La storia delle Olimpiadi e' simpatica e dinamica (forse per sviluppare meglio il plot qualche tavola in piu' non avrebbe guastato), e topi e paperi insieme fa sempre piacere vederli.
Ricordo la prima volta che li vidi insieme tanti anni fa (credo nella "Paperopoli liberata"), non riuscivo quasi a crederci.
La vicenda offre un ottimo spunto a Gagnor per introdurre (ovviamente in maniera Disney-correct) tematiche inconsuete per il Topo (in questo episodio l'URSS, nel prossimo presumo il nazismo.
Se non sbaglio e' dai tempi di "Topolino nella seconda guerra Mondiale" che i nazi non appaiono esplicitamente in fumetti Disney, correggetemi se sbaglio). Non criticherei poi cosi tanto Mazzarello, il suo stile puo' piacere o non piacere, comunque realizza tavole piuttosto dettagliate e complesse (qualcuno potrebbe contare quanti singoli personaggi disegna in questa storia ? Solo a pag. 21, per esempio appaiono 22 figure) dando sempre l'impressione di avere padronanza del mestiere (che, d'altronde, e' il suo mestiere); come si dice a Monza "Insci aveghen" (averne di cosi !)
Essendo anche lettore di Martin Mystere "Indiana Pipps e la scimitarra di Gengis Khan" mi sa' di minestra strariscaldata. Sono d'accordo con hendrik che la storia poteva essere molto meno lunga, e che l'idea di far entrare Indiana Pipps a far parte di una specie di "Altrove" disneyiana, sia, in linea di massima, un snaturamento del personaggio.
Invece spezzo una lancia per "Street Soccer Squad".
E', ovviamente, una storia diretta ad un pubblico pre-adolescenziale (come Malachia evidenzia e' una storia internazionale, dove spesso il target e' quello), pero' e' ben scritta (le caratterizzazioni dei personaggi per quanto veloci funzionano) e ben disegnata/colorata. Prendendola per quella che e', e' piacevole e divertente da leggere. Onestamente l'ho preferita a Indiana Pipps.
Non male, IMHO; anche l'inconsueta coppia Paperoga/Gastone (anche se con un Paperoga un po' troppo razionale), Figus architetta un soggetto (bello l'omaggio al Maestro Cimino) che funziona e Panaro (che ha un tratto un po' spoglio ma comunque preciso) lo illustra a dovere.
Comunque, nel complesso, un numero sufficiente.