Poco da dire su questo numero, ergo sarò (incredibilmente) breve.
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Zio Paperone e la Piuma di Dudu sono storie che mi hanno preso veramente poco: entrambe vessate da disegni improbabili e per nulla attirevoli, se la prima alla fine non punta ad essere nulla più di una riempitiva la seconda ambirebbe a qualcosa di più, riuscendo però solo ad essere un crogiuolo di cose già viste in mille salse.
Street Soccer Squad - Un Mistero da Campioni ha dei disegni meravigliosi, applausi veri a Fabio Pochet. Peccato che non siano a supporto di una storia valida, ma solo di una trama che ricorda troppo da vicino il cartone animato della
Compagnia dei Celestini e che risolve tutto troppo in fretta e fuffa.
Londra 2012, Caccia all'Oro - Il Salto di Jesse è una storia che mi ha molto colpito! In attesa di leggere la prima puntata, questo secondo capitolo mi pare riesca ad affrontare in modo ottimo tematiche forti e scottanti, ma Gagnor riesce a operare un buon bilanciamento tra la gravità dei temi trattati (il nazismo, il razzismo, la discriminazione, una Storia che è bene non dimenticare per cercare di imparare da essa) e il tatto che lo sceneggiatore sa usare. I "perché" reiterati di Pippo di fronte all'assurdità nazista sono qualcosa di veramente forte, un pugno in pancia grazie all'innocenza del personaggio.
Peccato che una storia così sia affidata a Mazzarello, che possiede quello stile tutto suo che rende i personaggi... diciamo stravaganti.
Infine, il motivo dell'acquisto di questo "Topo": la storia di Casty e del Pastro. Anche qui poco da dire,
Topolino e i Segreti dell'Area 52 è una buona storia, siamo ad un livello intermedio tra il divertissement urbano e psicologico dell' Anatema Ridanciano e l'epicità dei kolossal castyani, e vediamo Mickey insieme a Pippo indagare su quella che sembra essere senza ombra di dubbio una cospirazione aliena! Al solito, Casty tratteggia un Pippo dalla personalità calzante, ma anche il Topolino che recita in questa avventure mi sembra fedele all'essenza del personaggio: curioso, pronto a ricredersi sulle sue convinzioni e pronto a dare credito alle parole del suo migliore amico, per quanto non sempre siano immediate. Che tutto questo porti a una magra per il Topo poco male, perlomeno non lo ricorderemo sempre come il solito perfettino
Il Pastro riconferma la sua bravura e il suo feeling con le sceneggiature di Casty, del cui stile grafico mi pare sia anche influenzato osservando le fisionomie dei personaggi secondari della storia, che mi ricordano molto quelle dei disegni del Castellan.
Insomma, un numero che ha molte pecche, ma che comunque i suoi 2 euro e spicci li vale grazie all'apertura e alla chiusura, entrambe di qualità per aspetti e ambiti diversi.