Ultimo numero dell'anno che ha goduto di un autunno particolarmente ricco.
Zio Paperone e la profezia a ritroso: prima di tutto faccio i miei complimenti a Vitaliano che ha saputo ed è riuscito a trattare, indipendentemente dalla qualità della storia, un argomento non facile come la profezia maya ambientandolo a Paperopoli, più che mai in questo caso trasposizione del mondo reale. La trama, che conta una cinquantina di pagine, ha il tempo di svilupparsi a partire da un breve prologo e procede in modo divertente, soprattutto per le disquisizioni dei professori, nel primo tempo. Buona idea è quella di organizzare una sorta di spedizione in Yucatan cui partecipano Pdp & co. (tra l'altro, da notare l'insolita assenza dei nipotini). Credo che la storia poi sul finale perda quell'originalità che aveva avuto fin lì, tirando in ballo i consueti
extraterrestri. Probabilmente c'era da aspettarselo, però se Fausto avesse trovato un'altra soluzione penso che questa storia sarebbe stata difficilmente criticabile. Comunque, complessivamente i livelli sono alti, il tutto aiutato dal Maestro Cavazzano, sono contento che abbia impreziosito tanto l'episodio con il suo operato (molto belle le pagg. 58 e 59). Complimenti, quindi, a entrambi gli autori.
L'unico dubbio che ho riguarda la data di uscita: non era meglio pubblicarla a novembre-dicembre 2012?
La storia dell'arte di Topolino- Paperin Monet e il salon de' Paperon: trovo che sia un capitolo ben riuscito, le gag forse sono in minoranza rispetto ai precedenti della serie, ma in compenso abbiamo una trama che segue i fatti storici e dei superlativi disegni di Mangiatordi, non solo per i protagonisti e le ambientazioni ma anche per la resa dei quadri ispirati agli originali impressionisti. Fin qui, Gagnor ha dimostrato di sceneggiare ottimamente anche in ambientazioni di epoche storiche.
Felicità è: Faccini torna sulle pagine di Topolino con una breve storia muta e "onomatopeica", divertente come sempre e dispensatore di gag a raffica, in questo caso soprattutto nel finale. Certo, se apparisse più spesso ci sarebbe tutto da guadagnare.
Paperino e la scultura impossibile: ecco la nota stonata del numero: le straniere sono ambigue, purtroppo però quelle pubblicate sul settimanale le trovo in gran parte prive di senso e questa fa parte della categoria in questione. Spunto buono del Paperino scultore, che non viene però sfruttato a dovere intessendo una trama banale e poco coinvolgente, con un finale abbastanza confusionario. I disegni di Pujadas invece li trovo buoni e familiari, chissà perché :
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Io penso che il restyling abbia dato una mano al Topo che negli ultimi mesi ha sfornato storie di buona qualità, però adesso bisogna sempre migliorare, sperando che il prossimo anno cominci già bene. Attese per il settimo capitolo dell'arte e su Venerus, deludente due settimane fa ma questa volta coadiuvato dal grande Vian.