Che dire, numerone questo, organizzato bene, ottimi i contenuti, ogni cosa ha una sua ragion d'essere: la breve di Dinamite è simpatica quanto basta per far da break fra le due ultime puntate della Marea dei Secoli e la danese di Transgaard/Cavazzano è esattamente il tipo di storia "tranquilla" che serve dopo le emozioni della storia di Topolino; un numero, quindi, che parrebbe ruotare attorno alla castyana, ma che offre ancora di più
DoubleDuck Agente Zero - Nemico Pubblico (Prima puntata) Artibani/Mazzarello/Monteduro
Premettendo che, essendomi perso un buon annetto e mezzo di Topo, e non conoscendo, quindi, gli ultimi sviluppi della saga, ho apprezzato molto questa storia che, per ora, si presenta chiarissima anche per me. Artibani ha stile e si vede, la vicenda si sviluppa in maniera interessante, dimostrando di saper gestire ottimamente un episodio improntato quasi esclusivamente all'azione. Sembra la settimana delle storie "adulte" sul settimanale, ma la maggiore "maturità" di DD, esattamente come quella della Marea, appare soprendentemente e magnificamente naturale, i personaggi sono sempre quelli, Paperino è sempre Paperino, pur calato nell'ormai consueto contesto dell'agente segreto, e sarà interessante vedere dove andrà a parare la sottotrama di Daisy (semplice elemento comico oppure avrà un suo ruolo nella vicenda?). Parlando del comparto grafico, ottimi i disegni di Mazzarello (e gli stupendi colori di Monteduro), che mostra uno stile in continua evoluzione e che mai avrei pensato potesse realizzare scene tanto dinamiche come quelle dello scontro sul treno.
Si attende, quindi, con ansia il prossimo episodio, sperando che non sia certo l'ultimo, data la complessità della vicenda.
Topolino e la Marea dei Secoli (Terza e Quarta puntata) Casty
CAPOLAVORO ASSOLUTO, probabilmente la migliore di Casty (titolo che si gioca con Il Mondo che Verrà, Le regolissime del Guazzabù e La rivolta delle didascalie). Insomma, c'è di tutto e di più, le tematiche affrontate nei primi due episodi non solo vengono ampliate, ma anche ulteriormente affrontate. Ma andiamo con ordine.
Molto probabilmente mai autore ebbe cotanto coraggio nell'inserire in maniera naturalissima elementi e problematiche del mondo moderno, senza risultare bacchettone, buonista o superficiale: entusiasma, quindi, parecchio sentire frasi come "Un intero continente viene sacrificato per il mondo intero", riferito all'Africa, oppure sentire Topolino parlare di rispetto e confronto tra culture e pensieri diversi come più grande ricchezza dell'umanità (e il pensiero non è potuto non andare al nostro forum, al medium forum in generale, mezzo di comunicazione fra le persone, luogo virtuale in cui ci si incavola, ci si manda a quel paese, ci si scanna, si ride, si scherza, ci si informa, ci si confronta, nel rispetto di sè stessi e degli altri). Ma aldilà di tutto questo, c'è una storia, e che storia, che ha molto da raccontare: quasi ogni aspetto che mi aveva lasciato perplesso è stato recuperato ed utilizzato in maniera funzionale alla trama, dimostrando che quel primo episodio era il più debole di tutti, ma necessario ad introdurre la vicenda. Ed è davvero soddisfacente vedere l'uso che Casty fa dei personaggi, che se nelle prime due puntate apparivano piuttosto monocordi, hanno qui tutti il loro momento di gloria, compreso il villain creato ad hoc, guarda caso, assai somigliante a Christopher Lloyd, il mitico Doc di Ritorno al Futuro. E poi, citazioni a valanga che fanno pur sempre piacere, specie se, come in questo caso, appaiono più che naturali: ed ecco quindi la dotta citazione al vero nome di Minnie, Minerva (che non avevo colto la scorsa settimana), ai cappellini di Gottfredson e ai Mercoledì di Pippo, questi ultimi due nella toccante scena finale in cui i due compagni di Mickey chiedono ingenuamente riguardo la loro vita nel mondo reale.
Ah, dimenticavo, già che c'era, Casty crea anche il primo fumetto Disney col sonoro, inserendo la citazione al brano di Bach e a Quark (e devo dire che quest'ultimo rimando mi ha davvero elettrizzato) ed anche la sequenza in cui Binx viene riconosciuto per la sua voce, conferendo al tutto un realismo tale da far entrare il lettore nel fumetto stesso e renderlo partecipe della situazione dei protagonisti.
Siamo di fronte ad un Capolavoro e mai e poi mai mi sarei aspettato cotanta meraviglia quando, in quell'estate del 2003, quasi undicenne lessi quei Mostri Idrofili che avrebbero fatto da apripista per il miglior autore Disney dell'ultimo ventennio.