Altro numero che, insomma, ha delle storie che, almeno a me, hanno dato soddisfazione nel leggerle.
Paperino e il mistero euro calcistico (Panaro/Perina) quando si parla di un autore versatile, Carlo riesce a rendere ottime qualsiasi genere. Le storia calcistiche mi sono sempre piaciute (come mi piacciono tutti i generi purché fatti bene) e in questo caso c’è da spanciarsi. Gag, divertimento e tutte cose così sono quelle che permeano questa storia. Il divertimento è assicurato, da Giovinco in seggiolone alla punizione di Pirlo della prima tavola (che abbia previsto Italia – Croazia? Che altre previsioni hai, Carlo!
). Una storia per ridere naturalmente, che non pretende neanche troppo in fatto di avventura per un mistero che viene risolto in poche pagine. L’obiettivo è far ridere, e ci riesce in pieno. Grazie anche alle splendide caricature di Perina, che riesca a fare parodie dei giocatori della nazionale in ottimo stile, paperizzandoli splendidamente. Anche il resto è ottimo, e ve lo dice un non-cultore di Alessandro.
Topolino e l’anatema ridanciano (Casty/Mazzarello) una simpatica storiella di Andrea Castellan che lascia, per il momento spero, le grandi saghe e la fantascienza per dedicarsi a una storia familiare, molto divertente e con un utilizzo dei personaggi ottimo. La comicità regna sovrana per questo inizio di numero. Fantastico l’uso di Topesio, o come si chiama, che si presenta come il solito amico antipatico, nel pieno della tradizione gottfredsionana. Peccato che la trama e le gag non siano questa assoluta novità geniale. Questo la rende una storia che certo non guadagna posti nell’Olimpo delle migliori storie di Casty. I disegni di Mazzarello non danno il massimo lustro alla storia, ma quella lieve deformazione e la comicità espressiva che sprigionano sono perfette per questa storia. Anche questa storia è da leggersi se si vogliono passare dieci minuti di risate me per il resto è abbastanza visto e rivisto nell’altro mondo disneyano, quello dei paperi.
Pippo On Line: Vacanze solitarie (Salati/Intini) la più nerd del ciclo. Divertente ma niente di che, svolge il suo ruolo di riempitiva bene e ci aggiunge una riunione di famiglia che ha fatto felici gli sboro…. Ehm, sapienti del forum.
(solo chi è emiliano può capire cosa significa quella parola). Trama divertente e godibile e disegni di Intini che più adatti a questo genere di storie non ce ne sono.
Paperinik e l’altro Paperino (Salati/Mazzon) e, a sorpresa, la migliore del numero è proprio questa storia. Coinvolgente, ben costruita, senza buchi, originale, e ricca di emozioni. Era da un po’ che non leggevo storie così su Topolino. Bellissima, toccante e con una sceneggiatura da vero maestro. Compimenti a Giorgio Salati che è riuscito a fare una doppia prova ottima. La trama poi non esagera neanche nel andare nello fantascientifico, sfiorando il tema delle invenzioni per andare più sulla commedia. Difficile aggiungere altro se non che va a mettersi nella top ten annuale delle storie migliori dell’anno. I disegni di Mazzon non sono proprio super ma nonostante tutto non deludono, espressivi, dettagliati e il movimento non manca. Sembra quasi il tentativo, non completamente riuscito, di cercare una strada alternativa a quella di forte stampo gattiano. Da leggere.
Fa venire l'acquolina il prologo della storia olimpica.
Un numero divertente nella prima parte e fantastico nell’ultima storia.