Numero di qualità inferiore rispetto agli ultimi usciti. Teoricamente alcune storie hanno temi e personaggi che dovrebbero renderle apprezzabili, ma questi sono mal gestiti, mal sviluppati o semplicemente riciclati per l'ennesima volta senza troppa fantasia (Venerus e Camerini i responsabili di ciò).
Il doppio confronto PdP-Rock fa due vittime:
Paperinik (nelle 'Vibrazioni Natalizie') è ridotto a consegnare migliaia di biglietti d'auguri musicali e contro Intellettuale 176 e il suo deflettore magnetico nulla può, se non con le sue 'agghiaccianti' vibrazioni vocali.
Amelia (nel 'Risparmio a pacchetto') è costretta a insegnare stregonerie varie a gruppi di turisti per guadagnare qualcosa e poter riparare il suo antro.
Quest'ultima storia di Muzzolini propone però interessanti pacchetti turistici PdP pensati dalla vulcanica mente di Paperino, rispetto a quelli più banali, anche se apparentemente più allettanti, di Rockerduck.
Ne 'La 25/12 deluxe' mi piacciono i disegni cavazzaniani di Mazzarello dove scorgo un gallinaceo simile a Panchito, ma non è lui.
In questo numero di paperi non eccelsi, salvo le storie topesche:
quella dell'Arte (Mastro Topolinus e il portatile rivelatore), oltre ai soliti bei disegni e colori, questa volta propone un interessante episodio medievale dove tutti i personaggi svolgono compiti ad hoc in una trama godibile;
quella della 'Conquista del Polo Sud', dove storia e fantastoria si uniscono grazie alla Macchina del Tempo di Zapotec, attraverso la quale Mickey e Goofy scoprono che i Vikinghi, non solo arrivarono per primi in America, ma anche in Antartide (dove il nemico da battere, se non è Gamba, è un suo antenato).
Consoliamoci con il next che, solo per la storia natalizia di Casty (Topolino e il cappotto da 1 dollaro) e la copertina speciale 'tutta d'oro', varrà più di quest'ultimo.