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My 2 cents, come dicono i gGiovani, su questo numero.
Restyling: nulla da eccepire, la nuova grafica e la nuova impostazione mi hanno lasciato l'impressione di fare bene il loro lavoro.
Fuori dalla goccia:
Sono un nostalgico dinosauro. Non mi piace l'effetto dei disegni realizzati al computer - e non parlo solo per il mitico Sciarrone, ne ho visti altri in circolazione. Non so se le tecniche avanzeranno nel campo, ma
sic stantibus rebus la classica inchiostrazione è mal sostituita.
Apprezzo invece le tavole a gabbia libera, usate con parsimonia al momento giusto.
Riguardo la storia, mi riservo di rileggerla: l'ubiquità delle Z mi scompiglia ancora tutta la fruizione. Mi auguro che sul target del settimanale abbiano un effetto piacevole e divertente.
Suggestivi i paradossi e le sentenze enigmatiche, nonché lo spot subliminale alla legge dell'attrazione.
Poco umorismo per gli standard vitalianici e Disney.
Il segreto di Fantomius:
Una nuova chicca di Marco Gervasio, che cementa le fondamenta della saga italiana di Paperinik.
Un giudizio epurato dalle sensazioni da donrosiano, che avrebbe preferito veder citato Cacciavite Pitagorico piuttosto che "altri".
Il cugino Galileo fa (involontario) paio con il nipotino Gally Leo apparso un'unica volta secoli fa.
Al di là della filologia, la trama è fatta di plausibili coincidenze e azzeccati depistaggi, un bell'umorismo discreto nella prima parte... e disegni davvero ottimi, compresa l'ottimo
character design di Galileo.
L'ultima tavola mi ha lasciato un che di poetico.
A proposito di Paperinik: un'idea formidabile alla base del ciak "
E' dura essere Paperinik" di Panaro!
L'I-Pap è una rivoluzione: la parodia dell'I-pad e dei suoi eccessi mi ha divertito perché vedo nella realtà esempi non troppo distanti da quelli rappresentati nella storia. Probabilmente si calca la mano o si allunga il brodo, ma tutto sommato non mi lamento, ho sorriso abbastanza.
Momenti topici a latere: v. gli occhiali da sole fuori moda (ROTFL).
Mi meraviglio un po' dell'ideatore Fausto per il presupposto (inevitabile) della disavventura, che dipinge Paperone in maniera
out of character.
Nella versione di Turconi, i Bassotti (ingrassati) rubano il cibo a Paperone (rachitico)...?
L'erede meritevole:
Dopo Torino Comics ho un altarino in camera dedicato a Paolo Mottura, quindi non sono particolarmente obiettivo.
La storia è ottima sotto tutti i punti di vista, una bella prova da autore completo.
Per di più, ho un debole per le storie di Zio Paperone che trattano della sua eredità a qualche titolo.
La tavola iniziale è da antologia, di un'evocatività derivante dalla rarità con cui si vede piovere in Calisota.
Peccato veder i nipotini rivolgersi a Duckpedia piuttosto che al Manuale - al passo coi tempi, i nativi digitali, bla bla.
E a proposito di coerenza e opportunità: non voglio far traslocare il recente flame, ma nella mentalità imperante in redazione, pare il caso di lasciar tratteggiare (pur a un artista come Paolo) lo stereotipo della parlata del russo, o riproporre una favolistica e superficiale versione della storia islamica a base di pascià/scià/maragià di un Impero Ottomano astorico?