Il ritardo è sempre più perenne.
Topolino e l’aquila d’oro (Panaro/De Vita) due maestri di due generazioni diverse s’incontrano in una storia dal sapore interessante ma che viene a ritrovarsi lievemente banalotta. Nel senso che è una storia bellissima, interessante e tutte le qualità che gli si potrebbero attribuire ma il pre - finale è lievemente scontato. La parte finale, cioè le ultime vignette è geniale, con un colpo di scena da maestro degno di Panaro. Per il resto lo svolgimento è molto bello, la parte iniziale mi è parse ben realizzata, soprattutto l’introduzione, rendendo molto avvincente questa avventura pura, con tanti colpi di scena che culminano in un finale stupendo, geniale e divertentissimo. I disegni del Maestro De Vita sono stupendi, un tratto perfetto, esce dalla vignetta, straborda ma riesce a emozionare e coinvolgere visivamente in maniera stupenda. Incredibile cosa si può fare con forza di determinazione e bravure come lui. Il difetto tanto ribattuto è il cattivo sempre uguale, diciamo che se pubblica raramente questo tipo di storie riesce a essere meno evidente in questo difetto.
Paperino e i colori scomparsi (C. & P. McGreal/Cavazzano) questa la “Dalla Danimarca con furore” è ottima, divertente e molto coinvolgente. I fratelli Mc riescono a cucire una storia molto interessante con degli ottimi spunti e una costruzione avvincente, che riesce a dare tensione e a essere molto convincente e completa come sceneggiatura, non ci sono i buchi abissali di certe storie uscita qualche tempo fa. L’idea è molto originale e la costruzione della storia è ottima, i dialoghi sono buoni e la storia riesce a dare onore ai disegni di Cavazzano. Dei disegni davvero da rimanerci per ore, bellissimi, dinamici, costruzione della tavole perfetta, chine (di Zemolin probabilmente) ottime e tutto quello che si potrebbe dire su questi disegni, per definirli non se esiste una parola. Oltre ai disegni bisogna fare i complimenti anche ai coloristi che riescono a dargli la stessa bellezza senza rovinarli, anzi arricchendoli. Insomma, dopo un’ottima partenza si prosegue nel meglio.
Pippo On Line: Affari di famiglia (Salati/Intini) dopo la mazzata di brevi dei numeri scorsi, finalmente questa rimane l’unica del tipo. Una storiella carine, molto bella e divertente, forse la migliore del ciclo. La battuta finale è ottima e anche le varie divergenze sono molto divertenti. La morale nascosta è naturalmente di non farsi pregiudizi sulla gente, perché essa potrebbe farti delle sorprese. I disegni di Intini sono ottimi e rappresenta sempre un autore di punta della comicità nel cast disneyano con il suo tratto comico allo stato puro, adatto solo a questo tipo di storie però.
Paperinik e l’enigma delle nebbie (Panaro/Gula) l’instancabile Carlo ci regala un’altra storia nello stesso numero ed è abbastanza simile al commento precedente quello che sto per fare. La storia è molto bella, ben costruita, i due tempi ci stanno tutti. La storia è molto ricca e piena di tensione, con momenti tesissime e una trama ottima. Fino a pag.143 è perfetta e dopo lo continua con il ritorno di un personaggio che lascia riposare i Bassotti e Amelia e che incuta molta paura in quanto è uno scienziato pazzo che non si fa molti scrupoli nel far fuori i nemici (sto parlando per stereotipi). La storia è molto bella e riesce a essere avvincente fino alla fine, senza sbagliare un dialogo. A corredarla ci sono degli splendidi disegni di Ettore Gula che rendono questa storia la degna chiusura di un ottimo numero. Bellissimi gli occhi, che riesce a rendere benissimo con quei tratti di pennino, un po’peggio nei becchi ma neanche tanto male. Ultimo appunto, ci sono molte citazioni di situazioni e scene tipiche dei telefilm/film gialli vecchio stampo per dare un senso di giallo maggiore.
Un numero ottimo, tra i migliori dell’ultimo periodo (che sono ben difficili da battere).