Numero nella media, senza grandi storia di punta a fare da traino.
Topolino e la lancia Seminole Sarda/De Vita
Ormai mi sto rassegnando: ero uno di quei pochi fan della serie dello zio Jeremy che, è vero, non ha mai regalato capolavori, ma presentava un setting e un personaggio assai validi. Dalla ripresa di questo filone un anno fa circa, le storie apparse sul giornale, nella maggior parte dei casi, non avevano uno straccio di trama e la vicenda andava avanti in maniera piatta e prevedibile. E quest'ultima storia del ciclo non fa (purtroppo) eccezione: lo spunto iniziale è assai valido e mostra ancora una volta uno Jeremy avventuriero senza tanti scrupoli, una sorta di Paperone scorretto; ed anche la sequenza del flashback è valida ed ha un suo perchè. Peccato che tutto questo venga rovinato da uno svolgimento della trama breve e piatto con il colpo di scena artificioso a fare da ciliegina sulla torta. Graficamente parlando, nulla da ridire sui magnifici disegni di De Vita, il cui stile odierno, devo dire, non mi dispiace affatto.
Paperino e la rimpatriata con (doppia) sorpresa Vitaliano/Andersen
Una storia che mi ha lasciato un po' interdetto. La vicenda in sè è alquanto banale, ma alcune trovate sono davvero eccezionali, a cominciare dalla Gran Bollettona, e passando per il messaggio, non troppo velato, sulla pericolosità dei social network. Certo, è un po' strano che dormendo solo un'ora a notte Paperino sia così arzillo, la sua preoccupazione riguardo a Paperina non avrebbe motivo di esistere, ma la storia è sicuramente gradevole, anche se i disegni di Andersen non è che ci azzecchino molto.
Zio Paperone e la sfida tecno-magica McGreal-McGreal/Cavazzano
E, stranamente, la storia che più convince è proprio la straniera, che ricorda un po' quelle del duo Arena-Artibani di una decina di anni fa. Intendiamoci, non è affatto un capolavoro, il ruolo della Strega dei Ghiacci poteva tranquilamente essere ricoperto dalla ormai scomparsa strega Roberta, ma l'intera vicenda presenta qua e là alcune finezze davvero piacevoli, prima fra tutte il comportamento di Paperone nel momento clou, che ricorda non poco quello della Saga, e ciò dimostra ancora una volta che in certi casi lassù in Scandinavia sanno bene come gestire i personaggi Disney. Il tratto cavazzanico, inoltre, non fa altro che impreziosire molte delle sequenze della storia, in special modo quelle dell' assedio del Deposito. Insomma, molto spesso queste danesi così bistrattate dimostrano di valere anche più di certe storie nostrane.
Completano il quadro una simpatica breve di Pico di Bosco/Zanchi e una storia by Figus/Soffritti un po' sconclusionata ma graficamente interessante.