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Topolino e il congegno di Zweistein: non sò se è un caso, ma il personaggio di Irina assomiglia graficamente a un altro personaggio femminile apparso nella storia "Indiana Pipps e la fonte della bellezza",disegnata sempre da De Vita

Essendo del 1993 penso che De Vita potrebbe aver rielaborato il personaggio su modello di quello usato 19 anni fa in modo inconscio. Trovo difficile che sia un'autocitazione, ma solo lui può saperlo.

La storia comunque è intricata al punto giusto, bella e con una morale saggia e non pesante, in perfetto stile castyano. Come Mida, tutto quello che Casty tocca diventa oro

Dove osano le papere: Tutta questa serie mi sembra  stiracchiata, con personaggi poco credibili: sostituisci Nonna Papera, Paperina, Brigitta, Miss Paperett con delle papere qualunque e non cambi nulla della storia. I personaggi non sono riconoscibili (secondo me)

Io invece penso che anche questo sia uno dei punti di forza di questa serie. L'ordinarietà che non ti aspetti da queste papere, ognuna unica nel suo genere, mi fa immaginare una di loro ed è molto avvincente vederle all'azione con problemi di ogni giorno come la spazzatura. Poi ognuna si è trovata il lavoro più adatto a lei, è normale che la loro convivenza faccia un effetto strano... :

Lol, il numero della copertina bruttona. Devo dire, però, che con il tempo ci si abitua e l'effetto orrorifico svanisce.
A parte questo, l'albo offre una cinquina di storie piuttosto composita: Paperino re dei tornado (Shaw-Shaw/Pujadas) è una classica storiella danese, surreale quanto basta, illustrata da quel Antoni Bancells Pujadas che, negli ultimi tempi, pare avere l'esclusiva della pubblicazione sul Topo. Paperino e il fantastico rimedio ecoplastico (Pesce/Migheli) parte invece da uno spunto assai valido, sviluppato, però, affatto bene. Rimangono la quarta puntata de Dove osano le papere (Bosco/Ziche), che inizia a tirare le fila della vicenda in vista del finale, una breve di Panini/Amendola, leggibile ma nulla più, e il piatto forte del numero

Topolino e il congegno di Zweistein (Casty/De Vita)
Ci era stata anticipata anni fa in un'intervista a Casty sotto forma di storyboard ed, infine, eccola qua. Farebbe piacere che anche un'altra storia nominata in quell'occasione, la versione originale de Topolino e il duplicatrone, potesse finalmente essere pubblicata, ma per adesso accontentiamoci di questo piccolo evento. La cosa che più sorprende di questa storia è che non sembra assolutamente essere datata, per via dell'uso di Castellan di alternare grandi saghe a storie autoconclusive che possono essere lette anche a distanza di anni senza entrare in contraddizione con quanto costruito nelle altre avventure. Insomma, un Casty sempreverde. La vicenda in sè per sè rientra nel filone giallo, quello gestito appunto da De Vita, che in passato seppe regalarci perle come La macchina dell'oblio o L'uomo ingannatempo; l'elemento spionistico, poi, permette di mettere in scena doppi e tripligiochi con cui l'autore gioca con il lettore, depistandolo quanto basta per architettare il colpo di scena finale. Ecco, proprio il finale dà soddisfazione, mostrando come tutto ciò visto all'inizio sia riconducibile al giallo topolinesco, presentando la storia come un meccanismo perfettamente oliato, in cui, nonostante qualche faciloneria (come quella della fidanzata), tutto va al posto giusto.
Ma adesso ci si mette in attesa della tanto agognata Saga di Atomino, già annunciata per quest'anno da quell'epico trailer su YouTube.

Topolino e il congegno di Zweinstein: In questa storia il tratto del Maestro è più castiano che mai, sia per i personaggi secondari sia per alcune espressioni di Topolino. Ma non è per questo un male; e nonostante il ritorno a un taglio più classico delle vignette, i suoi disegni hanno personalità ed onestamente non trovo nulla di fuori posto. De Vita resta sempre De Vita.
La trama è piacevolmente più intricata del solito, e presenta addirittura un personaggio ambiguo (Chewing Man)! Poveri BSDE! Scherzi a parte, mi gusta parecchio ed è molto avvincente. Un altro dei masterpieces di Casty.

Dove osano le papere: continua questa saga strampalata (nel senso buono), molto buona, ma solo mi sa un po' di minestrone, con 4 sottotrame gestite alla volta. Ziche ottima.

Commessi paperi: fai da te: Continua il carico di filler sconclusionate e noiose di Panini. Amendola ravviva un po' la vicenda. Per fortuna dura poco.

Paperino e il fantastico rimedio ecoplastico: 30 tavole+storia ecologica+Pesce+Migheli stenderebbe chiunque. Dopo 10 pagine già non ce la facevo più.

Paperino re dei tornado: Di certo non si può dire che non sia originale, e questo è un punto a suo favore. Tralasciando il fatto che la trama sia praticamente insipida, è una storia nella media del Topo italiano, in barba ai pregiudizi sulle straniere.

ho letto oggi la storia di casty, ottima. si incastra tutto alla perfezione .

Finalmente ho letto tutto il Topo settimanale e posso recensirlo anchio...

Come prevedibile il numero si divide in due parti di cui la prima potrebbe fare nettamente a meno dell'altra.

Prima parte: voto 9

Topolino e il congegno di Zweinstein: voto 8,5 Veramente una bella storia, avvincente e ben "congegnata" ( ) , per nulla scontata, e del resto come potrebbe esserlo una storia così piena di voltafaccia e colpi di scena? Non mancano inoltre le trovate comiche: "Colpa di questo volantino, solo uno stupido ci poteva cascare" . L'unica cosa che non mi convince è il finale, decisamente troppo facilone e probabilmente mi aspettavo qualcosa di più dal congegno stesso. I favolosi disegni di De Vita (anche io ho notato la sua evidentissima Castizzazione) rendono ancora più bella una storia che ha già qualcosa di poetico.

Dove osano le papere: voto 9 . Questa serie che mi piace sempre di più è veramente bella e trascinante, sembra quasi che ti trasporti con se a vivere le sempre meno normali avventure cittadine delle 4 papere lì con loro a Mananathran. Tutto condito dall'umorismo di Marco Bosco e dai (come al solito) grandi disegni di Silvia Ziche.

Parte seconda: voto 3


Commessi paperi: fai da te: voto 4 E qua cominciano le note dolenti del numero, storiellina già vista e stravista che nulla ha di divertente (e pensare che qualcuno ha definito Panini un futuro maestro sceneggiatore ). I disegni poi sembrano usciti dal legno in cui è impossibile fare una linea curva decente .


Paperino e il fantastico rimedio ecoplastico: voto 3,5
 30 tavole+storia ecologica+Pesce+Migheli stenderebbe chiunque. Dopo 10 pagine già non ce la facevo più.
Straquoto quanto detto da Romino Cidolfo, inutile stare qui a discutere degli orrendi disegni della Migheli e della trama (non si capisce perchè una volta scoperto il guaio tutti se la prendano con Paperino invece di cercare un rimedio, ma ormai penso che sia un clichè).

Paperino re dei tornado: voto 4. Anche questa storia che sa di zuppa riscaldata (una classica in cui Paperino lotta con un suo rivale e finisce male). Alla fine però è leggibile ma gli abbasso il voto per quell'obbrobbrio di Pujadas.

se proprio dobbiano trovare una forzatura nella storia di Casty secondo me è il sistema con cui i l.o.r.o. hanno fatto incontrare topolino e il professore,pensare che entrambi decidano di seguire il volantino publicitario e per di più nello stesso momento è un po un azzardo,ci vuole una botta di fondoschiena clamoroso  

Letta anch'io la nuova storia di Casty, Topolino e il congegno di Zweistein, e apprezzata. Casty negli ultimi anni ci ha regalato ben altro, ma ho apprezzato questo giallo ben realizzato, che mischia indagini classiche con un impianto sicuramente più raffinato, anche grazie a spionaggio e controspionaggio che, quando sembra arrivi a vette di assurdità per i doppi giochi che si succedono, dimostra come Casty sia in grado di non prendersi troppo sul serio e di scherzare sull'impianto stesso su cui ha basto l'avventura.
Bello vedere una storia in cui Topolino non ha bisogno della spalla, sia essa il classico Pippo piuttosto che Gancetto, Eta Beta o Minni: se la cava da solo, e in tutte le 30 e passa tavole interagisce solo con personaggi creati ad hoc per l'avventura.
Un bel Mickey genuino, in una storia che ricorda molto quei bei gialli con cui nel 2004-2005 l'autore aveva mosso i primi passi nell'universo Disney. A tale atmosfera contribuiscono i disegni di Massimo De Vita, che ci regala gran belle tavole, dove dinamismo e freschezza si fondo per offrire al lettore delle splendide pagine d'autore.

Numero bello, dove Casty e De Vita la fanno da padroni, con una delle migliori storie del periodo, piena di suspense, azione, e meravigliosamente disegnata.

Ottima anche la storia delle Papere, ma aspettiamone il finale.

Buona la breve dei commessi, ma rivedibile quella sul riciclo della plastica: mi è sembrata molto tirata via, ed i pessimi disegni della Migheli, troppo statici e deformati, non aiutano a farla gradire.

Nota di merito alla straniera: non sarà un capolavoro, ma almeno regge ed è disegnata decorosamente.

La prima storia vale tutto il numero, ma anche questa settimana ci sono errori di lettering nella straniera: bastaaaaa, vi prego!

Tanto di cappello a Casty per la citazione "dotta" del calco della chiave (in questo caso pianificato ma non realizzato), ripreso ovviamente da "Topolino e il pirata Orango" di Gottfredson.

commentino sulla storia di casty e de vita
cosa succede quando due autori del calibro di casty e de vita si mettono a collaborare per scrivere una storia?ovvio...vien fuori una gran bella storia.come al solito casty presenta una trama scorrevole e doppi e tripli giochi che prendono il lettore e lo disorientano(in senso buono ovviamente),facendogli capire solo alla fine chi sta dalla parte dei buoni e chi da quella dei cattivi.nel mezzo si frappongono divertenti gag(la migliore è,a mio avviso,la scena in cui topolino si traveste da professore e ciarla per ore con gli altri scenziati del laboratorio,che lo credono un dotto professore,esperto del tutto e del nulla;se non sbaglio in questa vignetta topolino muove le mani come faceva nelle grandi storie di scarpa)che rendono più scorrevole e divertente la lettura,ma soprattutto danno una mano ad alcuni passagi della storia che senza risulterebbero pesanti.ci sono poi i personaggi secondari,che casty ha saputo caratterizzare in modo eccelente e che de vita ha poi disegnato molto bene.i N.O.S.T.R.I e i L.O.R.O sono senza dubbio i personaggi(o meglio,i serivizi segreti)riusciti meglio,mentre il personaggio di irina è un po'sottotono,qualitativamente parlando.il finale è poetico al giusto punto,come solo casty sa fare,e dimostra che topolino non è più il perfettino precisino di qualche tempo fa

.il finale è poetico al giusto punto,come solo casty sa fare,e dimostra che topolino non è più il perfettino precisino di qualche tempo fa

finalmente! meno male che c' è casty che dà una svegliata a topolino! stava diventando più antipatico di paperina!

finalmente! meno male che c' è casty che dà una svegliata a topolino! stava diventando più antipatico di paperina!

Meno male che Casty ci ripropone un Topolino più umano e più incline a commettere sbagli: purtroppo, attualmente, è uno dei pochissimi autori in attività che ci propone un Topolino così. :(

Copertina: pur non essendo un fan del gioco del calcio do un generoso 7 alla copertina su Pippotelli che fa il verso ai numerosi fotomontaggi della celebre foto di Balotelli agli europei

ma in generale anche io avrei apprezzato una copertina diversa

Topolino e il congegno di Zweinstein: De Vita e Casty, una bella accoppiata che ci tira fuori un giallo abbastanza ben scritto e appassionante, Il Topolino di Casty ha sempre quell'aria nobile e al contempo bonaria che fa tenere gli occhi incollati alle pagine, non esita a gettarsi a capofitto in una nuova avventura, per svelare un nuovo mistero, con il consueto insegnamento finale, cioè che non sempre ciò che ci manca è ciò che ci rende felici, spesso ciò che abbiamo è sufficiente. voto 8.5

Dove osano le papere: prosegue l'avventura delle papere a anatratthan, una buona saga, sempre ben disegnata dalla sublime maestra della comicità e con una sceneggiatura interessante, molti l'hanno paragonata all'avventura di topolino nella grande città (non ricordo il numero civico )ma a mio avviso è completamente diversa (e sicuramente meno prolissa). voto 8

Commessi paperi-fai da te: una riempitiva discreta anche se si sa come la penso sulle riempitive. voto 6.5

Paperino e il fantastico rimedio ecoplastico: storia ecologica abbastanza ben scritta ma a tratti noiosa da leggere, non sorprende un paperino che come al solito trova soluzioni assurde pur di non seguire i saggi consigli del parentame, per testardaggine o pigrizia, con conseguente guaio da risolvere. voto 6

Paperino re dei tornado: noiosa, noiosa e ancora noiosa. I danesi non riescono minimamente a divertire e questa ennesima storia ne è la dimostrazione. voto 4