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Topolino 2901

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di Malachia

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Topolino 2901

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    Re: Topolino 2901
    Risposta #30: Domenica 3 Lug 2011, 16:47:49
    In questi casi la modifica consiste nell'aggiunta del grassetto?

    Esatto. Cimino mette pochissimi grassetti, normalmente. L'enfasi è quasi sempre aggiunta a posteriori.

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      Re: Topolino 2901
      Risposta #31: Domenica 3 Lug 2011, 16:54:48
      Beh, le modifiche alle sceneggiature originali non sono mai una bella cosa, anche se spesso minime come in questo caso, ma comunque di certo non sono una novità... sono convinto che anche nel passato si modificassero senza problemi molti dialoghi, se non sequenze, basta vedere l'ormai famoso caso della "febbre dell'oro" sempre dello stesso Cimino.

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        Re: Topolino 2901
        Risposta #32: Domenica 3 Lug 2011, 17:20:29
        Quoto. Che poi, appunto, proprio perchè sono modifiche "minime", che non alterano il senso, ma solo la forma, la vera domanda è: PERCHE'?
        Che senso hanno?

        Le ho lette tutte e devo dire che tanto "minime" non sono.
        Alcune sono anche condivisibili, ad esempio questa:

        v5o: “non so da cosa derivi un nome cosí bizzarro ma lo scoprirò!”
        v5p: “non so da che cosa derivi un nome cosí bizzarro, ma lo scoprirò...”
        v6o: “lo scoprirò imbarcandomi su quel battello,[...]”
        v6p: “...imbarcandomi su quel battello,[...]”

        che, ad orecchio, direi che toglie una inutile ripetizione e rende il dialogo più fluido. Oppure questa:

        Citazione
        v1-2o: “[...]sull’origine della sua inedita energia!”
        v1-2p: “[...]sull’origine della sua inconsueta energia!”

        che mi pare utilizzi un aggettivo più adatto alle circostanze.

        Altre, però, sono chiaramente vere e proprie censure. Da notare, oltre al "tra un sorso e l’altro" scomparso, come

        1- siano spariti TUTTI i riferimenti all'età dello zione:

        Citazione
        v5-6o: “spiacente ma, per ragioni anagrafiche, ho chiuso con le... ore piccole!”
        v5-6p: “spiacente ma, salvo qualche attacco notturno al deposito, ho chiuso con le ore piccole!”

        Citazione
        v6o: “[...]non sarò processato per percosse a zio centenario!”
        v6p: “[...]non sarò processato per percosse a zio approfittatore!”

        Citazione
        v1o: “sono anziano, voglio lo sconto!”
        v1p: “sono stato marinaio anch’io! voglio lo sconto!”

        2- le situazioni "violente" siano state ammorbidite:

        Citazione
        v5-6o: “...mi colpí, con un martellone col manico isolante![...]”
        v5-6p: “...mi inseguí con un martellone con manico isolante![...]”

        3- Le parole anche solo lontanamente riferentesi alla religione siano state modificate:

        Citazione
        v5o: “chiamate quel dannato cilindro!”
        v5p: “chiamate quel malnato cilindro!”

        4- la lingua approssimativa degli isolani sia stata trasformata in perfetto italiano (e questa, devo dire, è quella che mi urta di più):

        Citazione
        v5o: “[...]io amico di pittori!” “tu amico?” “sí”
        v5p: “[...]io sono amico di pittori!” “davvero?” “sí!”
        v6o: “qui amici collabora! ecco pennello e vernice! tu lavora con noi!”
        v6p: “qui gli amici collaborano! ecco pennello e vernice per lavorare con noi!”

        v5o: “noi pretende di pittura su quadro da stranieri! tu ha di pittura?” “no, ma...”
        v5p: “noi pretendiamo che gli stranieri dipingano un quadro benaugurante!” “ma io non...”
        v6o: “tu nemico!”
        v6p: “allora, ti consideriamo nemico!”

        quindi, per rispondere alla domanda di Paperinika "che senso hanno?": parrebbe proprio che il senso sia quello di riportare le battute della storia dentro ai confini fissati da certi "paletti". E che alcuni dei paletti siano: niente riferimenti alla vecchiaia, niente parole con riferimento alla religione, niente alcolici, niente violenza, niente presa in giro di stranieri per il loro modo di parlare.
        « Ultima modifica: Domenica 3 Lug 2011, 17:21:32 da Brigitta_McBridge »
        I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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          Re: Topolino 2901
          Risposta #33: Domenica 3 Lug 2011, 17:28:04
          Beh, le modifiche alle sceneggiature originali non sono mai una bella cosa, anche se spesso minime come in questo caso, ma comunque di certo non sono una novità... sono convinto che anche nel passato si modificassero senza problemi molti dialoghi, se non sequenze, basta vedere l'ormai famoso caso della "febbre dell'oro" sempre dello stesso Cimino.

          Non è che il fatto che non siano una novità le rende accettabili perché "tanto si sono sempre fatte", eh. Ché un conto è un autore che ti fa uno strafalcione di grammatica o sintassi che richiede sí un intervento, un conto è intervenire su senso o stile di quanto ha scritto. E certo che le hanno sempre modificate. Cimino stesso mi raccontò di un caso eclatante in Paperino e il matrimonio di Reginella, in cui la battuta finale di Paperino che urla "chi potrà estinguere il fuoco della mia passione?" fu completamente inventata da chi mise mano alla storia. E in effetti era totalmente in contrasto col tipico suo stile allusivo, mai esplicito come invece fu quella battuta; peccato che Cimino non ricordi quale fosse stata la sua scelta.
          La cosa piú divertente è notare come spesso e volentieri chi interviene sui dialoghi non badi minimamente al senso che assume la sua frase, e se contraddica o meno quanto avviene nella storia. In questa ultima, per esempio, c'è Paperone che, dopo che Paperino è stato fulminato da Pennellator, pensa: “dovrò sborsare un altro mille per bonificarlo, ma ne è valsa la pena!”. La frase modificata, peraltro con un notevole tentativo di emulare il lessico ciminiano, diviene: “sob! dovrò sborsare un altro deca per evitare che paperino mi citi per consiglio proditorio, ma ne è valsa la pena!”. Il che è in contrasto logico col fatto che invece Paperino vuole rivalersi sullo zio non appena si riprende. E perché? Facile, era stato solo accudito, mica indennizzato...
          E andando avanti ce ne sono altre. Leggendo tutto il topo, anche nella storia di Vitaliano ho visto strafalcioni mica da ridere, tra inversioni di battute nei balloon, erroracci di grammatica e logica delle scene. Non avendo l'originale di Fausto, però, posso solo cercare di indovinare quali vengano dalla sua sceneggiatura, quali siano responsabilità del disegnatore e quali di chi aveva il compito di sovrintendere il tutto.

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            Re: Topolino 2901
            Risposta #34: Domenica 3 Lug 2011, 18:10:26


            Citazione
            parrebbe proprio che il senso sia quello di riportare le battute della storia dentro ai confini fissati da certi "paletti".

            Il problema di fondo è che quelle che noi consideriamo censure, vengono probabilmente giustificate come scelte tecniche e adattamenti editoriali.
            Cosa vera per certi provvedimenti (penso ai grassetti), ma sicuramente non corretta in relazione alle altre modifiche, non eclatanti ma sicuramente sensibili.




            @Zan: ma non usi più il Times New Roman da un po' di post perché sei stato rimaneggiato dall'editor? :P
            (Meglio così, sei più leggibile...)
            No man commanded Jean Louise.
            Not on land and not on water.
            Jean did whatever he pleased,
            Until he kissed the gunners daughter.

            *

            Bonzo
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              Re: Topolino 2901
              Risposta #35: Domenica 3 Lug 2011, 18:31:15

              Leggendo tutto il topo, anche nella storia di Vitaliano ho visto strafalcioni mica da ridere, tra inversioni di battute nei balloon, erroracci di grammatica e logica delle scene. Non avendo l'originale di Fausto, però, posso solo cercare di indovinare quali vengano dalla sua sceneggiatura, quali siano responsabilità del disegnatore e quali di chi aveva il compito di sovrintendere il tutto.

              Posso solennemente assicurare che, se hai trovato strafalcioni, quelli sono certamente farina del mio sacco. I redattori non c’entrano. Ricordatevi che io sono sempre quel tizio che ha scritto “redarre” invece di “redigere” e “fediGRAFO” anziché “fediFRAGO”. Detto ciò, non posso che dirmi amichevolmente in disaccordo con Zangief, sia per il merito sia per il metodo del suo ragionamento.
              Quanto al merito, credo che quelli che lui segnala siano variazioni veramente minime, che non vanno a incidere in alcun modo sullo svolgimento della storia. Alcune, come sottolinea Brigitta, vanno addirittura a migliorare il dialogo.
              Quanto al metodo, il ragionamento è più o meno sempre il solito: c’è chi pensa che una redazione debba fare sostanzialmente da passacarte e chi ritiene che i redattori debbano lavorare sui testi che ricevono. Il fatto è che un editore che pubblica senza “toccare” un testo non è un editore, ma un tipografo. Tutt’altro mestiere.
              Aggiungo una postilla. Tutti sono pronti a stigmatizzare l’intervento redazionale quando esso viene ritenuto lesivo (chissà per quale bizzarra ragione, poi) della dignità dell’autore. Ma avete idea di quante volte una minchiata scritta da un autore venga corretta da un redattore?
              Secondo me questo ragionamento è importante anche per chi - magari tra i lettori di questo forum - avesse il desiderio di diventare autore (di fumetti, libri o altro). Leggendo taluni interventi si sarebbe portati a pensare che l’intervento redazionale sia illegittimo e sbagliato “a prescindere”. Non è così. Gli autori (quelli veri, almeno) sono perfettamente consapevoli dell’importanza di avere un redattore che legga i suoi testi. Certo, poi ci sono quelli che si credono Shakespeare. E ci sono interventi di “cucina redazionale” che stravolgono del tutto i testi. Ma queste due fattispecie, secondo me, qui non sono date. :)
              (Metto la faccina così si capisce che non sono arrabbiato…)


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                Re: Topolino 2901
                Risposta #36: Domenica 3 Lug 2011, 18:40:52

                Posso solennemente assicurare che, se hai trovato strafalcioni, quelli sono certamente farina del mio sacco. I redattori non c’entrano. Ricordatevi che io sono sempre quel tizio che ha scritto “redarre” invece di “redigere” e “fediGRAFO” anziché “fediFRAGO”. Detto ciò, non posso che dirmi amichevolmente in disaccordo con Zangief, sia per il merito sia per il metodo del suo ragionamento.
                Quanto al merito, credo che quelli che lui segnala siano variazioni veramente minime, che non vanno a incidere in alcun modo sullo svolgimento della storia. Alcune, come sottolinea Brigitta, vanno addirittura a migliorare il dialogo.
                Quanto al metodo, il ragionamento è più o meno sempre il solito: c’è chi pensa che una redazione debba fare sostanzialmente da passacarte e chi ritiene che i redattori debbano lavorare sui testi che ricevono. Il fatto è che un editore che pubblica senza “toccare” un testo non è un editore, ma un tipografo. Tutt’altro mestiere.
                Aggiungo una postilla. Tutti sono pronti a stigmatizzare l’intervento redazionale quando esso viene ritenuto lesivo (chissà per quale bizzarra ragione, poi) della dignità dell’autore. Ma avete idea di quante volte una minchiata scritta da un autore venga corretta da un redattore?
                Secondo me questo ragionamento è importante anche per chi - magari tra i lettori di questo forum - avesse il desiderio di diventare autore (di fumetti, libri o altro). Leggendo taluni interventi si sarebbe portati a pensare che l’intervento redazionale sia illegittimo e sbagliato “a prescindere”. Non è così. Gli autori (quelli veri, almeno) sono perfettamente consapevoli dell’importanza di avere un redattore che legga i suoi testi. Certo, poi ci sono quelli che si credono Shakespeare. E ci sono interventi di “cucina redazionale” che stravolgono del tutto i testi. Ma queste due fattispecie, secondo me, qui non sono date. :)
                (Metto la faccina così si capisce che non sono arrabbiato…)

                Ho capito, ma il senso di censurare "dannato" quale riferimento alla religione qual'è, se nello stesso numero mettono un'intera storia dedicata all'Arca di Noè?
                P.S: Sempre ammesso che il dannato sia stato censurato per evitare riferimenti alla religione. Pensandoci, non ho capito nemmeno troppo bene il post di Vitaliano. Forse è meglio se sto zitto. ;D
                15 novembre 1976: l'ultima striscia di Floyd Gottfredson, l'Uomo dei Topi.
                Grazie, Floyd.


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                  Re: Topolino 2901
                  Risposta #37: Domenica 3 Lug 2011, 19:34:45
                  -cut-

                  bel post fausto! diciamo che hai spiegato le ragioni d'esistenza di una redazione, ma hai evitato (volutamente?) di trattare il tema censura di "scene forti". :P

                  A questo punto sarebbe buono fare outing e dichiarare apertamente quali cose si possono dire e quali no nei fumetti disney del 2011, per esempio usare epiteti religiosi / usare accenti semiquasioffensivi verso altre popolazioni / dichiararsi VECCHIO così almeno ci metteremmo il cuore in pace ::)
                  Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

                  *

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                    Re: Topolino 2901
                    Risposta #38: Domenica 3 Lug 2011, 20:05:35
                    Francamente due storie di Ambrosio, autore che non mi piace granchè, nello stesso numero sono tante. Mi sono messo di impegno per cercare di leggere la prima ma ho dovuto abbandonare dopo poche pagine con una sgradevole impressione di stare lì a perdere tempo; e così finisco per dirottare verso altre letture e il Topo rimane fermo per giorni e giorni :-/

                    *

                    Malachia
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                      Re: Topolino 2901
                      Risposta #39: Domenica 3 Lug 2011, 20:10:54
                      Il fatto è che un editore che pubblica senza “toccare” un testo non è un editore, ma un tipografo. Tutt’altro mestiere.
                      Vero. Da qualche mese scrivo per un piccolo giornale locale. Non c'è pezzo che non mi sia editato. Si tratta per lo più di piccoli interventi: battute tagliate o aggiunte, precisazioni, sintassi... Solo una volta, per mettere in risalto l'assessore di turno, mi hanno stravolto il senso dell'articolo. Quello che a volte mi fa ridere è che - giustamente - i pezzi di noi novellini vengono passati al setaccio, mentre quelli dei veterani qua non vengono controllati, perciò ti ritrovi con dei loro periodi scritti con i piedi o con un "anno" (s.m.) scritto con la "h" (sic!). :)

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                        Re: Topolino 2901
                        Risposta #40: Domenica 3 Lug 2011, 21:52:03

                        Posso solennemente assicurare che, se hai trovato strafalcioni, quelli sono certamente farina del mio sacco. I redattori non c’entrano. Ricordatevi che io sono sempre quel tizio che ha scritto “redarre” invece di “redigere” e “fediGRAFO” anziché “fediFRAGO”.

                        Certo che i redattori c’entrano: non te li corressero, eh. Quindi quell'orrido "potrebbero c'entrare" in luogo di "potrebbero entrarci" a pagina 140 è tuo? :o
                        E l'evidente inversione di balloon nella sesta vignetta di pagina 132, quando è palese che "né l'uno, né l'altro..." è detto da Kranz, e "il viaggio continua!" da Indiana? Non dirmi che ce l'hai messa tu, dai, ché non ci credo.
                        Poi alcune possono anche essere responsabilità del disegnatore, chissà. Per esempio la scena di pagina 128 me la spiego poco: nella seconda vignetta sbuca l'anaconda e Topolino si piglia giustamente un colpo. Nella terza, Indiana lo rassicura: "tranquillo, topolino! la bisciona non ha intenzione di divorarci!", ma un Topolino ancora spaventatissimo gli chiede: "e tu come lo sai?". Però nella stessa vignetta l'anaconda non solo ha fatto marcia indietro, ma è già lontanissimo: quindi, che senso ha che Topolino sia ancora spaventato? E soprattutto, chissà come fa Indiana a sapere che non ha intenzione di divorarli, eh! :P
                        Anche nella storia di Cimino c'è una cosa del genere, quando Battista dice che lascerà il catalogo della mostra sul tavolo. Nello storyboard di Cimino, Paperone lo vede effettivamente su di un tavolo, ma Cavazzano ha disegnato il catalogo aperto su un sacco di monete. Come dire, càpita anche ai grandi. Però a quel punto avrebbe fatto meglio sí il redattore a cambiare la frase, ad esempio in un “glielo lascerò aperto sui sacchi di monete”. E invece, nada. ;)

                        Detto ciò, non posso che dirmi amichevolmente in disaccordo con Zangief, sia per il merito sia per il metodo del suo ragionamento.
                        Quanto al merito, credo che quelli che lui segnala siano variazioni veramente minime, che non vanno a incidere in alcun modo sullo svolgimento della storia. Alcune, come sottolinea Brigitta, vanno addirittura a migliorare il dialogo.

                        Naturalmente discordo. È vero che alcune vanno a rendere il dialogo piú scorrevole. Due, sul totale, eh. Altre sono roba tecnica, come i grassetti per dare enfasi, che Cimino non mette quasi mai in realtà. E si potrebbe comunque anche qui disquisire sul fatto che i grassetti siano o meno essenziali, e se l’enfasi posta da Cimino su certe cose sia stata per evidenziare proprio quelle, e non per affogarle in un mare di altre evidenziazioni che finiscono per nullificare la singolarità delle sue. Ma sorvoliamo.
                        Altre però, e sono la maggior parte, tolgono parecchio all’umorismo dell’autore. Che poi diviene anche una questione di coerenza: se non si possono fare riferimenti all’età di Paperone, com’è che nella tua storia di quattro numeri fa hanno bellamente lasciato il tuo scherzo sui “centoventisei anni”?

                        Quanto al metodo, il ragionamento è più o meno sempre il solito: c’è chi pensa che una redazione debba fare sostanzialmente da passacarte e chi ritiene che i redattori debbano lavorare sui testi che ricevono. Il fatto è che un editore che pubblica senza “toccare” un testo non è un editore, ma un tipografo. Tutt’altro mestiere.

                        Mai detto. Io stesso lavoro per redazioni, e le mie traduzioni sono supervisionate piú volte; e giustamente, anche. Nel mio caso però, anche perché gli adattatori e i proofreader non sanno il giapponese, si premurano di chiedermi se ciò che ritengono meglio sia una totale castronata che magari andrebbe contro il senso dell’originale - a cui magari posso essere stato troppo fedele, con gran nocumento della sintassi o di un buon stile italiano. Una volta mi capitò pure di trovarmi una frase, giudicata troppo insultante la religione, censurata. Anche in quel caso mi chiesero consiglio, e io declinai lavandomene le mani e lasciando a loro il compito di sostituire la frase: ma me lo chiesero. Non mi risulta che abbiano mai chiesto a Cimino se fosse il caso di cambiare una sua frase, tuttavia. E dire che in molti casi sarebbe bastato semplice buon senso, mica sapere il giapponese...

                         
                        Aggiungo una postilla. Tutti sono pronti a stigmatizzare l’intervento redazionale quando esso viene ritenuto lesivo (chissà per quale bizzarra ragione, poi) della dignità dell’autore. Ma avete idea di quante volte una minchiata scritta da un autore venga corretta da un redattore?

                        Tantissime. Anche nelle mie traduzioni faccio strafalcioni.
                        Avviene anche che la cosa corretta scritta dall’autore diventi una minchiata scritta dal redattore, eh. Poi però la storia porta il nome dell’autore, mica del redattore. Vedasi la parte che già ho citato di Paperino incavolato con lo zione. Se l’ha già indennizzato, perché dovrebbe ancora volersi rivalere su di lui? Un lettore attento se ne esce con un WTF?, ma la colpa diventa di Cimino, mica del redattore.
                        Non parliamo poi di questioni di stile, che per un autore (uno come Cimino, poi) è tutto. La gran parte dei cambiamenti che ho riscontrato, censure dovute ai paletti a parte, è una vera e propria riscrittura di stile, che trasforma il redattore in autore tout court.
                        Tant’è vero che anche prima che li puntualizzassi col listone c’è stato chi s’è accorto del decadimento dello stile, eh.

                        Secondo me questo ragionamento è importante anche per chi - magari tra i lettori di questo forum - avesse il desiderio di diventare autore (di fumetti, libri o altro). Leggendo taluni interventi si sarebbe portati a pensare che l’intervento redazionale sia illegittimo e sbagliato “a prescindere”. Non è così.

                        Ma infatti sottoscrivo. Come ti ho già spiegato, però, discordo sui metodi. Un redattore che mi correggesse un “io ho stato” in un “io sono stato” sarei scemo io a bacchettarlo, anzi dovrei solo ringraziare di avere ancora la fortuna di lavorare con loro dopo essermi fatto beccare un erroraccio del genere.

                        Gli autori (quelli veri, almeno) sono perfettamente consapevoli dell’importanza di avere un redattore che legga i suoi testi. Certo, poi ci sono quelli che si credono Shakespeare. E ci sono interventi di “cucina redazionale” che stravolgono del tutto i testi. Ma queste due fattispecie, secondo me, qui non sono date. :)

                        Della prima ancora devo avere alba. Credo che nemmeno Martina si considerasse al di sopra di tutto. Ma di redattori che si credono Shakespeare, almeno uno mi pare di averlo beccato...

                          Re: Topolino 2901
                          Risposta #41: Domenica 3 Lug 2011, 22:57:56
                          La discussione è diventata - come era facile prevedere - ideologica e vagamente surreale. La abbandono volentieri. :)
                          (Altra faccina per far capire che non sono arrabbiato. Non ho trovato quella che fa capire che sono anche annoiato).

                          *

                          Lucandrea
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                            Re: Topolino 2901
                            Risposta #42: Domenica 3 Lug 2011, 23:03:00
                            Non mi aspettavo tanti ritocchi alla storia di Cimino di questa settimana. Chissà alle altre pubblicate le settimane scorse. Certo è che in redazione il lavoro non manca e meno male che non c'è più Martina altrimenti la situazione sarebbe più dura per i redattori.

                            *

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                              Re: Topolino 2901
                              Risposta #43: Domenica 3 Lug 2011, 23:17:12
                              Non ho trovato quella che fa capire che sono anche annoiato

                              Questa? [smiley=arrampicaSpecchi.gif]
                              No man commanded Jean Louise.
                              Not on land and not on water.
                              Jean did whatever he pleased,
                              Until he kissed the gunners daughter.

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                                Re: Topolino 2901
                                Risposta #44: Domenica 3 Lug 2011, 23:40:34
                                Scrivo un post esplicativo, ben conoscendo la tempra di Fausto e consapevole che lo smile da solo è provocatorio ai limiti della trollaggine.

                                Semplicemente, credo che la discussione non solo non abbia niente di surreale, ma sia addirittura interessante: tanto più che Zangief ha fornito esempi concreti cercando di intavolare un confronto. Niente ideologici voli pindarici con cui sviare il discorso, quindi, o almeno non ce ne vedo.

                                Insomma, non vedo perché troncare la discussione. Nei vari confronti autori-lettori avuti sul forum un buon numero (specie, appunto, sulle questioni tecniche o redazionali) si è concluso con la motivazione della fondamentale ignoranza di non addetti ai lavori, insomma, i soliti nerdacci che parlano senza sapere. E per una volta che ce n'è uno che, relativamente ad un determinato argomento, ne sa ed anzi può portare a suo sostegno esempi e motivazioni concrete vogliamo chiudere qui la discussione?

                                Le osservazioni fatte mi sono sembrate lucidissime, equilibrate e legittime. Niente fanatismi nerd. Penso sarebbe interessante avere una risposta. Ma una risposta di merito a quanto di fatto affermato, non un modo per troncare una discussione che è sfuggita di mano. Se la cosa non interessa, basta dirlo, non c'è assolutamente bisogno di scusanti o surrealismi.
                                E si torna comunque tutti amici come prima. :)
                                No man commanded Jean Louise.
                                Not on land and not on water.
                                Jean did whatever he pleased,
                                Until he kissed the gunners daughter.

                                 

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