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NEXT- Dracula è imperdibile; si vocifera di un Enna stranamente ironico, ma in ogni caso c'è da fidarsi di lui e del superlativo Celoni.  

Vado un attimo OT, ma... perchè stranamente? Enna ha sempre usato tanta e grande ironia di qualità nelle sue storie. Che poi noi lo ricordiamo giustamente anche per la liricità delle trame, è un altro discorso, ma l'autore è in effetti uno dei più abili a saper unire in modo armonioso temi profondi e grande ironia.

Quindi ritornerà Enna dopo circa 11 mesi di assenza. Speriamo che sia in forma come quando ci ha lasciati l'ultima volta, cioè con Paperino Paperotto e il grande sonno.

Vado un attimo OT, ma... perchè stranamente?

Meglio fare uno spoiler:

Ho letto su un altro topic che questa storia pare essere poco seria e molto ironica... vedremo!

Meglio fare uno spoiler:

Ho letto su un altro topic che questa storia pare essere poco seria e molto ironica... vedremo!

tutti speriamo questo...

Sinceramente preferisco sempre le storie serie a quelle ironiche, anche se si parla di Disney, e avere un Enna stile PKNA (il TOP tra tutte le pubblicazioni) non sarebbe male. ^^

Comunque in ogni caso le aspettative sono alte...

Il mio commento sul Topo 2944:

Paperinik e l'assistente impertinente: una buona storia di produzione italo-danese che risulta molto piacevole nella lettura anche grazie al fatto che non ci sono tavole in eccesso. Forse il modo in cui Paperinik scopre chi era veramente Scricciolo è già stato usato un po di volte ma comunque il livello della storia rimane abbastanza alto. Bellissimi i disegni di Freccero. Voto: 7,5.

Paperino e il disperso ritrovato: indubbiamente il pezzo forte del numero con il ritorno del grande Pezzin che imbastisce una trama bella, originale e anche educativa che lascia in oltre un alone di mistero. Molto azzeccata l'idea di mettere Leoni ai disegni. Voto:9.

Pillole di Pico-la mobilità sostenibile: una buona riempitiva con il ritorno di Lucci che era da un po assente sul Topo. Voto:6,5.

Papergerone e le guerre tuniche: dimenticandosi del fatto che la trama è ambientata nel 210 a.C. la storia è molto gradevole. Ma le invenzioni di Archimedion sono troppo avanzate. Ammesso che Archimede sia un geniaccio anche quando la storia è ambientata nel passato, di solito le sue invenzioni sono molto differenti da quelle che creerebbe nel presente. Quindi visto che le sue creazioni sono alla base della trama, secondo me la storia non può stare in piedi. Michelini mi era piaciuto molto di più nelle altre due storie che sono state pubblicate nel 2012, ma comunque è in risalita rispetto all'anno scorso. Del Conte in ottima forma. Dato che nonostante il contesto storico sbagliato, la lettura è scorrevole e i disegni molto belli il voto è comunque 7.

Topolino ricercato speciale: Topolino che finisce in carcere ingiustamente sa di già visto ma la trama non lascia a desiderare. Gatto bravo come al solito ma io trovo che sia molto più esperto nel disegnare i paperi nella quale è un maestro. Voto:7.

Numero decisamente molto più bello del precedente che secondo me merita anche le quattro stelle.

Topolino ricercato speciale:Gatto bravo come al solito ma io trovo che sia molto più esperto nel disegnare i paperi nella quale è un maestro.

in effetti in questa storia io non sono riuscito ad apprezzare come siano stati disegnati topolino, basettoni e manetta...

PAPERINIK E L'ASSISTENTE IMPERTINENTE
I coniugi McGreal imbastiscono una trama interessante in cui anche la più apparentemente innocente creatura può rivelarsi fatale. L'invidia e la gelosia per uno pseudo-coetaneo privilegiato portano QQQ ad inserirsi costruttivamente nel plot. Il cavazzaniano Freccero non disegna bene gli sguardi dei nipotini, sempre fissi e allucinati.

PAPERINO E IL DISPERSO RITROVATO
Torna Pezzin con una storia irrisolta (e tutto sommato non aver risposte per tutte le domande può essere un bene, soprattutto per un eventuale seguito che però ho l'impressione che non ci sarà). Le sorprese di Paperstain per le novità degli ultimi decenni sono un pò esagerate: nel 1930 c'erano già i fumetti a strisce, il cinema sonoro aveva un paio d'anni, in America si parlava di futuri progetti televisivi e le casalinghe americane usufruivano già di diversi elettrodomestici. Anche se europeo - visto il nome - il nostro papero professore doveva essere a conoscenza di queste cose. Divertenti le scene casalinghe alternate alle avventurose uscite esterne, disegnate ottimamente da Leoni. Spero che i due autori frequenteranno di più questi lidi impoveriti dalla loro assenza.

PAPERGERONE E LE GUERRE TUNICHE
Se a Cartagine fossero davvero vissuti Papergerone e Arkimedios
e a Roma Rickus Rockius e i RockoBassottus i destini della nostra storia sarebbero stati molto diversi. Molto belli e armoniosi i disegni di Del Conte anche se (a volte) permane il suo unico difetto: rendere troppo fissi gli sguardi dei protagonisti (con Freccero questa è la settimana dell'ipnotismo). Alla fine Michelini ironizza su un certo 'ponte'.

TOPOLINO RICERCATO SPECIALE
Dopo Gamba e Macchia Nera per Topolino la persona da cui è meglio guardarsi le spalle è il tenente Manetta che appena può approfitta della situazione per screditare il topo. L'estrema rettitudine di Basettoni produce azioni ridicole e comiche complice il tenente di prima. Il genio del Blot che sovrasta tutti (a parte Mickey) ha sempre un tallone d'Achille che rimette le cose a posto.
Bei disegni di Gatto per una storia di Panini tutto sommato godibile.

Ho letto su un altro topic che questa storia pare essere poco seria e molto ironica... vedremo!

Avevo capito che facevi riferimento a quello, ma io ribadivo appunto che Enna non è nuovo allo stile ironico nelle sue storie, che ha sempre usato sapientemente e con classe fondendolo alla perfezione, all'occorrenza, anche con temi più seri. Frammenti d'Autunno è sì una storia malinconica, ma contiene anche battute formidabili e situazioni divertenti

D'accordo, ma un conto è storia seria con elementi ironici (come tutte le sue più belle) e un conto è storia non seria.

Credo di avere capito che ci si orienti di più verso la seconda, ma spero di no.

Paperinik e l'assistente impertinente: La trama è banalotta anche se ben articolata, direi quasi che funge da contorno agli splendidi disegni di Freccero, con molta voglia di fare ma poco stimolato dalla storia, che non gli offre situazioni in cui può esprimersi al meglio. Da sottolineare a pag.25, vignetta in basso, una rara perla. Quando mai si vedono questi splendidi campi sul Topo? Ispirato, il nostro Freccero si ripete a pag.26, terza vignetta, la migliore del numero. Peccato per il poco spazio utilizzato (una singola vignetta) perché un'altra visuale così sperimentale (naturalmente è relativo al Topo) ce la sogneremo per lungo tempo. Se ne potrebbero elencare molte altre, ma mi limito soltanto alla seconda di pag.33, con un uso geniale del nero. L'unica pecca sono gli occhi dei paperi, un tantino troppo vacui.

Paperino e il disperso ritrovato: flemmatica e riflessiva, soprattutto riflessiva. Ottimo ritorno di un grande del fumetto (Pezzin) coadiuvato da un altro grande che si fa poco sentire (Leoni). Il finale aperto, che non si vede quasi mai, è davvero azzeccatissimo. In questi tempi, una storia così è un regalo. Il finale veloce, ciminiano ( ) ci porta magnificamente a quella situazione di incompiuto che sfocia nel farci ragionare sul messaggio della storia. Leoni alle matite non sbaglia, disegnando un buon numero di dettagli e regalandoci una vastissima gamma di espressioni. Se devo trovare il pelo nell'uovo forse il professore è troppo simile a un Pico con la testa gigante, ma magari è per donare l'aria proprio da professore.

Pillole di Pico - La mobilità sostenibile: Toh, questo è il numero dei ritorni. Lucci è assente da un bel po' e si vede con le proporzioni tra la testa dei paperi (piccola) e il resto del corpo; con gli sfondi però se la cava bene. Bella la quadrupla iniziale. Bosco ci racconta la storia con il solito mix di didattica e gags.

Papergerone e le guerre tuniche: La trama è in alcuni passaggi troppo rapida e poco chiara (esempio: perché a pag.111 i bassotti si ritirano anche se hanno le coperte?) ma la storia è divertente e scorre bene. I disegni mi sono piaciuti, soprattutto nella parte della tempesta di neve e nella prima tavola di pag.92; c'è un buon numero di dettagli.

Topolino ricercato speciale: Il lettore viene preso di controbalzo quando si vede svelato il piano all'inizio invece che nella parte finale della storia. Bello questo espediente, peccato però per lo svolgimento, già visto e abbastanza lento. I disegni di Gatto sono davvero adatti e ci viene regalata una splendida galleria di espressioni; anche le bolle di sapone sono rese bene.
Personalmente però, odio il Manetta senza sigaro. Mi sembra "nudo". Ah,  de gustibus...

Next: sono in estasi a guardare la perfezione della tavola di Celoni.

Una piccola nota: paperbook, faceduck... Questi nomi sono referenti al popolare social network facebook, non sarebbe meglio scegliere un nome unitario per indicare esso come si è fatto per internet che viene definito da tutti gli autori papernet?

A me è piaciuta abbastanza. Non è il Ponte di Messina o la gara a 40 karati, ma la ho trovata una storia piuttosto gradevole. E il messaggio finale (la tecnologia moderna offre tante meraviglie potenzialmente utilissime che però spesso sprechiamo per delle sciocchezze) lo trovo estremamente condivisibile

Quoto, fortissimamente quoto!

Anche se devo dire che leggere una storia di Pezzin disegnata da Leoni mi ha lasciata un po' spiazzata... Leoni l'ho conosciuto ed apprezzato grazie alle inedite su PM, Pezzin 'ho adorato soprattutto quando era in coppia con un altro Giorgio... Insomma, il mix tra i due è indubbiamente una cosa buona, però ho come l'impressione che manchi qualcosina...

Per quanto riguarda il resto dell'albo, l'unica storia che mi ha colpito più di tanto è stata Topolino ricercato speciale, che pur utilizzando espedienti triti e ritriti riesce a non annoiare, e anzi, a sembrare a tratti avvincente, proprio per la piega insolita che la trama prende.

Paperinik e l'assistente impertinente: La trama non è male, pur non brillando per originalità. Vari elementi sanno di già visto (quante volte i cattivi si sono lasciati sfuggire qualcosa?), il tutto però viene ben gestito e un enorme merito va ai suggestivi disegni di Freccero, che mostrano una Paperopoli, particolarmente curata nei dettagli, come una metropoli da supereroi. Anche i nemici non li ho visti male, in particolare Juggler.

Paperino e il disperso ritrovato: Torna Pezzin su Topolino, con una storia che presenta alcune caratteristiche tipiche dello stile dello sceneggiatore, ricordandoci inoltre come tutta la tecnologia attuale è da usare con criterio, senza nè esaltazioni, nè demonizzazioni. Non sarà un capolavoro, ma l'ho trovata gradevole. Alle matite un Leoni in piena forma, alla terza storia dal ritorno, se non vado errato.

Pillole di Pico - La mobilità sostenibile: Bosco sforna una nuova breve del ciclo delle Pillole di Pico, che si mantiene sugli standard della serie: divertente ed istruttiva. Lucci buono, ma IMHO sfigura in confronto agli altri del numero.

Papergerone e le guerre tuniche: Quoto Piccolobush, le avrei viste meglio come tre storie separate, in questo modo invece ogni nucleo narrativi si ritrova nell'incapacità di esprimersi al megli e di far sciogliere in modo più particolareggiato la questione. Del Conte dà un'ottima prova.

Topolino ricercato speciale: Inizio spiazzante per la conclusiva del numero. Ci viene presentato un Topolino nei guai con la legge, che si ritrova a dover infrangerla per scagionarsi, comportamento originale per il personaggio. Buona caratterizzazione anche per i membri del commissariato. Il piano di Macchia Nera però è sì interessante, ma l'attuazione mi è parsa un po' troppo semplice. Gatto offre una buona visualizzazione della storia.

non sarebbe meglio scegliere un nome unitario per indicare esso come si è fatto per internet che viene definito da tutti gli autori papernet?

o, a seconda delle storie, toponet, se è per questo :