette finali:
devo dire che il finale, oltre a sorprendermi, mi ha commosso non poco!
che, confesso, mi hanno strappato una lacrima di commozione. Non so, forse Casty ha giocato sul facile, sul commovente? Mah, non saprei. Il finale mi ha sinceramente commosso, e a sorpresa.
Ecco, quello che voglio dire, io non sono una a cui piace sbrodolarsi sulla bravura di un autore, ma finora devo dire che Casty e' quasi sempre riuscito, anche nelle sue storie minori, ad infilarci qualcosa che mi colpiva, mi restava impresso, mi faceva ricordare la storia e mi faceva venire la voglia di rileggerla anche subito, o di ripensarci un po' su. Un "qualcosa di piu'". E non fa questo effetto a me soltanto (penso a mia figlia che alla fine della lettura del "buz pappapianeti" si mise a disegnarne un seguito). Insomma, non per sbrodolarmi, e senza nulla voler togliere agli altri, bravissimi, autori del Topolino, ma trovo davvero che Casty abbia una "marcia in piu'". E speriamo che la conservi.