Numerone davvero carino, senza se e senza ma (beh, uno c'è...).
Topolino e l'operazione clessidra - Artibani/Perina: Artibani torna da par suo, e ci racconta una storia gradevole e in senso lato "morale" senza essere mai pedante o pesante da leggere, anzi. Va giù che è un piacere, tra una carognata al vetriolo e l'altra: che bellissimo ritorno è stato quello di Francescone! Inizio al fulmicotone, da oscar assoluto di come devono "attaccare" le storie per essere interessanti! Ottimo Perina ai disegni, ironici al punto giusto e perfettamente in sintonia con la trama. Ma un "malvage" scritto proprio così fa gridare una volta di più alla vendetta contro i letteristi
!
La storia dell'arte di Topolino: Zio Paperone e l'avventura dell'arte futura - Gagnor/Mangiatordi/Andolfo: splendido finale di un fantastico ciclo. Si ride di gusto, capovolgendosi pure se si conosce un certo personaggio TV... Ma coglietene ogni sfumatura e soprattutto l'importantissima morale di fondo, e davvero questa saga vi si rivelerà per il piccolo gioiello disneyano che davvero è. Belli i disegni, spettacolari i colori. Ciliegina sulla torta l'intervista all'autore che andrò tra poco a commentare sul suo topic!
Pippo e gli amichevoli pupazzi di neve - Costa/Panaro: nulla di trascendentale, è una breve riempitiva che rilassa e in fondo non annoia. Giudizio ancora "fermo" su Costa, novella entrata del topo da un paio di settimane, in attesa di storie più ampie. Ottavio Panaro ai disegni non delude affatto, anzi!
I Bassotti e l'ingiusta accusa - Panaro/Leoni: per la terza sua storia consecutiva Carlo Panaro stravolge ancora le regole del gioco, portando il lettore dove le premesse sembravano non indirizzarlo. E ci riesce davvero bene: è una fase felicissima per la creatività del Maestro, e noi lettori non possiamo che esserne contenti. Leoni sempre più verso i livelli cui ci aveva abituato!
Zio Paperone e l'ospitalità forzata - Pesce/Gervasio: voluto omaggio a un certo autore Maestrissimo, del quale metto solo le iniziali RC
, che ci mostra le conseguenze di tanti giri per il mondo del nostro zione. Anche qui si ride e non poco, ma è evidente la volontà di Pesce di dare il giusto tributo al (neanche tanto) nascosto ispiratore della storia, anche nel lessico. Bella davvero. Buoni i disegni di Gervasio, ma ha saputo regalarci di meglio: non sia letta come mera critica, ma come sprone a fare ben di più!
Splendida seconda uscita del 2012, quindi. Ma cambiamo letteristi e correttori di bozze, vi prego!