Ma scusate, adesso non vorrei dire, ma quando Topolino compare in storielline brevi o a metà numero, molto spesso lo criticate. Quando invece si assenta per fare un ritorno con stile, ecco che criticate la sua assenza.
Il problema è che Topolino è un personaggio difficile da gestire, a discapito di Paperino o di Zio Paperone, e tra l'altro la testata prende il suo nome perché, oltre ad essere icona Disney, è stato amato da diverse generazioni.
Sappiamo bene che nei recenti decenni Topolino è diventato un perfettino leggermente antipatico, cosa che ha portato i fan a preferire le bizzarrie dei paperi.
Quindi, è giusto che Topolino debba apparire comunque in storie che gli facciano onore, sia per una questione di ruolo, che d'immagine (parecchio danneggiata, se posso dire).
Sarà perché io preferisco Paperino e soci, ma per me Topolino non merita di essere onnipresente sul giornale (anche se c'è da dire che il numero ha grossomodo avuto gli stessi personaggi in quasi tutte le storie), appunto perché difficile da usare.
Passo alla rassegna del numero: è monotematico, e non solo per la sola presenza dei paperi (che non è niente di grave, perché le storie sono tutte sopra la media), ma perché si alternano sempre gli stessi personaggi (a parte una comparsa di Paperina e Nonna Papera a fine ultima storia, il lato femminile è praticamente assente).
Per ora ho letto solo le prime tre storie: editerò il post con gli ultimi voti (le altre due le leggiucchiate qua e la, ma non le ho seguite in modo da dare un giudizio complessivo).
Doubleduck - Mnemon (Bosco/D'Ippolito/Monteduro)
Alla fine con Doubleduck è sempre la solita solfa: Doubleduck è in missione con qualche agente che ha sempre qualche congegno pericoloso, s'imbatte a sua malavoglia contro il nemico ed è costretto o a farsi salvare da una sonora "botta di fondo" oppure se la cava.
Questo non significa che le sue storie siano negative, anzi. Il fatto che non si sussegguano costantemente, da modo di apprezzarle di più.
Una bella trama è stata imbastita da Bosco, ma ha un difetto: si sussegue troppo velocemente. Vengono citati cinque ricconi, ma Doubleduck e soci tengono d'occhio solo la tipa. Inoltre arrivano già per un "colpo di fondo solito di Doubleduck" a scoprire che il vero malvagio (che non rivelo per non Spoilerare).
Non mi è piaciuta neanche
La parte con la fuga finale. L'ho trovata troppo frettolosa, e avrebbe potuto costituire quel pizzico di azione solito nelle storie di Doubleduck, cosa che non è avvenuta purtroppo.
Ai disegni c'è D'Ippolito, ma avevo già detto la mia quando commentai Codice Olimpo: si trova davvero bene con questo tipo di storie, e il suo tratto mi piace, specie nelle espressioni, anche se Kay K si è rifatta il trucco (basti vedere come è marcata la cipria sugli occhi xD).
Monteduro aggiunte dei toni di colore abbastanza discreti: avrei preferito la Mirka Andolfo, ma so che è lui ad occuparsi delle storie di Paperino versione spia.
Voto: 7,8Zio Paperone e l'Esodo Animale (Bianchi/Limido)Davvero bella, mi è piaciuta molto, secondo me è la migliore del numero. Una storia che non ha pretese di seguire una trama fissa, ma che si articola nelle varie sottotrame:
Rockerduck che deve adempire al suo ruolo di presidenze. Il problema devi animali in fuga dalle zone inquinate. Dinamite Bla con le capre. I Bassotti che sfruttano l'occasione per rapinare Paperone ecc.... Trovo che qui tutto funzioni molto bene, sembra un episodio abbastanza quotidiano della città di Paperopoli, con un evento che ne scombussola il flusso. Non è eccellente come trama, ma è comunque è positiva.
Limido ai disegno mi piace molto, e secondo me ha disegnato benissimo il personaggio di Rockerduck: in molte pagine ha una fisionomia impeccabile, davvero molto bravo.
Voto: 9,5Da Paperoga... pronto in tavola! (Faccini)Faccini ha tutta la mia stima xD Ho riso incredibilmente in moltissime sue storie (cito "Zio Paperone e la Lampada Ubiquitaria", "Paperino, Paperoga e l'Ultimo Bubalù", quella della scorsa settimana coi Mille Paperoga e molte altre). Il bello delle sue storie è che per far divertire il lettore, non si getta in pretese di trama esageratissime: basta una semplice situazione... ed ecco l'ironia facciniana, che molto spesso rasenta il ridicolo (ovviamente detto in positivo, dato che il risultato è soddisfacente). Mi piace anche il tratto che utilizza, specialmente sul personaggio di Paperoga, che è ovvio che adori all'impazzata
Voto: 8,2Quando avrò letto al meglio le altre due storie, le recensirò