Papersera.net

Carissimo Dippy,
leggere commenti "di testa e di cuore" come il tuo ci fa ringraziare di aver scelto questo lavoro

E, per quanto riguarda il nome dell'agenzia, hai perfettamente ragione: Topolino in sceneggiatura rispondeva "GARAMANTES VOYAGES" (i Garamanti sono i mitici antenati dei touareg), ma la cosa non deve aver convinto chi ha revisionato i testi e ce lo siamo trovato cambiato in stampa (è una cosa che capita, non di rado).

Grazie a chi ha voluto seguirci anche in questa avventura!

Stefano e Teresa, alias the Bigturks

come mai è stato cambiato?

Io ho grande stima dei Bigturks, ma non mi sono mai annoverato nelle schiere di chi si strappa i capelli. Stavolta mi inchino dinanzi a Stefano: la resa grafica del "Grande Mare di Sabbia" è mozzafiato. La colorazione è al di sopra di ogni standard e fa buona parte del lavoro, ma anche il disegno puro è ispirato, con (tra le altre cose) un Topolino adorabile. E mi tolgo il cappello anche dinanzi a Teresa: non mi piacciono le storie ambientate in epoche non canoniche, eppure questa avventura è suggestiva. E il Pippo che hai tratteggiato è magnifico, perfetto.
L'unica cosa sopra le righe sono i troppi nomi assurdi di luoghi o persone: peccato veniale

Visto che sto, rimango con il capo chino anche per il maestro Panaro, con una delle sue migliori prove degli ultimi anni. Una bella avventura d'altri tempi, per qualche ovvio motivo mi ha ricordato il Barks precedente a Zio Paperone. Ho storto il naso solo per l'idea della (pur tenera) balenottera, ma - come sopra - non si può avere tutto.
Del resto anche Freccero è in forma smagliante, sfigura solo in confronto alla prova di Turconi.

Io mi unisco all'elogio di Dippy.
Innanzitutto resto sempre più affascinata dal modo in cui Teresa Radice e Stefano Turconi caratterizzano Topolino e Minni, per non parlare di quel discorso a parte che è Pippo, il mio personaggio preferito nell'universo dei topi e che spesso viene utilizzato in modo un po' troppo svampito e/o defilato.
Dalle storie di questa bravissima coppia mi sembra di vedere emergere - a mio parere - un po' dei loro gusti personali: i libri, l'avventura, i vecchi film, viaggiare. E questa è una cosa che apprezzo tantissimo, perché lascia davvero delle belle suggestioni.
Eppoi, cosa non da poco, sono sempre stata una fan del tratto di Stefano Turconi, sin dalla prima storia (e ammetto che l'ho copiato spesso e volentieri)!
 

Due settimane fa, dopo aver letto la storia di Teresa e Stefano, l'impressione che ho avuto è stata di una storia molto bella, però con qualche (seppur piccola) nota stonata, tipo, ad esempio, il rapporto tra Minni e Macchia Nera che sembra troppo forzato; il fascino di Macchia non si discute, ma egli rimane pur sempre il nemico giurato del suo fidanzato... il fatto che lei lo trattasse davvero come l'innocuo e simpatico vicino di casa mi ha fatto un po' storcere il naso, lo ammetto.

Ma oggi, davvero, mi sono trovata davanti una storia che non esito a definire stupenda. Sotto ogni aspetto, dalla trama ai disegni.
I personaggi di Minni e Topolino sono riuscitissimi, così come quello di Pippo e, come dice Dippy Dawg, alla fine resta davvero qualcosa dentro.
I disegni di Stefano, poi, sono perfetti, vista l'ambientazione. Negli scenari "moderni" non mi convincono troppo, ma qui sono veramente il top.

Tanto di cappello, davvero!
E continuate così.

Angolo della Posta "Chiedilo al Topo"

Gaetano da Brescia deve avere degli amici a Paperopoli perché ha saputo che ai Bassotti è stata rubata la roulotte. La terribile banda gli chiede se ha un camper da prestargli. Attendiamo risposta.

Davide da Alessandria sarà rimasto deluso quando, dopo aver fatto le più svariate ipotesi su come gli alieni fanno i cerchi nel grano (robot cingolanti? lame rotanti? potenti campi magnetici?), avrà letto la risposta che Paperoga gli dà in questo n.2907: 'Basta un compasso!'

Deluso e arrabbiato sicuramente Kevin di Imperia il quale, scrivendo nientemeno che ad Archimede Pitagorico sul perché della pendenza della Torre di Pisa, tutto si sarebbe aspettato come risposta meno che...'E' solo un po' stanca...'

Scioccata Chiara di Milano che alla domanda sul perchè dei troppi programmi di cucina in TV, si sente rispondere da Topolino che farebbe meglio a interessarsi agli altri elettrodomestici, dal ferro da stiro che sbuffa perché è stufo di stirarle le camicie all'aspirapolvere allergico agli acari (poverino!) fino al telefono che la povera Chiara renderà felice se (cosiglio di Mickey) gli parlerà.

Alla prossima! (forse...)

Angolo della Posta "Chiedilo al Topo"

Ma che senso ha riportare sul topic i messaggi della posta di ogni numero?
Mi sono persa qualcosa?

Ma che senso ha riportare sul topic i messaggi della posta di ogni numero?
Mi sono persa qualcosa?

E' un simpatico (e un po' ripetitivo, ma non dipende da me) siparietto. Daltronde mi sono autoproclamato commentatore ufficiale di questa rubrica che all'inizio criticavo aspramente e adesso guardo con occhio più benevolo (anche se spero, cioè mi illudo, che si possa 'ziopaperonizzare', almeno un po').
Ma se i responsabili del Forum non la trovassero idonea al topic, sarò costretto (ahimé) a chiuderla.

topolino e il grande mare di sabbia una storia bellissima con uno stile dei disegni che non vedevo da parecchio (rivaleggia con quelli della storia vista da topolino, non ricordo il/i disegnatore/i) rovinata da un finale troppo scontato.. e dal personaggio di jambedebois anonimo e troppo in secondo piano... da questo punto di vista si poteva fare di più

Il mio commento sul numero 2907:

Topolino e il Grande Mare di Sabbia: una storia che caratterizza questo numero, sia per l'ambientazione strana, sia per l'effetto sorpresa che si rivela fondamentale.. Ho trovato un Pippo mai così ispirato poeta, che con il suo classico modello ha solo in comune l'abitudine di dire yuk.. Topolino è l'eroe, lo scrittore che conosce ogni angolo del deserto e che alla fine è la più bella novità di questa storia.... Bel lavoro di Stefano e Teresa...

Paperino e l'Elmo degli Dei: grande storia di Carlo in due parti, per me la migliore del numero... Una collocazione geografica e storica molto affascinante che ha a che fare con i mitici vichinghi... Un tesoro segreto che viene trovato dai nostri eroi e dal professore plurilaureato che è in realtà un criminale..bella soprattutto l'immagine continua di pagina 92 con il duello spada-badile..  Il coniglio agente segreto: trama ben congegnata e anche qui è stupefacente l'effetto sorpresa...

Paperino Ficcanaso per (un) Caso : un'altra storia straniera che questa volta delude un po'... Paperino è un investigatore che incredibilmente risolve involontariamente un sacco di casi... questa trama sembra proprio un giallo della serie "sherlock holmes", dove ci sono anche delle domande per il lettore.... Insomma, questa storia è stata per me una grande confusione, che solo un detective avrebbe risolto al primo colpo....

Paperino, Paperoga e la Migliore delle Scuse: Fausto si inventa un episodio dove Paperoga prende il posto del "combinaguai" che era di Paperino.... Invece, Paperino è la povera vittima inconsapevole di ciò che gli accadde, sembra il più sfortunato al mondo.... Tutti gli abitanti di Paperopoli credono subito alle bazzecole di Paperoga, ma alla fine tutto si risolve con l'effetto vendetta, è un peccato che sia finita con quella vignetta, il seguito sarebbe stato più movimentato... In conclusione è stata una storia molto imprevedibile per tutti gli eventi che ha causato Paperoga...

Paperino e l'Elmo degli Dei: un'altra storia sopra la media e con personaggi piuttosto originali, come il coniglio umanizzato e il professore, un gufo se non sbaglio..

Non direi originali, direi piuttosto che i personaggi delle altre storie sono molto banali, cioè quasi sempre dei cani (?) molto antropomorfi con diverse caratteristiche che li rendono decisamente troppo simili a noi. Mi piacerebbe Gottfredson anche solo per la sua vasta varietà di animali umanizzati

Che gioiellino 'Il grande mare di sabbia'! Partorito dalla feconda coppia Radice-Turconi. Bella l'ambientazione primo Novecento anche se credo che la storia si sarebbe potuta svolgere benissimo  ai giorni nostri. Dialoghi brillanti e colori pastello per Mickey, Minni, Pippo e Gamba.

Carina e vivacemente colorata 'L'elmo degli dei'. Da notare un gufetto occhialuto i cui eccessivi studi hanno dato alla testa, un coniglio antropomorfo (una rarità!) agente dell'E.S.S.S., un simpatico balenottero (per i lettori più piccini) e un'intera pagina (la 92) spettacolarmente dedicata al duello Donald Duck-Oleg Berg!

Nella 'danese' (sempre buona, come la famosa dolce rondella) Paperino riesce, suo malgrado, a risolvere vari casi paralleli dopo aver preso il diploma per corrispondenza di investigatore (farà concorrenza a Topolino?)

Infine, in 'La migliore delle scuse', Paperoga riesce a superare se stesso nel mettere in difficoltà Paperino (che incontra Woody Allen!).

2907 più che buono. E a Ferragosto ci sarà Massimo De Vita!

La storia d'apertura merita una standing ovation (e avrebbe meritato anche la copertina). La coppia d'autori è totalmente a suo agio con la banda dei topi e dimostra un'enorme sensibilità nell'uso del personaggio di Pippo, non solo stralunato ma anche poeta e filosofo. Su questa storia avete già praticamente detto tutto: splendidi colori, atmosfera giusta, personaggi in forma smagliante. Mi permetto di aggiungere una nota a margine volta a sottolineare una volta di più lo splendido lavoro di Teresa Radice e Stefano Turconi: dalla loro intervista presenta sul sito, si evince che la coppia non solo ha viaggiato nei luoghi del racconto, ma che si è documentata sulle usanze e sulle credenze dei popoli del deserto (uno per tutti il the) e che ha voluto (intuizione geniale) rendere "reale" il più posibile la storia inserendo questi elementi nel racconto. Penso che questa sapiente unione di realtà e fantasia sia l'elemento (insieme all'umorismo che nelle storie della magnifica coppia d'autori non manca mai), che ha reso famoso e apprezzato quasi universalmente nel mondo degli appassionati di fumetti, Don Rosa. E' veramente un piacere vedere degli autori italiani che scrivono delle storie inventate di sana pianta ma che potrebbero benissimo essere accadute realmente.
Ps: i miei sospetti sulla vera identità di Trevor Traveller questa volta erano decisamente orientati sul personaggio sbagliato.

La storia di Carlo Panaro della settimana scorsa non mi è affatto piaciuta e questa per i frequentatori di questo forum non è una novità. Questa settimana invece ho trovato che la sua L'elmo degli dei fosse avvincente, piena di suspance (questa volta sì) e molto in stile Barks. Anche questa volta non è un giallo, eppure il finale riesce a sorprendere molto più di storie dedicate alla caccia di un colpevole. Bella davvero!

Molto carina anche la storia di Fausto Vitaliano. Alcune battute veramente azzeccate.

La scorsa settimana ho difeso le storie olandesi che trovo troppo spesso mal giudicate semplicemente perchè ree di essere prodotte all'estero. Questa volta però non posso dare torto a chi giudica la storia brutta. Egnigmi e depistaggi finiscono col togliere molto senso alla storia e il primo caso di cui Paperino decide di occuparsi (citando uno dei film più famosi di Humphrey Bogart) diventa un insignificante pretesto. Storpiando le strofe di una celebre canzone di Vasco Rossi "vorrei trovare un senso a questa storia anche se questa storia un senso non ce l'ha".

per una volta i danesi si incamminano su un terreno poco utilizzato, quello dei giochi all'interno delle storie (quanto mi mancano le storie a bivi... *sospiro* ), ci riescono seppur parzialmente, inizia con qualcosa di epico, una parodia del falcone maltese, ma non viene minimamente sfruttata... si passa invece a qualcosa di estremamente banale, un audace colpo della solita banda di ladri ideato con più astuzia del solito, sventato per "caso" da un paperino investigatore troppo borioso e antipatico (nella peggiore delle tradizioni danesi) da accorgersi dei madornali errori sottolineati dai miniquiz all'interno della storia; insomma un miglioramento c'è stato ma la scuola danese continua a  essere una catapecchia che cade a pezzi se confrontata con la celebre università italiana che in questo numero ha veramente dato il meglio di se. I disegni di andersen continuano a sembrarmi pessimi...