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Topolino 2942

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di piccolobush

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Darkenblot
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Topolino 2942

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PolliceSu
    Re: Topolino 2942
    Risposta #30: Sabato 14 Apr 2012, 10:45:29
    Numero che, a parte il finale di DB, non mi attira più ti tanto. Ora lggendo dai commenti vedo che anche DB ha deluso. :(

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      Re: Topolino 2942
      Risposta #31: Sabato 14 Apr 2012, 13:32:40
      segnalo che anche nel sito di topolino hanno messo il messaggio della direttrice de poli e anche qui compare il nome del papersera:
      http://www.topolino.it/blog/post/parliamo-di-darkenblot

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        Re: Topolino 2942
        Risposta #32: Sabato 14 Apr 2012, 13:40:08
        Darkenblot: non so se sono io a sbagliarmi ma secondo voi a fine storia c'è un'altra citazione scarpiana?
        Pagina 39 quando Minni per telefono dice a Topolino:
        "bighellone!ma lo sai che mentre tu eri in Europa,qui in america succedeva il finimondo?"
        mi ricorda l'ultima striscia di "Ciao, Minnotchka",quando Bruto dice sempre per telefono a Topolino una cosa simile:
        "yep!intanto che vi trastullavate a Parigi e a euro Disney... vi siete almeno accorti che poco lontano da voi accadevano fatti storici?"

        qui si può vedere la striscia
        http://marcobar.outducks.org/Fumetti/Rari/Censurati/Minnotchka/Pagina26.html



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          Re: Topolino 2942
          Risposta #33: Sabato 14 Apr 2012, 22:16:30
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            Re: Topolino 2942
            Risposta #34: Domenica 15 Apr 2012, 10:14:55
            Un interessante articolo su Darkenblot!

            http://www.orgoglionerd.it/articles/2012/04/darkenblot-macchia-olio

            Interessante, sì. Però, ad essere sincera, non è che lo condivida troppo. Mi pare usi toni esageratamente entusiastici, da evento epocale, che mi sembrano eccessivi.
            Ma soprattutto, quello che non condivido è che mi pare che si lodino, della serie, gli aspetti meno validi e più superficiali: i robottoni, il fare il verso (e non la parodia) a certo fumetto supereroistico, il jet pack, gli occhiali da pilota, il Macchia Nera VanDoomizzato... il Topolino "tamarrizzato", tanto per citare l'utente "V" di qualche giorno fa; aspetti che ci possono stare ma che non sono certo il punto di forza della storia.

            Personalmente, di Darkenblot ho apprezzato soprattutto le prime due puntate. Guarda caso, quelle in cui Topolino è ancora quello "vero", il ragazzo in camicia blu che si ritrova quasi per caso in una avventura molto più grande di lui e che sa districarcisi senza montarsi troppo la testa, quasi tenendosi in secondo piano. Soprattutto la prima puntata, in cui si costruiscono bene le premesse, e che riesce a creare nel lettore la voglia di leggere subitosubito la puntata successiva (per la cronaca, e nel caso che Casty ci legga, su Elisa ha fatto questo effetto ;) )
            Insomma, i "veri" punti di forza di Darkenblot secondo me sono quelli che l'articolista sembra non aver neppure visto: una trama che si sviluppa in maniera avvincente, un Topolino simpatico, dei comprimari gradevoli (il poliziotto in pensione, la dottoressa specializzata in robotica - citazione da Asimov anche quella? forse, ma direi che è più carina di Susan Calvin - perlomeno della Susan Calvin così come ce la presentava Asimov ). Gli elementi che più lo hanno colpito, quelli "tamarri" - aridaje con 'sta parola! ;) - ci stanno anche bene ma non sono quello che la rendono speciale. Perché ha ragione V, quelli li poteva fare pure Ambrosio. È il resto che è "castyano" e che la rende una buona storia.

            Non fra le mie preferite di Casty, però. Ma qui è questione di gusti. Non amo più di tanto quando la Disney si lancia in territori che non sono i suoi e che sono già stati più che esplorati da altri. Se volevo un fumetto tipo supereroi mi andavo a leggere l'Uomo Ragno. Se prendo Topolino è perché voglio Topolino. Il che non vuol dire che Topolino non possa sperimentare, esplorare, cambiare; ma se sperimenta, esplora, cambia in una direzione che già è stata sviscerata da altri, magari il risultato sarà anche un buon prodotto, ma ci arriverà sempre secondo.

            (stringi stringi, è il motivo per cui PK/MMMM non mi è mai piaciuto più di tanto. Era Paperino/Topolino "tamarrizzato" che faceva il verso all'Uomo Ragno/Philip Marlowe. Lo faceva bene, con stile, tutto quello che vi pare, ma arrivava sempre secondo).
            « Ultima modifica: Domenica 15 Apr 2012, 10:16:00 da Brigitta_McBridge »
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              Re: Topolino 2942
              Risposta #35: Domenica 15 Apr 2012, 12:05:52
              Aggiungo una breve postilla a commento del numero nel suo complesso.
              Lo ho trovato un buon numero. Oltre al finale di Darkenblot mi sento di promuovere decisamente le due storie del Galeone e della Corsa al Deposito. Qualche stranezza (ad esempio nella Corsa al deposito non è chiarissimo come si chiuda la vicenda di Lusky che va a dissolvere i finti depositi, nella storia del Galeone la sottotrama di Miss Paperett è un po' troppo svincolata dal resto), ma nel complesso le ho trovate due storie valide e con ottimi spunti.
              Minori, se non altro per il minor numero di pagine, le storie più prettamente umoristiche del numero. Ho trovato un po' troppo lunga e strvagante quella con Dinamite Bla, ma nel complesso non mi sento di criticarle troppo. Ripeto un giudizio complessivamente positivo sul giornalino :)


              Edit:
              E ripensandoci, aggiungo una ULTERIORE postilla al mio messaggio precedente, perché vorrei chiarire meglio il mio pensiero con un esempio concreto.


              ****************** attenti allo SPOILER ***********[/glow]


              Una scena che ho molto apprezzato dell'ultima puntata è quella in cui Topolino si accorge che il Darkenblot sta per precipitare e corre a salvare Macchia Nera. Poco prima si era già reso conto di aver quasi finito il carburante del jet pack, eppure accorre ugualmente in soccorso del nemico.
              Questo lo scambio di battute fra i due:
              T: "Forza, aggrappati a me!"
              MN: "Lasciami in pace!"
              T: "Non fare storie! Fra poco... urgh ... casca tutto!"


              Allora, qui abbiamo una situazione "topos" di certa narrativa di avventura. Quante volte abbiamo visto in un fumetto/film/quassicosa una situazione simile? Migliaia. Quasi sempre l'eroe agisce esattamente come Topolino in questo caso, ossia "fa la cosa giusta". Fin qui tutto normale. Ma la bravura dello sceneggiatore si vede nel COME gliela fa fare. Un autore meno bravo avrebbe infilato un balloon in cui Topolino si interroga sul da farsi, per poi dirsi qualcosa del tipo "no, non posso permettere che muoia, anche se è un mio nemico"... l'Uomo Ragno lo direbbe, tanto per fare un esempio (ai tempi in cui lo leggevo lo diceva quasi ogni mese, in effetti).

              Invece il Topolino di Casty agisce come se fosse la cosa più naturale del mondo, arrivando a rimbrottare Macchia con quel "non fare storie!" che è tutto un romanzo. Perché con quella battuta l'autore ci dice che per Topolino quella scelta è l'unica naturale, che è la protesta di Macchia ad essere irragionevole e quasi infantile. Perché Topolino è così, non è una decisione epocale la sua, quella battuta ci "fa riconoscere" il Topolino che conosciamo e amiamo. Il Topolino buono, ma non perfettino. Quindi sì, Darkenblot è una storia con componenti "tamarre" ;) (detto sempre con tono scherzoso, eh), ma questi tocchi dell'autore, che tutto è fuorché tamarro, sono quello che me la fanno apprezzare. Ecco perché non condivido l'articolo citato da Sprea, perché secondo me ha visto i pregi sbagliati.
              « Ultima modifica: Domenica 15 Apr 2012, 12:32:15 da Brigitta_McBridge »
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              Grrodon
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                Re: Topolino 2942
                Risposta #36: Domenica 15 Apr 2012, 12:36:33
                Spezzo una lancia in favore di Darkenblot. Il primo episodio mi aveva lasciato un po' a bocca asciutta e solo il secondo mi aveva dato quei tipici intrecci alla Casty. Ieri sera ho letto il terzo, di cui avevo sentito parlare abbastanza male...e devo dire di aver gradito. Ciò che gli si critica è di essere un Casty diverso da quello che abbiamo avuto modo di leggere in più episodi. Il Casty delle saghe infatti è un Casty che intesse il suo intreccio per pagine e pagine e poi fa tornare tutto al millimetro, con continue sorprese e ribaltamenti che avvengono lungo tutta la durata della storia, e posso capire che nel leggere che stavolta non era così si rimanesse un po' shockati. Ma una volta compreso che questa storia era strutturata diversamente, mi sono anche accorto che il vero e proprio giallo occupava SOLO il capitolo centrale, e quindi come respiro non si differenziava troppo da quelli che Casty confeziona per le sue storie autoconclusive (tipo il Signore dei Pupazzi). Notato questo, ho potuto inquadrare il primo capitolo come una semplice introduzione e l'ultimo come un qualcosa che mai mi sarei aspettato di vedere tra le pagine di Topolino ovvero...una battaglia finale. Azione, inseguimenti, dinamici scontri sono qualcosa di parecchio inedito infatti. Spesso vengono inseriti in versione compressa per occupare una o due tavole in coda a una storia che tratta d'altro. Spesso vengono narrati quel tanto che basta per dare il tempo a Topolino di disarmare il lestofante della situazione, o di avere l'idea di staccare la presa di corrente al congegno criminale che terrorizza la città. In Scarpa abbiamo degli esempi di scazzottate con Gambadilegno che durano anche per parecchie pagine, in Gottfredson pure abbiamo sequenze d'azione lunghe. Ma un'intera storia dedicata ad un inseguimento, all'arrivo dei rinforzi e alla guerra che ne scaturisce è qualcosa di davvero singolare. Per cui, sì, anche se diversa da ciò a cui eravamo abituati leggendo il Topo e leggendo Casty, questa storia AGGIUNGE effettivamente qualcosa di buono e NUOVO alle pagine del Topo e al curriculum dell'autore.

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                Marci
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                  Re: Topolino 2942
                  Risposta #37: Domenica 15 Apr 2012, 13:12:55
                  Per quanto mi riguarda Darkenblot è promossa pienamente. E' l'ennesima dimostrazione di bravura di Casty ma sopratutto per lui una magnifica prova di stile; infatti secondo me la vera sfida di questa saga era trasportare Topolino e Macchia in un contesto e in atmosfere nuove mantenendo intatto quello spirito  deliziosamente classicheggiante che contraddistingue le sceneggiature di Casty. A mio avviso ci riesce, nonostante una ambientazione completamente nuova, un Macchia Nera come non si era mai visto e un Topolino che a un certo punto si mette pure a volare non ho mai avvertito la sensazione fastidiosa di snaturamento dei personaggi e dello spirito di topolino.
                   
                  Parliamo dei personaggi: il Topolino che qui si vede è personalmente quello che preferisco, non si atteggia mai da eroe senza paura che arriva e risolve la situazione, non va alla ricerca dell'avventura (finisce  immischiato nella vicenda per puro caso) ma una volta che ci si trova in mezzo non resiste alla tentazione di parteciparvi pur con tutte le incertezze e le difficoltà del caso. Per me non c'è Topolino più Topolino di questo, anche se ha occhiali da pilota e Jet-Pack.
                  Su Macchia Nera ho poco da dire, apparte che in questa storia ha tutte le caratteristiche che gli sono più congeniali (è geniale, inquietante, diabolico, carismatico, sfuggente) anche se rielaborate in maniera insolita e certamente più appariscente (e fracassona) del solito.
                  Altra tipico valore aggiunto nelle storie di Casty è spesso la capacità di creare comprimari e personaggi di contorno interessanti e abbastanza approfonditi da non risultare mai piatte figurine funzionali alla storia e nulla di più; l'ispettore, il sindaco, il vecchio poliziotto, la ragazza esperta di robotica, sono tutti personaggi che formano un cast ottimo capace da solo di dare vitalità a un intreccio che senza l'attenzione che Casty riserva a dettagli come questoi sarebbe solo un freddo susseguirsi d'azioni.

                  Il ritmo sostenuto è la caratteristica narrativa più degna di nota della storia; il continuo susseguirsi degli eventi intervallato dai momenti investigativi dialogati la avvicina ai tipici kolossal d'azione (secondo me sono questi i veri riferimenti della saga molto più che i fumetti supereoroistici). Dopo due puntate di preparazione Casty e Pastro hanno riservato la maggior parte dei fuochi d'artificio per l'ultima puntata. E qui secondo me il colpo di genio sta nell'aver unito il classico combattimento finale con l'ancora più classico "spiegone" del villain; un'ottima trovata per spiegare tutto (anche se ormai era già abbastanza chiaro mettere tutto il piano nero su bianco era un obbligo) senza annoiare e insieme riempire un po' di pagine con un inseguimento spettacolare senza però cadere nell'azione pura e fine a se stessa.  

                  Ma al di là di tutto questo neppure io credo che metterò Darkenblot fra le migliore prove di Casty. Perché? Perché trovo che in fondo a Darkenblot in mezzo a tanti pregi manca quell'indefinibile "qualcosa in più" che le prove migliori di Casty hanno. Vedo questa saga come un meccanismo perfettamente funzionante, nel complesso così come nei particolari, ma mancante ancora di quel tocco magico che lo possa rendere qualcosa di più.  

                  *

                  prezio
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                    Re: Topolino 2942
                    Risposta #38: Domenica 15 Apr 2012, 13:33:12
                    Vedo questa saga come un meccanismo perfettamente funzionante, nel complesso così come nei particolari, ma mancante ancora di quel tocco magico che lo possa rendere qualcosa di più.  

                    Perfetto, quoto. E aggiungo che l'avremmo valutata probabilmente con più lusinghe se non fosse stata caricata così tanto.

                    In fondo da Casty, da Pastro, da 10 anni di progetti (!!!) e da uno sbandieramento redazionale continuo, è lecito aspettarsi di più. Nel complesso la reputo una storia più che sufficiente, da 6,5; buona azione, buon ritmo, ottimi disegni, intrigo superficiale ma interessante... mancano le grandi trovate alla Disney e alla Casty, alle quali lo stesso autore (ma anche altri nel corso degli anni: Mezzavilla, Scarpa, Faraci...) ci aveva abituati e che è normale attendersi.

                    Per fare un paragone con serie recenti, l'ho trovata superiore all'ultima di DD (per me insufficiente e inconcludente), ma inferiore alla penultima dello stesso DD ("Nemico pubblico", sicuramente interessante e ricca di colpi di scena).
                    ...poche ragazze da quelle parti...

                    www.acroteri.altervista.org - sito amatoriale della mia squadra di calcetto
                    www.goblins.net - sito dedicato ai giochi da tavolo

                    *

                    Bramo
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                      Re: Topolino 2942
                      Risposta #39: Domenica 15 Apr 2012, 14:09:52
                      La stupenda copertina pastrovicchiana ci introduce al terzo e conclusivo episodio della miniserie fantascientifico-avventurosa del nuovo Macchia Nera.

                      Darkenblot: Il futuro è già qui: L'ora più buia (Casty/L. Pastrovicchio) è un'esplosione di azione e scene galvanizzanti che tengono incollato il lettore ad ogni singola tavola. Direi che è la migliore delle 3 parti che compongono questa lunga storia, se non fosse palese che la costruzione dell'avventura è volutamente in crescendo, con una prima parte caratterizzata dai toni giallo/thriller più tipici del Topolino castyano, immersi però in un'atmosfera fantascientifica e moderna, che arriva attraverso l'intrigo ordito da Macchia Nera all'esaltante finale, costituito da questa puntata che è una gioia per la testa e per gli occhi. Nel primo caso per quanto osserva giustamente Grrodon:

                      una battaglia finale. Azione, inseguimenti, dinamici scontri sono qualcosa di parecchio inedito infatti. Spesso vengono inseriti in versione compressa per occupare una o due tavole in coda a una storia che tratta d'altro. Spesso vengono narrati quel tanto che basta per dare il tempo a Topolino di disarmare il lestofante della situazione, o di avere l'idea di staccare la presa di corrente al congegno criminale che terrorizza la città. In Scarpa abbiamo degli esempi di scazzottate con Gambadilegno che durano anche per parecchie pagine, in Gottfredson pure abbiamo sequenze d'azione lunghe. Ma un'intera storia dedicata ad un inseguimento, all'arrivo dei rinforzi e alla guerra che ne scaturisce è qualcosa di davvero singolare. Per cui, sì, anche se diversa da ciò a cui eravamo abituati leggendo il Topo e leggendo Casty, questa storia AGGIUNGE effettivamente qualcosa di buono e NUOVO alle pagine del Topo e al curriculum dell'autore.
                      Anch'io ho pensato immediatamente a Scarpa, ma anche al Casty stesso nel finale del Mondo che Verrà: quando ho letto sul treno un'intera puntata caratterizzata dalla lotta senza quartiere tra Macchia Nera dentro un mecha e Topolino con quell'abbigliamento e quella strumentazione per volare, be', mi sono esaltato, e molto anche. Riuscire a prendersi un'intera puntata per mostrare tutte queste sequenze è sicuramente encomiabile, ed è necessario ricordare che buona parte del merito va al Pastro, che qui più ancora che nelle due precedenti puntate costruisce la tavola in modo molto moderno, con una disposizione delle vignette sempre funzionale a quello che conterranno, con splash page o vignette più sottili per evidenziare i momenti più cruciali. Uno stile senza dubbio mutuato dalle sperimentazioni grafiche dei tempi di PKNA, che rivedere sul "Topo" in maniera forse anche più accentuata che nelle storie di DoubleDuck e con Mickey protagonista non può far che bene al settimanale.
                      E al personaggio: come è noto, non è facile usare degnamente Topolino, specie quando si vuole cambiare un po' le carte in tavola. In questo caso lo spunto di Pastrovicchio e la sapiente sceneggiatura di Casty riescono a darci un Mickey Mouse credibile e fedele a sè stesso non solo nella prima parte, ma anche in questa epica conclusione in cui si batte col gigantesco Macchia Nera per i cieli di questa avveniristica città.
                      La via per togliere certi clichè muffiti e dannosi dal personaggio passa anche per queste soluzioni, oltre che per la riscoperta delle storie classiche più genuine e degli autori migliori: una modernizzazione nei temi e nella narrazione che strizzi sempre l'occhio all'essenza dei personaggi.
                      Detto questo, la storia non è nemmeno per me da podio, alcuni piccoli difettucci li ho notati e li noto anch'io, ma è indubbio che questa miniserie è decisamente un esperimento riuscito, e sostanzialmente ne voglio ancora!
                      A Brigitta dico quindi che sì, gli aspetti che hai osservato tu sono sicuramente lodevoli e da evidenziare, ma non trovo che quelli elencati dall'articolo di Orgoglio Nerd siano da sottovalutare: l'articolo in questione effettivamente risulta forse troppo caricato, ma la componente tamarra ha il suo perchè e una sua parte ben importante nel progetto dei due autori. Difatti per quanto mi riguarda Pastrovicchio e Casty si confermano un duo magistrale, in coppia funzionano perfettamente, e la fusione tra le radici pikappiche del primo e quelle scarpiane/gottfredsoniane del secondo promettono di dare risultati che sono di altissima qualità. Promessa già in buona parte mantenuta da questo progetto, che unisce le due anime in una storia che si nutre di entrambe in modo molto profondo, e con eguale importanza nel loro dosaggio all'interno della storia.
                      PS: Darkenblot non è in gestazione da 8 o 10 anni :P Il progetto è stato proposto alla redazione 8 anni fa dal Pastro, ma è rimasto in stand by fino a che la De Poli e Catenacci non ne hanno visto il potenziale e ne hanno dato il via. La storia è quindi in lavorazione da 2 anni circa.

                      Il resto del numero è comunque decisamente gradevole. Zio Paperone e i tesori del grande blu - Il galeone vagabondo (Nigro/Tosolin) è una piacevole sorpresa: se il plot della storia non è tra i più originali, nella sceneggiatura di Sisto Nigro ho ritrovato quell'essenza avventurosa di Paperone che lo vede affamato di tesori più per l'avventura che deve vivere per ottenerli, piuttosto che per l'oro in sè. Le motivazioni sono quindi ben espresse, l'avventura c'è ed è apprezzabile, e infine i disegni di Tosolini continuano ad avere quel non so che capace di farmi innamorare del suo tratto in bilico tra moderno e classico.
                      Il vecchio avaraccio è protagonista anche in Zio Paperone e la corsa al Deposito (Savini/Barbaro), dove una nuova sfida tra Paperone e Rockerduck diventa il pretesto per imbastire una storia decisamente sorprendente, dove molti personaggi che ruotano attorno al trantran paperoniano hanno modo di figurare e gareggiare nella competizione dal risvolti sorprendenti. Io poi ho un debole da sempre anche per Graziano Barbaro, quindi è stato bello ritrovarlo qui con il suo bel tratto.
                      E se il nuovo Zapping! Dietro le quinte, dal titolo Sorridi, taccagno! (Gagnor/Perissinotto) si rivela simpatica come nelle precedenti occasioni, sempre di divertimento tratta anche Dinamite Bla irascibile celebrità (Mazzoleni/Gottardo), che unisce la sceneggiatura di un recente acquisto con i disegni del veterano Alessandro Gottardo, il quale qui sembra essersi divertito molto nel rappresentare questa sorta di presa in giro del pubblico televisivo, più che dei programmi stessi. Il suo Dinamite è esteticamente fedele a quello dei colleghi e attirevole, e i suoi Paperi sono sempre aggraziati e calzanti nelle pose. La prova della Mazzoleni è buona, provando di avere ben presente la linea recente delle avventure di Dinamite (il maiala Cataldo, il vicino Truz...) e anche la complessa psicologia di Fiuto :P

                      Non c'è che dire, il "Topo" attuale ha sempre più l'aspetto di una tavola imbandita con pietanze per tutti i gusti, ma sostanzialmente tutte cucinate con qualità e classe, con pochi piatti bruciati.

                      « Ultima modifica: Domenica 15 Apr 2012, 14:11:03 da Everett_Ducklair »

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                        Re: Topolino 2942
                        Risposta #40: Domenica 15 Apr 2012, 15:39:04
                        Un numero abbastanza sotto tono rispetto ai precedenti, leggibile, interessante ma senza storia "super".
                        Darkenblot. Il futuro è già qui: Ep.3, L'ora più buia (Casty/Pastrovicchio) una conclusione che rientra nelle aspettative: molto frenetica, ricca di colpi di scena, a contrapporsi agli episodi precedenti molto più fiacchi.Molto curiosa la scena dello scontro Macchia-Topolino che prosegue con dialoghi di due nemici che si conoscono e che anche nelle situazioni più strambe riescono a chiacchierare con tranquillità mentre se le danno di santa ragione, quasi a dare un tono comico a una situazioni tesa come questa. La storia si conclude degnamente, con l'avvento dell'"aviazione" molto divertente. Unica pecca: un personaggio è ancora povero di personalità, Roxette che non fa quasi niente per tutta la storia; speriamo che questo personaggio possa essere approfondito nella prossima serie che oramai è di quasi certa realizzazione futura. I disegni sono i soliti, cioè Da Urlo. Davvero fantastici, tratteggiano benissimo una storia meritevole di disegni così belli. Non rimpiango Casty ai disegni se il risultato è così.
                        Zio Paperone e i tesori del Grande Blu: Il galeone vagabondo (Nigro/Tosolini): carina ciminiana, ma poco di più. La trama è interessante e sfrutta il mare come già fatto altre volte. Interessante l'inserimento dei due pirati nella storie che mette un po'di azione alla storie che sembrava un po'flaccida all'inizio. Nigro riesce a sollevarsi nel finale (anche se mi aspettavo un tradimento da parte del capitano). La sotto trama di Miss Paperett è inutile ma non rovina comunque la storia. I disegni di Tosolini sono difficili da intendere: a metà tra umoristici fatti bene e semi realistici fatti male. Riesce a tratteggiare bene le espressioni e i personaggi ma manca nelle rappresentazioni storiche. Un'appunto a suo favore va detto che riesce a riempire le tavole di dettagli senza che essi siano pesanti sull'andamento della storia.
                        Zapping!Dietro le quinte a Telequack! Sorridi taccagno! (Gagnor/Perissinotto) simpatica riempitiva che critica l'attuale situazione televisiva facendo sbellicare, questa volta Roberto prende di mira "Scherzi a parte" in maniera davvero divertente. Belli i disegni, con la caratteristica comune a tanti di fare più spesso il contorno della figure. Carina, divertente, disegnata bene.
                        Dinamite Bla irascibile celebrità (Mazzoleni/Gottardo) altra divertente storia televisiva che prende di mire il pubblico televisivo che cambia "idea" con "facilità". Fantastica la sequenza iniziale con il Giustiziere Montano che mi ha fatto sbellicare. La trama continua con le solite trame da storia televisiva, senza annoiare con cliché troppo usati o ripetendosi. Abbastanza buoni i disegni che enfatizzano la comicità che pervade questa simpaticissima storia che viene arricchita dalle intense perle di saggezza di Fiuto Joe.
                         Zio Paperone e la corsa al deposito (Savini/Barbaro) una bella storia a concludere il numero. Carina, con trama innovativa basata su un'inizio abbastanza vecchio e riciclato. Un'inizio poco convincente e un o svolgimento buono. L'idea della corsa era vecchia ma come l'ha trattata Savini è davvero originale. Mette in campo tutti i nemici di ZP per dargli filo da torcere. Mi ha stupito il comportamento dello Zione quando ha visto i Bassotti passare tutte le gare, era impassibile poi leggendo il finale ho capito la sua sicurezza. Anomali certi comportamenti ma in fondo la storia si legge ed è interessante. I disegni sono buoni, molto dettagliati e ricchi di espressività. La quantità di dettagli inseriti è impressionante, basti guardare pag.134, seconda vignetta.
                        Un numero, sotto la media recente che però e molto alta, comunque si legge e strappa le giuste risate.

                        "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

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                          Re: Topolino 2942
                          Risposta #41: Domenica 15 Apr 2012, 23:40:57
                          Numero piuttosto gradevole infarcito di trame interessanti, soprattutto in apertura ed in chiusura, nonostante sia leggermente sottotono rispetto al precedente.

                          Darkenblot- L'ora più buia: arriva così il termine di questa preannunciatissima saga dall'aspetto avveniristico. Eseguendo una panoramica dei tre episodi, si può notare come siano ben diversi l'uno dall'altro: il primo funge principalmente da introduzione, con un incipit fulminante caratterizzato dalla fuga di Macchia Nera e l'arrivo di Topolino nella futuristica Avangard. Un esordio promettente, che lasciava presagire qualcosa di nuovo, sperimentale, pieno d'entusiasmo. Lo stesso che, sicuramente, hanno provato i due grandissimi nomi coinvolti nella storia, vale a dire Casty e Lorenzo Pastrovicchio. Se nell'introduzione l'azione è relativamente messa da parte, e lascia spazio a presentazioni e citazioni, il secondo episodio si presenta di diverso aspetto. Tratta pur sempre di un giallo/ noir, ancora non completamente sviluppato nel suo essere innovativo, con comprimari estremamente interessanti come Zark, Bernie, il sindaco con il suo vice, Roxette. Un intreccio ricco di spunti che offre anche la rivalità tra le due aziende produttrici di robot che accompagnano tutto lo svolgimento. La tensione cresce via via che la vicenda prende forma e attira sempre di più il lettore verso un finale che lascia presagire qualcosa di scoppiettante, giungendo così all'attesissima conclusione, che stravolge un po' quanto visto fino a quel punto. Se per il momento Avangard si era dimostrata meno utlizzata per le sue potenzialità reali, ora viene sfruttata al meglio nel suo ambiente durante l'epico scontro tra Mickey ed il terribile villain. Un cattivo molto più grintoso e geniale rispetto a quello più che "molle" delle sue ultime apparizioni, che aveva bisogna di nuova linfa vitale per tornare ai fasti delle origini. I due autori, a mio parere, sono riusciti nel loro intento mostrandoci un bello scontro tra i due arcinemici tra i palazzi della città, richimando alcune note battaglie classiche, e che raramente vengono mostrate nello spazio di tante tavole come in questa occasione. Il tutto, con una certa naturalezza, unito alle spiegazioni del diabolico piano di Macchia. Bene anche per la fine, che lascia intuibile una seconda parte che non releghi il geniale criminale nuovamente alla sua condizione precedente. Gli ingredienti per una storia memorabile ci sono tutti, anche per merito degli autori. Una grandissima prova, nel complesso, ma...credo le manchi quel quid in più, difficile da spiegare, che la possa rendere al livello dei capolavori castiani. Probabilmente questa saga era stata un po' troppo enfatizzata e caricata di aspettative esigenti, e questa può essere una causa di un certo amaro in bocca per alcuni lettori, ma non è il mio caso. Senz'altro, però, da ricordare sia per le numerosissime sperimentazioni interne alla trama, per le novità apportate, per i lodevoli intenti, sia per la sceneggiatura scoppiettante nel pieno stile dell'autore e per uno gigantesco Pastrovicchio al reparto grafico (che ha rivestito, peraltro, un ruolo primario nell'ideare la base della saga). Lodi quindi a chi ha realizzato il progetto, sperando in una futura ripresa di questo materiale tutt'altro che da dimenticare.

                          Zio Paperone e i tesori del Grande Blu- Il galeone vagabondo: questa storia sembra aprire le porte ad una nuova serie incentrata sulla ricerca di tesori sommersi da parte dell'allegra combriccola dei paperi e di un ipotetico nuovo character quale il capitano del Paper Kraken. Un'idea non male, seppur non presenti notevoli trovate di originalità, ma la trama è intessuta bene se non fosse per i due antagonisti che appaiono poco convincenti. Tosolini l'ho molto apprezzato, più del solito, e penso che le premesse siano promettenti.

                          Zapping! Dietro le quinte a Telequack!- Sorridi taccagno!: divertente breve della serie gagnoresca, sviluppata in poche tavole, ma che riesce a suscitare diverse risa al lettore. I disegni sempre ottimi, come ci sta abituando la Perissinotto.

                          Dinamite Bla irascibile celebrità: lo sceneggiatore Mazzoleni, per adesso alle sue prime esperienze, ci offre una storia gradevole nella prima parte con il fedele mantenimento delle caratteristiche del protagonista, con il suo immnacabile spingardino, per poi scadere un po' nel banale nel susseguirsi delle varie azioni. Fiuto Joe sempre più caratterizzato psicologicamente, tanto da diventare un valore aggiunto alle avventure dello scorbutico eremita. Gottardo accompagna il tutto con delle classicissime tavole, sempe molto apprezzabili.

                          Zio Paperone e la corsa al deposito: uno dei pregi di questa uscita era quello di presentare il ritorno di Savini, che in questa occasione non delude, con uno spunto non scontato che mantiene viva l'attenzione grazie alla partecipazione di vari personaggi della banda paperopolese. Ci viene mostrata l'ennesima capacità affaristica di Pdp di districarsi dalle situazioni meno augurabili, ordite da un RK bramante di rovinare il rivale. Il comparto grafico di Barbaro rende ben fruibile la narrazione e si rivela ottimo, sperano anche che Savini si faccia vedere più frequentemente sulle pagine.

                          Numero quindi buono che ci regala un insieme di generi diversi sapientemente utilizzati, mentre per quanto riguarda il prossimo non ho particolari aspettative. Comunque, il periodo positivo del settimanale continua. :)
                          « Ultima modifica: Domenica 15 Apr 2012, 23:52:13 da Paperino100 »

                          Ciao Rodolfo, e grazie di tutto.

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                            Re: Topolino 2942
                            Risposta #42: Lunedì 16 Apr 2012, 19:19:30
                            Ho trovato Darkenblot un interessante esperimento, parzialmente fallito: fare un cocktail di Topolino+Asimov+storia gialla+robottoni+Alex Raymond+steampunk era un'avventura pericolosa e il risultato é stato una storia poco netta, appesantita da troppi riferimenti letterari e fumettistici, con un ritmo zoppo, tanto da parer tirata via.
                            Ma proprio per questa sua temerarietà e per la ricchezza di suggestioni ad altri luoghi dell'immaginario io la considero, nello stesso tempo, una vittoria editoriale, e una possibile indicazione di arricchimento della testata: accompagnando le storie, quando ci sono rimandi di questa portata, con articoli che li esplicitino si alzerebbe il livello del "Topolino" rendendolo interessante anche ad altre fasce di lettori, come quelli orfani di MMMM e Pk...
                            Spero comunque che Darkenblot torni, magari in storie meno lunghe e più confacenti, mi sembra, allo stile di Casty (per cui ho una grandissima ammirazione)  e sempre con i dinamici, divertenti e dettagliati disegni di Pastrovicchio.
                            A Zio Paperone e il galeone vagabondo darei più che sufficente: gradevole la storia, davvero notevoli e da gustare i disegni.
                            Zapping! Dietro le quinte a telequack, graziosa e stop.
                            Dinamite Bla irascibile celebrità non è una storia folgorante, ma Dinamite é un personaggio congruo al suo nome e che vorrei rivedere più spesso.
                            Di Zio Paperone e la corsa al deposito preferisco i bei disegni di Barbaro rispetto alla sceneggiatura, tuttavia una storia piacevole.
                            Nel complesso comunque un numero medio, gli ultimi due tre erano stati migliori, e davvero belli.
                            Cogliendo l'occasione di essere letto dalla Direttrice De Poli, a cui porgo congratulazioni e stima per il suo lavoro, suggerirei di diversificare ed ampliare lo spettro di lettura di "Topolino" sia introducendo nuovi personaggi antropomorfi (e penso a come era Monster Allergy) sia recuperandone altri già noti ai suoi lettori ma un po' persi di vista, come per esempio il gruppo di XMickey, o il divertentissimo Commissario Topet.

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                              Re: Topolino 2942
                              Risposta #43: Lunedì 16 Apr 2012, 23:33:51
                              Con un po' di ritardo mi unisco anch'io alla stimolante discussione che è sorta su questo ultimo numero del Topo, un numero molto controverso e anche molto interessante IMHO. Premetto che sono molto lusingato anch'io come molti di voi della menzione del nostro forum (pur essendone ancora un "novellino") da parte della direttrice e cercherò di "fare il bravo", anche se non sarà facile temo...  :)

                              Darkenblot. Il futuro è già qui - Ep.3, L'ora più buia (Casty/Pastrovicchio): iniziamo subito col botto! L'ultimo episodio di Darkenblot mi aveva lasciato un po' l'amaro in bocca, la conclusione mi sembrava troppo affrettata in rapporto a quanto si era sviluppato (e "ingarbugliato") nelle due puntate precedenti. Pur avendo sospettato fin dall'inizio che Macchia in realtà era il vicesindaco Quon avrei preferito che la rivelazione fosse stata fatta in forma di didascalia sullo sfondo del "colpo di stato" che si sarebbe poi svolto alla festa del cambio di nome (perdonatemi se non mi sono spiegato adeguatamente). Rileggendo però la storia nel suo complesso mi sono ricreduto: sono rimasto affascinato da dettagli che prima mi erano sfuggiti e alla fine credo proprio di poter dire che questa storia rimarrà ancora per molto tempo nei miei migliori ricordi fumettistici. Ancora una volta non ci sono parole per definire due Grandissimi del Topo made in Italy: la sceneggiatura del nostro Casty è spettacolare e i disegni di Pastro sono a dir poco magnifici! Posso dire solo questo: GRAZIE! Per finire questa mia mini-recensione vorrei citare l'ultima battuta di Topolino in "Darkenblot": "In fondo, siamo nel ventunesimo secolo e il futuro... Be', il futuro è già qui!"
                              Voto: 8,5

                              Zio Paperone e i tesori del Grande Blu - Il galeone vagabondo (Nigro/Tosolini): questa invece non mi è piaciuta granché... I temi sono triti e ritriti e il siparietto di Miss Paperett, benché simpatico, è assolutamente non pertinente col resto della narrazione. I disegni li trovo privi di spessore, soprattutto per quanto riguarda le figure dei due fratelli Shark (questo è un parere personale, non significa che non abbia rispetto per il lavoro altrui ovviamente :)). Un po' di originalità viene guadagnata sul finale che mi ha sorpreso piacevolmente ma leggendo storie come queste non si può fare a meno di tirare un grosso sospiro e pensare tristemente: "Cimino, perchè ci hai abbandonato?".
                              Voto: 6,5

                              Zapping!Dietro le quinte a Telequack! - Sorridi taccagno! (Gagnor/Perissinotto): breve molto simpatica, a mio parere la migliore di questa serie.
                              Voto: 7

                              Dinamite Bla irascibile celebrità (Mazzoleni/Gottardo): nonostante l'eccessiva lunghezza della premessa è una storia a tratti esilarante e per nulla noiosa, anzi! Lo charme televisivo di Fiuto Joe alla fine prevale sul carattere deciso di Dinamite: un'ottima trovata!
                              Voto: 7,5

                              Zio Paperone e la corsa al deposito (Savini/Barbaro): la migliore del numero dopo Darkenblot; i tradizionali nemici di Zio Paperone si sfidano tra di loro in una "corsa" contro il tempo piena di situazioni insieme comiche e ricche di suspence. Scenografia d'eccezione: il deposito. Ottima la trama e i disegni.
                              Voto: 7,5

                              Tirando le somme un numero assai gradevole!
                              Voto al Topo 2942: 7+
                              « Ultima modifica: Lunedì 16 Apr 2012, 23:35:56 da scalilario »

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                                Re: Topolino 2942
                                Risposta #44: Martedì 17 Apr 2012, 15:17:53
                                Ricordo che qualche mese fa, un utente soprannominò ironicamente la De Poli "perfida", può darsi che la direttrice abbia risposto allo stesso modo proprio per questo motivo.

                                Quell'utente ero io. Ovviamente deduco che poi non hai letto (e probabilmente neppure la De Poli se la tua teoria e' giusta), sullo stesso Topic, la risposta che diedi a Roberto Gagnor sul fatto che il mio Post era altamente ironico.
                                Di seguito rivendicavo il fatto che in tutti i post precedenti avevo sempre sostenuto la gestione De Poli, per cui pensavo che l'ironia fosse palese.
                                Evidentemente mi sbagliavo. Ma tant'e'.
                                Ho deciso da allora di ironizzare il meno possibile in rete, dato che e' probabilmente connaturato alla comunicazione telematica la difficolta' di dare una comprensibile "intonazione" ai post.
                                Conosciuto anche come : Velodromo Vigorelli

                                 

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