Un numero sulla carta ghiottissimo ha rispettato tutte le promesse e le aspettative create dalle prime due storie, che mi hanno prepotentemente spinto a versare altri 2 euro e 30 centesimi alla Disney Italia.
Archimede e Amelia in Un Mistero Ultralargo (Faraci/Cavazzano) in realtà mi attirava soprattutto per i due autori, che sia presi singolarmente che - a maggior ragione - in coppia hanno quasi sempre regalato meraviglie. Ma in realtà il tema della storia e i due protagonisti, solitamente comprimari, chissà perchè mi aveva spinto a pensare a questa avventura come a una prova "minore" del duo di artisti. Mi sono sbagliato di bbbrutto.

La storia è ottima, prende a pretesto la tematica avveniristica della banda larga in Italia (ultimo tassello delle celebrazioni topolinesche per i 150 anno dell'unità del nostro Paese) per raccontare una storia prima di tutto molto divertente, dove il talento umoristico di Faraci che tanto ha contraddistinto le sue storie disneyane più celebri torna qui in modo molto convincente. Ma l'avventura offre comunque anche spunti avventurosi, nella fattispecie la scena del sabotaggio della macchina presenta tavole decisamente adrenaliche e quasi alla 007, con un Archimede molto figo.
Il tema dell'unione di forze tra Archimede e Amelia, poi, è ben gestito e perfino il motivo per cui nasce questo sodalizio non risulta forzato. Saper gestire così bene due personaggi nati per essere spalla e antagonista, mettendoli in coppia, non è facile e solo uno sceneggiatore molto abile poteva riuscire a creare una storia riuscita e soddisfacente con queste premesse. Faraci c'è riuscito, regalando una storia veramente bella. Tra le battute e le gag sono da segnalare almeno quella del possente Urgon (peraltro non fine a se stessa, e ciò è molto buono) e la vignetta finale, davvero perfetta.
I disegni di Giorgio Cavazzano non deludono, assestandosi sulla sua sua solita media qualitativa, che è molto molto alta. La sua Amelia è particolarmente affascinante grazie all'aspetto e alla capigliatura, il suo Archimede è altrettanto ottimo.
L'altra perla del numero è
Paperino, Paperoga e l'Enigmatico Skiantosh (Gagnor/Sciarrone). Roberto Gagnor è un bel tipo: lo si vede con frequenza sul settimanale con storielle brevi, spesso appartenenti a un filone, che per quanto a volte sono simpatche di certo non hanno lo spazio sufficiente per essere incisive e nemmeno l'ambizione di essere più di un simpatico relax di 5 minuti. Ma questo non deve indurre a pensare che Gagnor sia uno sceneggiatore trascurabile, prima di tutto perchè spunti interessanti spesso ci sono perfino nelle brevi, ma poi anche perchè ha dimostrato più volte di avere un'ottima conoscenza del mondo Disney e di possedere una verve umoristica assolutamente irresistibile, connubio che ha portato a creare storie bellissime come
Quacklight o
La Notte Silenziosa o quella su
Destino, per citarne giusto tre. E torna a dimostrare di che pasta è fatto in questa nuova avventura, in cui un po' omaggia e un po' fa la parodia della
Settimana Enigmistica, fin dalla prima tavola. Paperino e Paperoga, infatti, sono addetti a scrivere "Pensa un po' ", trafiletti con curiosità assolutamente vere, ma per la fretta si trovano a doverne inventare uno. L'idea ovviamente è di Paperoga, e altrettanto ovviamente questo porterà la storia a prendere una piega totalmente assurda e per questo divertentissima.
Non val la pena di dire di più per non rovinare le ottime gag di questa storia che è un capolavoro di umorismo in parte non-sense e in parte dettato da gag riuscitissime, oltre che da un uso ottimo dei due cugini come da tempo non ne vedevo e che mi ha ricordato una versione più estrema di alcune belle storie di Pezzin. Geniale l'idea di intervallare la storia con vignette dei "Pensa un po' ", assolutamente folli e divertenti.
Alle matite c'è Claudio Sciarrone, e non occorrerebbe dire altro. Sciarrone è tornato recentemente a disegnare per Disney quando l'anno scorso ha curato la parte grafica delle storielline in digitale su Epic Mickey, e pochi mesi fa per la storia fantascientifica scritta da Fausto Vitaliano. Stavolta ritorna a disegnare una storia completamente di Paperi, che era l'ambiente in cui lo preferivo negli anni '90. Il suo tratto, come ho già avuto modo di dire più volte, è cambiato rispetto ai tempi d'oro, ma questo non vuol certo dire che sia peggiorato. E' semplicemente un po' diverso, ma con un fascino nuovo che mi convince moltissimo. Le espressioni di Paperino e Paperoga sono in alcune vignette molto "esagerate", quasi slapstick, ma oltre che essere esteticamente impeccabili trovo anche che siano adatte al tono folle dell'avventura concepita da Gagnor.
Gagnor che torna con
La Posta Del Cuore di Dinamite Bla - L'Amore non Corrisposto (Gagnor/Soldati), una delle brevi di cui parlavo prima. Anche in questo abbiamo una storiella simpatica che sa intrattenere onestamente e strappare qualche sorriso.

A seguire
Topolino e il Trono Ballerino (Cimino/Amendola) in cui Rodolfo si cimenta in una storia di Topi sfornando una storia buona e nulla più. Di certo non aiutano i disegni di Amendola, che confermano un trend negativo del disegnatore che è ormai entrato nel novero di quegli artisti che con gli anni sono peggiorati.
Chiude l'albo la danese
Paperino e la Roborivincita (M. e L. Shaw/Andersen), che se ha il pregio di essere meno stramba dell'ultima danese che ho letto sul "Topo" e di avere una trama tutto sommato lineare, non offre molto di memorabile come sceneggiatura e per quanto mi riguarda nemmeno come disegni, con un Anderrsen che continuo a non apprezzare.
Un "Topo" decisamente imperdibile grazie alle prime due storie davvero ottime, con accoppiate qualitativamente al top per quanto riguarda testi e disegni. Da segnalare poi che il giornale offre anche alcune pagine su Lucca Comics, dove la presenza della Disney sembra proseguire il bel trend mostrato lo scorso anno. Anche sul prossimo "Topo" si parlerà di Lucca Comics, fin dalla cover, e con almeno due storie che si preannunciano come imperdibili (e infatti non perderò il prossimo "Topolino"), cioè una storia tutta di Silvia Ziche e la prima puntata di quattro del nuovo kolossal di Casty!