Ciao Albes.DGL, è vero: la parola morte non è molto (quasi mai) utilizzata, ma i riferimenti mi sembrano chiari... Topolino spesso rischia la vita e nell'ultimo numero in copertina si vede un tizio (che una volta tanto non è il solito Gamba) con una pistola puntata, che non sembrerebbe caricata a salve...
se penso ad alcune storie pubblicate sotto Capelli, dove qualsiasi tipo di arma era bandita, idem per i vari sigari e pipe, posso solo fare un plauso alla De Poli.
Vista anche la scarsità di idee un po' generale (ammettiamolo) la censura secondo me diverrà sempre più blanda. Anche perchè l'età media dei lettori di Topolino si sta alzando, e anche in Redazione stanno capendo che va benissimo fare un prodotto adatto a tutti, ma non a livello della Melevisione, altrimenti gli over 16 scappano...
Poi beh Martina era uno, vedo che qualche Autore cerca in qualche modo di emularlo ogni tanto (compresa la parola "zut" reintrodotta qualche anno fa e utilizzata un po' a sproposito, quasi sempre pronunziata da Zio Paperone), ma Martina ha realizzato una tale produzione da essere pressochè immortale e comunque inimitabile, e credo che sia ora di guardare avanti e non indietro.
Per chi, come me, ama le storie classiche o comunque quel tipo di plot narrativo, ci sono un mare di pubblicazioni della Disney dove si può trovare la parola "morte" pronunciata a tutto spiano (anche se in molte storie recenti, pur senza essere nominata, è ben più presente che nelle vecchie storie comiche dei paperi). La Disney pensa anche a noi! per fortuna.