Se c'è una cosa che digerisco poco sono le storie che
si rivelano essere un sogno perchè è un po' come vanificassero il tutto, è un po' come se l'autore mi dicesse "guarda, tu non hai letto nulla, hai solo perso tempo" e in questo numero ce ne sono ben due.
Però ci sono dei però: la storia di casty doveva finire così, era la sua conclusione naturale per la particolarità della vicenda e soprattutto per il taglio surreale che l'autore gli ha dato. E poi, come detto da tanti, le citazioni, i giochini, le strizzate d'occhio al lettore, la presa in giro degli stilemi (anzi degli stereotipi) di un intero genere (wes craven ci si è ricostruito la carriera con una trovata del genere!), le battute, la "smitizzazione" un po' alla ziche direi, latente ma non troppo, di topolino (
memorabile quando imita pippo modellando le orecchie! O l'essere definito "precisino" a sottolineare quell'aspetto pedante del personaggio da cui casty ha sempre preso le distanze) riempiono le tavole al punto che alla fine sei soddisfatto qualunque sia la conclusione. E poi i disegni, che per fortuna sono ritornati ai livelli che gli competono dopo la parentesi dell'ultima storia (la "belloccia un po' ochetta" che strilla in continuazione è ritratta in maniera stupenda!)
La storia di enna ha lo stesso finale di quella di casty ma qui mi è parso meno adatto, ancor di più perchè trattasi di una storia in ben tre puntate. Davvero vedere vanificare il tutto con una conclusione tra l'altro abbastanza improvvisa mi è dispiaciuto assai, chiudere il topo e dover pensare
"peccato, paperino paperotto non ha mai vissuto questa splendida avventura" è stata una cosa per cui un po' ci sono rimasto male, capita quando nonostante l'età e per via che ci sono PRQDQP ti viene di pensare a quei personaggi come a delle persone vere e proprie. Beh, non mi metto a fare troppo lo sdolcinato, và! Chè comunque restano tre puntate meno qualche pagina assolutamente da rileggere, piene di ogni ben di dio. Peccato per i disegni di tosolini forse un po' migliori della prima puntata, ma insomma, sempre abbastanza bruttini.
Sulle altre storie sarò brevissimo: cito quella di paperina per i disegni orribili (la migheli non riesce ad azzeccare le proporzioni di paperina nemmeno per sbaglio, ma che sta succedendo in disney? Analfabetismo del disegno da ritorno?), quella di faccini per i disegni di faccini (la storia dei due sergi è veramente una "badinata") e quella di cimino per un cimino che stavolta non mi ha preso per niente, ho fatto una fatica per finirla e nemmeno ricordo bene di cosa parla, segno che davvero mi ha detto poco, peccato ma con rodolfo so di rifarmi presto
P.S.: ma quando pippo canta "occhio, occhio, sono un ranocchio" è un caso o una citazione dalla sigla della "banda dei ranocchi"?