Ero titubante sull'acquisto di questo numero, benchè solitamente quando c'è una storia di Casty compro sempre il "Topo". Però boh, questo Casty con la storia in seconda posizione, questa storia urbana, questa copertina di Cars 2... boh, ero depresso. Ma una forte pressione sociale mi ha spinto all'acquisto, e dai, nemmeno mi sono pentito.
Intanto per la prima volta nella mia vita ho fatto selezione di lettura, non leggendo tutte le storie. E quelle che ho "graziato" mi sono piaciute.
In terza posizione metto
Zio Paperone e lo Scialle dell'Imperatrice (Cimino/Palazzi), che tra le recenti ciminiane che ho letto è la migliore. Sempre molto classica come costrutto, però in questo caso la cosa non mi è pesata, e le situazioni pur non essendo originali mi hanno preso. Bello anche il finale, un po' meno i disegni di Marco Palazzi che trovo un po' peggiorato dall'ultima volta che lo vidi, e già non stravedevo per lui.
In seconda posizione inserisco
Paperino Paperotto e il Grande Sonno (Enna/Tosolini/D'Ippolito) di cui ho recuperato la prima parte dal "Topolino" in biblioteca prima di leggere la seconda parte, presente su questo numero. Ed è una grandissima storia. Capisco quanto sia giustificata la fama delle saghe paperottiane di Enna degli ultimi anni (che mi sono sempre perso). I personaggi di Quack Town sono caratterizzati benissimo, sia come caratteri che come interazioni tra di loro. Ma sicuramente due sono i punti di forza della storia: i dialoghi di Bruno Enna, che sa sfornare delle battute divertentissime e calzantissime (geniale la scena delle urla con didascalie che traducevano, nel primo episodio!) a tutti quanti, e i riferimenti alla fantascienza classica. Doctor Where, Richard Duckeson, "Io Sono Merenda", le tre leggi della paperotica sono tante chicche che lo sceneggiatore ha inserito appositamente in onore alla sua passione, come si premura di precisare l'editoriale che precede la seconda puntata. E questo è bello, fa parte di quella contaminazione tra passioni degli autori e loro storie che non fa che bene alla qualità delle storie e alla diffusione di vari tipi di cultura. Una storia così è godibilissima tanto da un bambino quanto da un adulto. Inoltre la trama, intricata e "ai confini della realtà"
, è veramente suggestiva per la piega che ha preso a questo punto!
I disegni di Nicola Tosolini non mi hanno troppo soddisfatto stavolta, molto migliore la straordinaria prova di Francesco D'Ippolito.
Posto più alto del podio per
Topolino e il Pippo Fortunificato (Casty/Pastrovicchio), una storia non priva di difetti ma che a una seconda rilettura sembra migliore. La storia non è tra le punte di diamante di Castellan, ma è un'onesta storia urbana in cui Pippo diventa fortunatissimo grazie a un incidente durante un esperimento in cui si è trovato in mezzo. Ovviamente c'è chi tenta di approfittarsi della sua tontolaggine... La caratterizzazione di Pippo si smarca da quello di scemo del villaggio che tante cattive storie ci hanno spesso restituito, per darci invece quella di persona dal basso profilo che muove i fili dell'avventura vedendo più lungo di tutti quanti, capendo più degli altri personaggi. Forse anche questa è una caratterizzazione estrema, sicuramente poetica anche alla luce del finale molto dolce che mostra la generosità e l'altruismo di Pippo (questi sì caratteri che gli appartengono senza dubbio) ma forse esagerato. Ma la qualità di un autore si vede anche dai dettagli che sa inserire anche in una storia nella media, e questi guizzi non mancano almeno un paio di punti dell'avventura, oltre che nel giò citato finale. Quindi è comunque una buona versione del personaggio, e nell'insieme non è certo una brutta storia anche grazie ai disegni davvero eccellenti di un Lorenzo Pastrovicchio in stato di grazia, che nel suo tratto sembra riassumere Gottfredson, Scarpa e Casty stesso offrendosi un Mickey Mouse giovanile e dalle espressioni perfette che staresti a guardarle per ore, un paio di comparse che sono proprio tipiche di Casty e il resto del cast (Minni, Orazio, Clarabella) disegnati con classe. Wow!
Tre storie onorevoli, insomma, che non mi fanno rimpiangere i 2 euro e 30 cents. La prossima settimana ci ricasco, dato che abbiamo ancora Casty con una storia molto promettente, e intanto mi cucco anche la fine della storia di Enna!