Un Che aria tira particolarmente simpatico e rilassante apre la strada a questo numero di Topolino abbastanza "corposo": se non sbaglio era da un po' che non si aveva un numero con sei storie. Certo, qualità e quantità non vanno sempre d'accordo, ma tant'è, è estate e va bene così.
Topolino e il colpo ecologico mi è piaciuta, forse anche più della prima, che mi sembra di ricordare fosse molto più palesemente una storia realizzata ad hoc. Però, Marco, non credevo che Trudy avesse esigenza di rifarsi le labbra.
La banda bassotti e l'incredibile multiduplicator: questo è il Faccini autore completo che mi piace! Allegro, scanzonato, simpatico ma non demenziale (come contraltare cito la lodatissima Un bel rompicapo, che non sono mai riuscita ad apprezzare: è troppo fuori dalle mie corde). Certo comunque che Faccini ha un po' ripreso l'idea di fondo della storia di 11 numeri fa: lì ad essere sotto la lente erano i "cloni" dei Bassotti, qua lo sono quelli di Paperoga. Simpatiche tutte e due, ma questa imho ha una marcia in più. E nel leggere la tavola finale non nego di essermi fatta una bella risata a viva voce.
Zio paperone e la grande caccia ai trofei- L'insuperabile maestro: boh, episodio così così, senza infamia e senza lode. Il problema è che non ricordo niente degli episodi precedenti. Non capisco perchè riepilogare ogni settimana la saga di Paperinik che aveva le puntate consecutive (onore toccato solo a lei e non, giusto per citare l'esempio più recente, all'Ultima Avventura) e non spendere nemmeno un rigo per questa che sta uscendo in un modo che più dispersivo non si può. Bah.
Gastone e la vacanza da brivido e Topolino e il sospetto vacanziero sono due mini riempitive che sinceramente imho non sono niente di che. Simpatica anche se dalla trama non originalissima quella di Topolino, mentre quella di Gastone ha l'idea della trama originale ma imho difetta a livello di simpatia e di narrazione: non si capisce per quale motivo Gastone, che di solito ritiene lavoro persino pensare, si sia imbarcato in tutto ciò.
Weird West Mickey Diligenza per Ghost Town: non ho niente contro Ambrosio (e senza leggere i credits non credo che l'avrei identificato), ma questa commistione tra western -che mi piace- e fantascienza -che in genere non apprezzo molto- la trovo davvero malriuscita. Di western, se vogliamo, c'è solo lo scenario e i costumi, perchè tutta la vicenda potrebbe essere ambientata anche ai giorni nostri, se non nel futuro. Però il mix che ne è venuto fuori non mi convince; se, come sembra, ci saranno degli altri episodi, mi auguro che siano migliori di questo. Anche se, viste le premesse della storia, ne dubito.