Dopo qualche tempo di pausa torno per due motivi principali:
un saluto a un Maestro che ci ha lasciato, che non ha bisogno di presentazioni
e un Bravo! a un allievo che ha voluto omaggiare il suddetto maestro, anche se con una parodia invece che una storia sul genere ciminiano, anche se gli ingredienti ci sono tutti: l'incipit a metà pagina che fa da titolone non solo letterale, il tema del viaggio, i tesori nascosti (atipico come in questo caso), le località sperdute e inventate, gli "autoctoni" selvaggi (che poi tanto selvaggi non sono), lo strambo veicolo, il linguaggio ricercato e aulico (anche se in questo caso è stato scimmiottato un po' troppo, tanto da spingere i protagonisti a riflettere sul perchè si esprimano in cotal maniera, una picconata al muro virtuale della storia che ho apprezzato, tanto da pensare che fossero attori di una sceneggiata ciminiana, con un capace regista)
e anche se la storia è stata scritta prima della dipartita del Maestro, è apprezzabile il messaggio che vuole dare, che i viaggi possono continuare lo stesso, e la speranza che ci saranno ancora luoghi inesplorati da raggiungere con alimotori a pedali è più viva che mai
Grazie Roberto.
Una breve dissertazione sulle ultime uscite: inevitabile quanto poco apprezzato l'aumento di prezzo, ma la qualità delle storie mi sembra in lieve ascesa, con il darkenblot di casty e l'isola senza prezzo (che strizza l'occhio alla situazione attuale della Grecia senza esagerare) e un gradito ritorno della macchina del tempo
avrei parecchio da dire sulla nuova saga di DD sul codice olimpo che riprende l'ambientazione di pk modificandola pesantemente (il giovane grimka che diventa tale e quale al padre? ma scherziamo?!) ma non voglio divagare troppo...