Buon numero che conferma le impressioni positive sul precedente, un inizio d'anno piuttosto soddisfacente.
Topolino e l'operazione clessidra: la prima cosa che mi è venuta in mente dopo la lettura di questa storia in apertura è stata: come abbiamo fatto a stare senza Artibani? Tra
Sequoia,
Agente Zero e quest'ultima prova si può affermare che il ritorno sia stato senza dubbio ineccepibile. Passando alla trama, divertente e ricca di gag l'introduzione ed una situazione senza apparenti sbocchi può evolversi inserendo questo curioso e ricco zio di Pippo, anche lui come qualcuno di noto ( :
) solo e attaccato al denaro, prima del ricongiungimento con tutta la famiglia. Sfruttate bene le leggende irlandesi che caratterizzano la storia (l'anno scorso se non sbaglio già in un'altra occasione se n'era parlato, credo su disegni di De Vita, ma ora non ricordo). Unico neo, a cercarlo, la tecnologia avanzata dei folletti che mi è sembrata un po' forzata, ma nulla da criticare. Rinnovo i complimenti all'autore, sperando che continui a creare come ora! Disegni di Perina adatti al contesto.
La storia dell'arte di Topolino- Zio Paperone e l'avventura dell'arte futura: si chiude in bellezza la saga artistica che ci ha accompagnato negli ultimi due mesi. Episodio fitto di battutine, con tante citazioni come il quadro di Geriquack/cault ed assolutamente riuscita la figura di Daverio. Disegni di Mangiatordi appaganti, molto belle le ambientazioni e le tavole conclusive.
P.S.: Roberto, non ci avverti nemmeno per l'intervista nell'articolo seguente?
Degna ciliegina sulla torta per questa serie.
Pippo e gli amichevoli pupazzi di neve: le "riempitive" di queste due settimane sono dell'esordiente Costa, che a dire il vero non convince pienamente
/. Qualcosa di meglio rispetto ai
Bassotti delle nevi si trova, ma davvero troppo poco per il momento...vedremo nelle prossime uscite.
I bassotti e l'ingiusta accusa: efficientissimo Panaro nel corso della stagione, e stavolta affida alla BB il compito di assumere un ruolo primario. Sebbene sia già stato utilizzato l'espediente dell'accusa ingiusta, Carlo ha sempre l'intuizione che rende unica e piacevole una trama. Leoni, alla seconda prova dopo il ritorno, soddisfa completamente, veramente bello il suo tratto.
Zio Paperone e l'ospitalità forzata: evidente omaggio a Cimino, sia per l'uso di personaggi di sue storie classiche sia per il lessico facilmente riconoscibile e volutamente ispirato: Pesce riesce in questo intento, un po' meno nella struttura, che appare scorrevole ed interessante inizialmente per scoprire le conseguenze dei tanti viaggi affaristici di Pdp, ma che a mio avviso scade con la comparsa degli invasori, poco correlata con il resto.
Ripeto le impressioni favorevoli, con complimenti doverosi per il ritornato Artibani, l'affermato (e tra i migliori) Gagnor e il sempre ottimo Panaro.