Un punto in meno per la mancanza di storie con Topolino protagonista, come al solito.
Paperinik e il ritorno di MAD Ducktor Enna - Mastantuono: tutto sommato un bel ritorno per l'alter ego pazzo di Archimede, molto enniano nei dialoghi, con fantastica frecciata al politically correct! Scorre via bene e diverte, ben condita dagli ottimi disegni di Mastantuono, veramente spettacolari. Unico neo: non mi abituerò mai all'idea per cui Archie non sa l'identità segreta di Paperino...
Zio Paperone e il duplice anniversario Sarda - Dalena: passabile storia commemorativa dei Beatles e di Bond, in occasione del loro cinquantennale. Sarda ha certamente scritto di meglio, ma si ride bene in più di una circostanza, e comunque la storia fila senza intoppi. Comparto grafico però da dimenticare totalmente: che è successo a Dalena? Non l'ho mai visto così in ribasso...
Mi auguro si rifarà presto.
Paperino Paperotto e i funghi giganti Macchetto - Tosolini: a due settimane di distanza dal PP8 enniano, torna in pista l'altro cantore massimo del personaggio. E, come suo solito, ci racconta il lato più fiabesco e romantico di Paperino e dei suoi scombiccherati amici. Gradevole avventura in senso lato ecologista che non stanca né annoia mai, pur essendo l'esatto opposto di quel che scrive Enna per questo personaggio. Buoni i disegni di Tosolini, perfettamente a suo agio con la banda dei piccolini!
Vignette Golose: Biscotti proibiti Bosco - Gatto: divertente riempitiva, ben supportata dall'ottimo maestro Luciano Gatto, al quale vanno sempre i debiti complimenti. Ma perché Manetta non ha il sigaro, almeno spento?!?
Tip & Tap e i complotti del Web-Magazine Cirillo - Mazzarello: opera seconda di Cirillo, che ben figura pur essendo la storia un poco inferiore rispetto all'esordio. Non tanto per la trama, quanto per i dialoghi, resi meno martiniani rispetto alla prima sua opera. Ma continui a regalarci belle storie: è questo l'importante. Una chicca sono le citazioni ad una notissima storia anni trenta: si integrano perfettamente nella trama, e nessuna è mai fatta a sproposito. Complimenti. Mazzarello doubleface, come è già stato rilevato: belli i paesaggi ma, per quanto siano in netto miglioramento, qualche espressione topesca è sin troppo statica.
Menzione d'onore ad Oskar Bertoni (magistralmente impersonato dal solito grande Davide Catenacci, scommetto), che sicuramente è tra noi ed ha agito su questo numero. Ho appreso dal Papersera che il n. 139 sarà l'ultimo di
WITCH. Ma nella pubblicità sul
Topo si legge ancora "Ogni mese in edicola." Bramo, che ne diresti se intonassimo l'ormai epica
Canzone di Bertoni in sottofondo?