Numero buono, non ottimo né trascendentale. Divertente, ecco.
Zio Paperone e l'oro fulminante: Cimino è sempre Cimino e Cavazzano è sempre Cavazzano. Potrei chiudere così, ma ci ho riso tantissimo, quindi... Bella storia, comica il giusto e appassionante anche di più. Però i dialoghi non mi sono parsi di alto livello ciminiano: che l'averla coprodotta abbia limitato il lessico dell'autore?
Paperaugh e l'ascia antiguerra: anche qui si sghignazza, e che belli i termini difficili quasi martininani (splendida la battuta sull'ubicazione)! Notevole la morale finale, niente da dire: clap clap. E bravo Stefano, che ci sforna queste piccole storielle che non entreranno nel mito, ma ce le ricorderemo un giorno quando vorremo ridere di gusto!
Ciccio Space Ranger - La bisarca di Noè: forse Stefano ha pensato che i bimbi gradiscano. Secondo me, si sbaglia. Ma quanti ranger nel cosmo, dopo i Q-Galaxy! Sopprimibile.
Macchia Nera e il complice del futuro: poco convincente, non so perché. Disegni giusto passabili.
Topolino, Indiana Pipps e la macchina di Karlefoort: bravo Fausto che sa farci ridere da par suo. L'intreccio è tutt'altro che banale, anzi, diverte e appassiona come si dovrebbe! Scade solo un poco sulle follie animalesche, e forse questo volere inventare assurdità a tutti i costi è il solo punto debole di Faustone. Ma è una storia più che bella, per il resto! Anche qui, però, disegni solo nella media.
Tre stelle, via!