Ecco qui il mio commento:
Topolino e il ritorno alla Dolce Vita - sceneggiatura di Gagnor e Ponti; disegni di Mottura.
Disegni ottimi, Mottura ha un tratto molto originale e coinvolgente. La storia è piena di omaggi alla "Dolce Vita" di Fellini, con scene che rimangono impresse, come Minni che fa Anita Ekberg (decisamente sottoforma, comunque fa lo stesso la sua figura), Gambadilegno che, cosa rara, in una scena fa ricordare a tutti che è un gatto. Orazio che fa il regista è un pò forzato, comunque ci può stare. L'omaggio finale a Fellini, col suo lavoro incompleto, "Il viaggio di G. Mastorna" è assai commovente, con tutti i suoi personaggi che compaiono in fila. Peccato che abbiano scartato la copertina fatta da Mottura e stampata in piccolo a pagina 41: potevano almeno farla vedere più grande! Si vede che l'avevano scartata perchè era un pò sexy. Peccato, però, era veramente emblematica per la "Dolce vita", più ancora della copertina originale, che è bella sì, ma replica solo una scena della storia. Preferivo l''altra... Insomma, concludendo, una storia davvero bella e godibile: stona soltanto il cenno piuttosto blasfemo dell'inizio della storia con la statua di Pippo al posto della statua religiosa all'inizio del film originale: questa la si poteva risparmiare.
Paperinik e l'intuizione del sapientone - storia di Venerus, disegni di Meloni
Una storia che scorre bene, con un'originale intervento di Pico de Paperis che scopre l'identità di Paperinik, come notevole sorpresa finale. I disegni sono abbastanza buoni.
Paperoga Prometeo e la conquista del fuoco.Storia di Gagnor, disegni di Gottardo
Il mito di Prometeo reinventato: divertente, con dei buoni disegni.
Zio Paperone e la sfida dei giganti. Storia di C. Panaro, disegni di O. Panaro. (sono fratelli?)
Mi sembra una storia un pò allungata: non aveva bisogno di due puntate, secondo me. L'avversario di Paperone non ha molto mordente e sembra un pò anonimo. Il colpo di scena finale non aggiunge molto alla storia. I disegni sono sulla media. Eppure ho come la sensazione che i due autori potrebbero fare di più.