Numero gradevole, in linea di massima, ma certo qualitativamente inferiore rispetto al precedente.
Doubleduck- La macchina delle nuvole: arriva così l'ultima saga di Vitaliano (
/) incentrata sul personaggio ideato dall'autore anni fa, e in questi mesi ricomparso in modo piuttosto ricorrente. Ancora è bene aspettare per commentare nel complesso questo primo episodio, però già si notano le impronte caratteristiche dello sceneggiatore, vale a dire le frequenti battute di DD, che sono prevalenti in queste 30 pagine iniziali. Aspetto magari eccessivamente utilizzato, ma comunque positivo e sufficiente a rendere piacevole una storia insieme ad un pizzico d'azione, che spero si presenti più marcatamente dalla prossima settimana. Però non c'è male e promette uno sviluppo interessante, anche se il personaggio della giornalista, almeno per il momento, non lo trovo pienamente azzeccato, ma qui sto andando in contrasto con il mio parere precedente di esprimere minimi giudizi e, quindi, preferisco aspettare il termine della saga. Ottimi i disegni di De Lorenzi, che confermano le impressioni favorevoli delle recenti prove.
Paperino e il mago delle parole: una campagna per la riscoperta dei termini desueti accompagna quest'ottima storia di Gagnor che, dopo una vicenda poetica e toccante come quella che ci ha regalato nella scorsa uscita, torna con una trama apparentemente drammatica, dovuta alla fuga delle parole, ma che si rivela poi dominata per la stragrande maggioranza da gag e simpatici episodi, per non parlare dell'azzeccatissimo linguaggio del mago anche grazie all'interpretazione grafica di Perina, che si ispira al personaggio reale. Un po' frettolosa, forse, e che avrebbe tratto beneficio da un numero di pagine piu consistente, ma l'importante è che la morale resti ben chiara perché è fondamentale l'uso di termini specifici ed appropriati che, probabilmente, oggi si stanno dimenticando in modo allarmante. Trovo questa storia molto più gradevole rispetto a quella riguardante i cartelli stradali, anche per merito dei sempre appaganti disegni di Perina.
Topolino, Pluto e l'eredità spaziale: ecco l'immancabile nota dolente della settimana, con una trama fin troppo banale e surreale, senza un suo perché e priva di uno spunto che possa coinvolgere il lettore. Personalmente, ho fatto fatica a finirla, cosa che raramente mi succede, e se penso al numero di tavole che occupa, mi dispiace per altre storie che magari ne avrebbero meritate di più. Venerus che, quindi, continua ad alternare avventure divertenti ad altre poco allettanti, senza trovare costanza qualitativa. Se poi, ad illustrare, ci sono i disegni di Amendola, che proprio non apprezzo, difficilmente posso valutare positivamente questa storia.
Zapping- Dietro le quinte a Telequack (puntate 1/ 2): carine riempitive di Roberto, utili per farsi qualche risata e dimenticare la precedente trama, e sempre efficaci nell'assolvere al loro compito.
Zio Paperone e il tempo dei pirati: già vista ed abbastanza prevedibile, ma comunque scorrevole e gradevole nello svolgimento, con il classico
viaggio nel tempo a fare da contorno. Ambrosio sforna quindi una prova sufficiente, seppur inferiore rispetto a quella di alcune settimane fa, supportata da un D'Ippolito non al meglio e da una trama un po' troppo lineare.
Uscita da tenere in considerazione per Vitaliano e Gagnor, che non deludono (come al solito). Pensiamo alla prossima: seconda puntata di DD, attesa saga della Ziche e ritorno di Cimino con i preannunciati Bottari Diogenisti.