Numero buono nel complesso, non l'ho trovato poco accattivante come molti utenti.
La storia dell'arte di Topolino- Il primo fumetto della storia: la prima puntata della serie fa sperare molto bene. Con Gagnor le gag sono ormai una garanzia in ogni storia, e qui ci sono anche molte trovate che rendono piacevole la lettura. Usando infatti una sola e monotona parola, i personaggi riescono ad esprimere tutto ciò che intendono dire, pur non essendo nelle loro facoltà comunicare articolatamente. Un gran lavoro in questo senso lo fanno quindi i disegni, più che buoni, di De Lorenzi (soprattutto per le tavole con i graffiti e pagina 30, che anticipa già il percorso che si farà). Con il prossimo numero quindi ci spostiamo verso le piramidi e vedremo gli sviluppi di questa promettente saga sull'arte.
Paperinik e il mistero del chihuahua scomparso: intanto lodi a Camboni di cui apprezzo molto lo stile. Passando alla trama, direi che è piuttosto buona nonostante fosse incentrata sul semplice rapimento del chihuahua, ma che offre poi diversi spunti in una trentina di tavole, riportando alla ribalta la messicana con la sua parlata che tiene viva l'attenzione.
A cena con Indiana- Indiana Pipps e la scatola del tempo: Ubezio non l'ho mai apprezzato a pieno, però qui se la cava bene realizzando disegni per una storia gradevole ma facente parte di una serie che adesso, dopo 3 episodi, comincia a dirmi un po' poco. Però il suo ruolo di riempitiva, con un discreto numero di tavole, lo compie.
Zio Paperone e il tradimento di Miss Paperett: Ambrosio ci offre una buona trama, piuttosto interessante, in cui vediamo la segretaria di Pdp che assume, una volta tanto, un ruolo di primo piano. Bisognerebbe che alle sceneggiature Ambrosio non si facesse prendere (come ha detto il buon Avvocato) dalle aspirazioni di grandezza, perché alcuni intrecci niente male li sa ideare. Gottardo nella media.
Paperino e il sole in vendita- 2° tempo: la trama è partita bene nella scorsa puntata e secondo me, a differenza di molti, nonostante l'ennesimo coinvolgimento dei soliti furfanti, il testo è scorrevole e, seppur in ribasso rispetto a quello del precedente numero, è comunque buono. Quello di Panaro è perciò un bel plot che naturalmente sarebbe stato più coinvolgente senza l'introduzione dei personaggi di cui sopra. Gula senza infamia e senza lode, ma apprezzabile.
La prossima settimana, dopo un'uscita abbastanza buona, sembrerebbe promettere bene. Speriamo si continui sempre così!