Avete fatto delle osservazioni interessantissime, che meritano una risposta più approfondita. Mi scuso se qui si andrà un pò OT, ma mi obbligano qui le circostanze: se si vorrà continuare, credo sia meglio lasciar decidere all'amministratore del sito se sia il caso o si apra un thread a parte.
Dunque, passo prima a
Fa Gian, che conosco per i suoi ottimi lavori su Deviant.
E' ovvio che non giudico un libro dalla copertina,anzi, quella di Topolino con la puntata di Dracula era davvero bella! ^^ Oltre alla "Notte sul Monte Calvo", o la Strega di Biancaneve che hai citato, ci sono anche i Paperaddams, Casimiro il vampiro, Zambi lo zombi...si potrebbe continuare. Allora, perchè Dracula non mi convince? Perchè non mi sembra parodistico, ma comunque assai cupo, a differenza degli altri. Dracula è stato parodiato in passato nella Disney, ma qui si è voluto essere assai aderenti al testo originario, diventando una storia più "stokeriana" che "disneyana".
In particolare, nella Notte sul Monte Calvo (uno dei miei preferiti), se ci fosse solo il diavolo che si diverte sarebbe anomalo, ma è alla fine, quando compare il suono dell'Ave Maria, in cui il diavolo scompare spaventato e appaiono le prime luci dell'alba, che la scena di tregenda si trasforma in un ambiente di poetica speranza, rimanendo così nella linea disneyana.
Passo ora a
Piccolobush:
Rispetto la tua opinione, non c'è problema.
Riguardo ai bambini che rimangono turbati: qui sono d'accordo con te nel fatto che è necessario che nelle storie ci sia il lupo cattivo, l'orco, la strega e simili: le fiabe per me sono fondamentali per spiegare ai bambini com'è la vita vera, che non è tutta rose e fiori, come falsamente vogliono far credere i teletubbies. Ma c'è differenza tra un racconto fatto ad un bambino col lupo cattivo che alla fine viene ucciso e un racconto dai toni cupi e spettrali che rimangono anche quando Dracula sarà sconfitto: il senso di disagio del bambino rimarrà. E' giusto fargli vedere che esiste il male e il brutto, ma anche che esiste il bene e il bello, cose che non si vedono, o sono difficilmente visibili, in quella storia. Almeno, secondo me.
Passo alla fine a
Zangief:
Mi ricordo la Divina Commedia di Disney, o meglio l'Inferno di Topolino: anche lì ci sono situazioni difficili, che però sono state risolte senza mai far calcare la mano. Il "professore ambiguo" viene compreso solo da chi conosce il contesto, mentre chi non lo conosce non ci fa caso. Insomma, si risolve la situazione facendo una "doppia lettura". Il segreto è sempre non calcare la mano. E' facile calcare la mano in un contesto come la Commedia: il difficile è appunto non farlo, e gli autori dell'Inferno di Topolino hanno scelto la via difficile, riuscendoci in pieno.
Riguardo al bambino, vedi la risposta che ho dato a Piccolobush: posso aggiungere che c'è differenza tra apprensione - che il bambino può avere nel seguire il racconto del lupo cattivo - e inquietudine. Ma qui non si può avere una risposta definitiva: ho espresso un'opinione, non una formula matematica...diciamo che è uno stimolo per la discussione.
E, in ogni caso, rispetto la tua opinione. ^^