Forse è tutto in quella frase: per noi è il periodo della Muci il più infantile. Non c'erano cose come il ripescaggio delle parole, i temi erano più infantili, tanta censura, e il linguaggio rasoterra. Poi sono senzazioni e gusti personali...
Ecco, il buon Avvocato mi precede... io non riuscirò mai a capire come si possa considerare il nefando periodo Muci superiore e meno infantile dell'attuale gestione De Poli, quando IMHO (e non solo IMHO) è esattamente l'opposto.
La Muci mica è solo quella del "Questo Topolino è mio", mammagari fosse... la Muci è quella di Bruce, quella di PK Frittole per inseguire i "bambini svegli delle elementari", quella della grafica del giornale tutta sparata ed eccessivamente bambinesca, quella delle 7-8 storie a numero a scapito della qualità...
Il "Topo" anni '90 che mi piace ricordare è quello di Paolo Cavaglione, ma anche lì temo di essere poco obiettivo nel giudicare, considerando che erano gli anni in cui iniziavo a leggerlo.
Mentre l'attuale gestione... non sto a ripetermi, ho già detto in
questo articolo il mio pensiero al riguardo, focalizzato sulla scorsa annata.
Tornando a bomba sul numero di questa settimana, invece... lo trovo senza infamia e senza lode. Si attesta sulla media, e non mi lamento particolarmente considerando che l'attuale media è molto buona.
Le due brevi di Gagnor
Zapping! Dietro le Quinte a Telequack in realtà non sono nulla di che nella loro estrema brevità, ma lo sceneggiatore ha modo di rifarsi subito con
Paperino e il Mago delle Parole, disegnata da Perina. La storia non ha particolari motivi di interesse nella trama, che in effetti appare più un ben costruito pretesto per celebrare l'importanza e la bellezza delle parole. Nell'era degli sms, degli smile e delle contrazioni è bello che il "Topo" ritorni a sottolineare il valore dei termini della lingua italian, tanto bella quanto ricca di numerosi vocaboli. Spronare a "salvare" le parole e non fermarsi a quelle più comuni ("coso"
) ma cercare di volta in volta quelle più adatte, anche tra quelle meno comuni, per esprimere il mondo che ci circonda che nella soggettività di ognuno esiste in funzione di quanto si riesca a comunicarlo a noi stessi e agli altri.
Alessandro Perina dal canto suo si destreggia bene, con delle belle tavole, e la versione papera di Bergonzoni è visivamente accattivante.
Trovo molto buono anche il ritorno di DD con
DoubleDuck - La Macchina delle Nuvole (Vitaliano/De Lorenzi), che in questa prima puntata avvia una saga che pare avere il sapore delle classiche avventure di spionaggio. Le numerose battute sarcastiche a me non hanno dato fastidio, anzi l'effetto ironico aumenta proprio nelle prime tavole dove lo stesso Gizmo si indispettisce con Paperino, a fronte della raffica invincibile di sarcasmo!
La compagna di DD, poi, mi pare un personaggio sinceramente interessante, che probabilmente non sarà quello che sembra ma che intanto presta il fianco alla matita di De Lorenzi, che ci offre una gran bella papera.