Ahi, ahi, ahi, Valentina De Poli: dalla direttora non mi sarei mai aspettato uno svarione del genere! Il Papersera è un sito, non solo un forum… Non per essere insopportabilmente pignolo a tutti i costi, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare (ed a Paolo quel che è di Paolo, perché il Papersera è molto più di un forum)!
Ciò posto, ecco la sbobba della settimana, gente!
Darkenblot, ep. 3: l’ora più buia (Casty / Pastrovicchio): di solito non dò voti numerici, ma stavolta è l’unico modo per rendere davvero l’idea di quel che voglio dire, ed affibbio un 7 alla storia. Carina, scorre via bene, ma non ha guizzi di estrema genialità nel testo o nella trama. Tutto è abbastanza prevedibile, ma, ribadisco, è narrato con notevole sapienza e ti tiene incollato per sapere come finirà. Pregi fondamentali sono l’ottimo Pastrovicchio ai disegni e la restituzione di un Macchia Nera cattivo con i controfiocchi. Il difetto, ribadisco, è proprio l’ambientazione, che è solo un pretesto per dare la possibilità a Macchia di muoversi in una città robotizzata. Ma sarebbe bastatala vecchia Topolinia, riesumando il computer anticrimine di Pezzin e De Vita, per consentire a Macchia Nera di scatenarsi! Però che bella la nuova “arma”: qualche perplessità invece per la giacca sopra la tunica nera, che trovo parecchio inutile!
Zio Paperone e i tesori del grande blu: il galeone vagabondo (Nigro/Tosolini): inizia forse una nuova serie? Se è così gli auspici sono più che buoni: l’avventura è robusta e divertente, con un Battista in grandissimo spolvero. La storia è abbastanza imprevedibile e si lascia leggere; Tosolini niente affatto male, ma può ancora migliorare tanto!
Zapping! Dietro le quinte a Telequack: sorridi, taccagno! (Gagnor/Perisisnotto): ancora Robertone ci fa ridere con una breve che ironizza sul mondo della TV, soprattutto su un notissimo varietà appena ricominciato su Canale 5! E si sghignazza abbastanza. Buona Perissinotto, anzi davvero brava! Ma… nella vignetta prima del titolo della storia, manca forse il grassetto del giornale? Perché l’accaduto presunto s’intuisce solo, ma non viene mai dichiarato subito, come forse sarebbe dovuto capitare…
Dinamite Bla irascibile celebrità (Mazzoleni / Gottardo): divertente ritorno per Dinamite, forse non trascendentale, ma si sghignazza e non poco. Ovviamente, potevano mancare scontri a profusione con la banda dei Paperi? Ovviamente no! Gottardo buono, più che godibile. Si ride di gusto, in qualche scena, in modo spensierato e sghignazzoso.
Zio Paperone e la corsa al deposito (Savini/Barbaro): Savini torna con una buona sceneggiatura, ma un po’ troppo lunga per i miei gusti. Scorciata di un cinque-sei tavole forse avrebbe reso meglio. Ma si legge comunque con piacere. Anche Barbaro è in netto miglioramento: finalmente sembra riuscire ad elaborare quel suo stile tutto fatto di luci ed ombre rendendolo molto gradevole. Ancora qualche passo, e ne parleremo in termini assai più lusinghieri!
Numero buono, quindi, che tiene alta la media di quest’anno, senza essere eccelso.
Per finire, Darkenblot: mezza delusione o buona storia, tirando le somme? Ma dai, stiamo sulla seconda ipotesi! Diciamo che, da due che dovevano fare cinquina, sono state segnate solo due reti, ma la partita è stata comunque vinta grazie a loro, ecco!