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Mi correggo: una doppia pagina d'apertura (di questo genere poi!) che si prende tutto lo spazio disponibile, sforando pure nei "bianchi", è decisamente qualcosa di inedito per il Topo!

Forse un minimo di bianco attorno ce l'aveva, ma esiste anche questa...

Che sorpresa il Tor Korgat. Cavazzano in perenne stato di grazia, Gagnor che rende giustizia a Topolino, Pippo e Gambadilegno. Chapeau.

Non so se sono di parte con Vito Stabile, e c'è da dire che Faccini mi fa ridere a prescindere, ma mi sono fatto un sacco di risate in così poche tavole. Non mi stupisco che abbiano assegnato la sceneggiatura a Faccini.

Ciao a tutti,
vi propongo le mie valutazioni sul numero.

COPERTINA.. ottima! Avrei tolto lo sherpa e sopratutto la scritta "speciale giochi e barze dell'estate" che rovina l'atmosfera. Anzi per favore eliminiamo una volta per tutte queste scritte pubblicitarie! DAvvero sono cosi efficaci le miniscritte ? Per me conta molto di piu un bel disegno!g

TOPOLINO e IL PASSAGGIO al TOR  KORGAT..che meraviglia! finalmente topolino fa...il topolino! Ancora una volta Pippo mette le cose a posto....Bravo Gagnor...ottima storia: divertente ma che fa riflettere in molti punti. Il tutto viene illustrato da un ottimo Cavazzano ... Ah le pagine 10 e 11..alla prima lettura mi son fermato , ho poggiato lo squardo sul monte..ed ho iniziato a fantasticare! E' la solo la bravura di un artista che può accendere la fantasia e farti immedesimare di "vivere" un avventura. E molto belli i disegni degli eventi dinamici...ritengo Cavazzano il migliore a descriverli. L'unica, piccolissima lieve stonatura è la raffigurazione di Zapotec a pag 14 (seconda vignetta) ed il fatto che con la papalina rossa mi ricorda Babbo Natale!

ZIO PAPERONE IN BRIVIDO SOTTO IL SOLE..è corta ma per me è un piccolo gioiellino...i disegni innanzitutto di Faccini sono sempre molto belli e dotati di un loro stile molto espressivo. Anche il soggetto e sceneggiatura di Vito Stabile sono notevoli, un po spiazzanti all'inizio dipingendo paperone come un fifone ma poi è sempre "il piu duro dei duri"  (ottima citazione!) e risolve a par suo!

PAPERINO E L'ESTATE carina, sviluppata e disegnata bene ma un po prevedibile.

PAPERINO e l'IRRANGIUNGIBILE STELLA. è una bella storia! Non è che sia originale ne con disegni eccelsi però è bella perchè...ci restituisce un genuino Paperino, sfortunato, ma orgoglioso, generoso e caparbio!

Forse un minimo di bianco attorno ce l'aveva, ma esiste anche questa...

Se Non erro anche la storia "Topolino e il segreto del vecchio Ben" ha la stessa copertina d'apertura...

Il mio commento:
Topolino e il passaggio al Tork Korgat: voto 9
Ottima storia, una delle migliori del 2013. Gagnor miscela ironia, avventura e sentimenti con gran maestria, Cavazzano sempre in stato di grazia. La sequenza presente alle pagg. 56 e 57 è molto toccante
Zio Paperone in: Brivido sotto il sole: voto 7
Ottima riempitiva dove ci si diverte non solo grazie ai disegni di Faccini (incredibilmente non compare Paperoga)
Paperino e l'estate ... da bagnino: voto 6
la riempitiva che segna il ritorno della Gianatti scorre via senza fastidi. Bene Guerrini
Paperino e l'irraggiungibile stella: voto 8
Interessante straniera conclusiva dove troviamo un Paperino alle prese con tanti guai. La trama è funzionale anche se 50 pagine sono tantine

COPERTINA.. ottima! Avrei tolto lo sherpa e sopratutto la scritta "speciale giochi e barze dell'estate" che rovina l'atmosfera. Anzi per favore eliminiamo una volta per tutte queste scritte pubblicitarie! DAvvero sono cosi efficaci le miniscritte ? Per me conta molto di piu un bel disegno!g

Credo che lo sherpa ci sia per dare un certo equilibrio all'insieme, oltre che profondita' all'immagine, dato che si trova su di un piano intermedio tra Mickey - Pippo e il Nanga Parbat sullo sfondo.
Oltretutto, leggendo la storia, lo sherpa si rivela a tutti gli effetti il terzo protagonista della vicenda, meritando a mio avviso di apparire in copertina.
Onestamente, per quanto mi riguarda, lo strillo di copertina non mi pare cosi' antiestetico. Se c'e' significa che a diversi lettori puo' interessare la razione speciale di giochi e barze (credo che in Redazione queste cose le sappiano valutare). Per assurdo, l'atmosfera  viene rovinata piu' dal logo Topolino, ma non mi sembra il caso di toglierlo.

Complimenti a Gagnor per l'atmosfera alpina (eh si, perche' i nostri avvanzano in puro stile alpino, cioe' senza campi base e strutture d'appoggio esterne), e soprattutto per il bivacco, dove descrive molto bene le sensazioni che una simile situazione spesso produce.
Una storia che probabilmente sarebbe molto piaciuta ad un alpinista/esploratore, purtroppo non piu' tra noi, che per un certo tempo e' stato mio concittadino (d'altronde qualcuno ha definito Monza la piu' bassa citta' di montagna) e che ho avuto il piacere di incontrare spesso prima che  si trasferisse in Valchiavenna. Sto' ovviamente parlando di Walter Bonatti.
Nel mio piccolo sono anch'io un appassionato di montagna e mi e' piaciuta tantissimo.
Il Maestro Cavazzano qui si e' davvero superato (e penso che Roberto possa esserne fiero).

Nota di merito per la coppia Stabile - Faccini.
Belli i disegni di Guerrini nella storia di Paperino bagnino, e, neppure la straniera mi e' spiaciuta.
Ottimo numero.

Io non so voi, ma per quanto mi riguarda ho adottato una lettura "alternativa" per questo numero, data anche la particolare costruzione dell'albo stesso, con le due brevi e le due lunghe ben bilanciate. Come da un po' di anni a questa parte i film Disney e Pixar vengono anticipati al cinema dalla ritrovata produzione di corti, leggendo questo numero di Topolino ho voluto abbinare la breve di Vito e Faccini al Passaggio del Tor Korgat e quella di Gianatti e Guerrini alla straniera. Il risultato (oltre all'aver anteposto l'opera seconda del nostro autore "novellino" al lavoro di due grandi autori :) è che ho maggiormente apprezzato la storia di apertura come fosse un vero e proprio classico cinematografico, immergendomi totalmente nella lettura e riemergendone assolutamente soddisfatto. Tutto fila praticamente alla perfezione, con un Mickey grande protagonista grazie a dei testi particolarmente ispirati e ai disegni che regalano dei veri e propri virtuosismi da parte di Cavazzano - penso non solo alla doppia già elogiata di pag. 10-11, ma anche alle vignette di pag. 22-23 o alla tavola di pag. 42. Quello che però avvicina, secondo me, questa lunga avventura a un vero e proprio lungometraggio è la verosimile recitazione sia grafica che psicologica dei personaggi sulla scena, con un'ottima caratterizzazione sia dei comprimari che, soprattutto, dei tre protagonisti: se i dialoghi di Pippo sull'essenza stessa della scalata (come fosse una sorta di Ulisse dantesco che, però, si accontenta saggiamente di fermarsi, rifugiandosi nel senso di meraviglia e curiosità davanti a un ignoto che deve rimanere tale, anteponendolo alla fine sterile e "inconcludente" dell'avventura una volta conquistata la vetta) e la sequenza con Topolino immerso nel dubbio dei suoi soliloqui restano memorabili, credo che il massimo della recitazione sia offerto dalle vignette in cui il dialogo viene sostituito dai pensieri incrociati di Topolino e Gambadilegno, sospesi ad alta quota sui loro lettini. Qui, a parer mio, Gagnor è riuscito a presentare perfettamente i caratteri più intimi dei due eterni antagonisti, collegandoli poi ai momenti che ho appena menzionato: "la montagna rivela chi sei veramente, Topolino!", commenta l'infreddolito sherpa Tunztunz... In tutto ciò, ovviamente, i disegni di un Cavazzano davvero motivato rendono perfettamente giustizia a tutta la costruzione recitativa (guardate quel Pietro della seconda vignetta di pag. 50: sono rimasto a contemplare quell'espressione colma di odio per un bel po'!).
Aggiungo poi, che, in molti passaggi, la storia mi ha ricordato non poco Tintin in Tibet: Roberto, hai preso qualche ispirazione da Hergé?

Ho comprato il numero di Topolino, ma questa volta mi ha deluso.La prima storia sembrava superba e interessante, ma non mi è piaciuto lo sviluppo. Peccato, all'inizio sembrava interessantissima e per i disegni di Cavazzano: chapeau !
La seconda storia del nostro Vito si è dimostrata carina, niente di più e in un certo senso un pò ''infantile'' ( e ci può anche stare visto che i lettori principalmente sono di quella fascia). Tuttavia trovo molto gradevole e, in un certo senso, azzeccati i disegni di Faccini che mi continua a piacere sempre più .
La straniera assolutamente bocciata, a mio avviso.

Ho comprato il numero di Topolino, ma questa volta mi ha deluso.La prima storia sembrava superba e interessante, ma non mi è piaciuto lo sviluppo. Peccato, all'inizio sembrava interessantissima e per i disegni di Cavazzato: chapeau !
La seconda storia del nostro Vito si è dimostrata carina, niente di più e in un certo senso un pò ''infantile'' ( e, ci può anche stare visto che i lettori principalmente sono di quella fascia). Tuttavia trovo molto gradevole e, in un certo senso, azzeccati i disegni di Faccini che mi continua a piacere sempre più .
La straniera assolutamente bocciata, a mio avviso.

Strano,ti ha deluso?? Fossero cosi tutti i numeri di Topolino.
Personalmente ho preferito esso confronto al numero precedente .

Se mi posso permettere, Barone, cosa non ti è garbato esattamente nello sviluppo della storia di Gagnor, per cortesia?

Commento a caldo su Topolino e il passaggio al Tor Korgat.

Premetto che Gagnor non è tra i miei autori preferiti. Diciamo che lo trovo piuttosto discontinuo, capace di alternare buone idee ad espedienti piuttosto "ambrosiani". Una di queste pecche, ad esempio, è l'uso eccessivo di storpiature, cosa che, se ben ricordo, gli era stata contestata anche nella recente storia di Paperoga Star Wars (non ricordo il titolo preciso). Ecco, per una storpiatura azzeccata (Krepakorum), ce ne sono troppe che non fanno ridere (Kaldajaroth, Mahammamiahkefred, Kahas Shoeulah... Tra l'altro la cassoeula era stata appena citata poco prima).

Ecco, a mio avviso, questa discontinuità di Gagnor emerge perfettamente nei due tempi di questa storia. Perchè, se nel primo tempo ho trovato tanti degli aspetti che meno mi piacciono di questo autore, nel secondo tempo si cambia nettamente di tono. Qui subentrano l'epica, le emozioni... Addirittura un combattimento (breve) a colpi di cortello...

Insomma, due tempi che rappresentano le due facce della medaglia di questo autore, che - sempre a mio modestissimo avviso - potrebbe fare il passo di qualità se rinunciasse definitivamente a certe trovate.

PS: Un ultimo commento al cattivissimo Gambadilegno apparso in questa storia. So di andare controcorrente, però Pietro lo preferisco nella versione più bonacciona. Non per qualcosa, ma un rapporto da nemico-amico lo rende qualcosa di diverso dai tanti altri cattivi al 100% con cui si ritrova ad avere a che fare il Topo (Macchia Nera in primis).

5 vignetta pagina 48. E seconda vignetta pagina 50.

Grazie, Giorgio.

TOPOLINO 3013 del 2013 che è uscito il...ah,no,il tredi...ah no,il 27.

Copertina
Carina,di sicuro non spettacolare,ma discreta.Bello l'effetto della luce sulle facce e sulla montagna.VOTO:7

Topolino e il passaggio al Tork Korgat:
Un inizio un po' lento,con qualche battuta che fatica a far sorridere,uno svolgimento in cui c'è mistero,più azione e anche il livello delle battute si alza(la battuta in cui si segnala la parola "tibetana sconosciuta" era molto divertente).Ma il finale è un vero capolavoro.Ironico,appassionante,malinconico.Stupendo e commovente il momento in cui Topolino pensa se salvare Gamba,pensa al senso della vita.Un finale veramente meraviglioso del grande Roberto Gagnor affiancato da un superbo Giorgio Cavazzano.Da segnalare la frase finale,di una bellezza unica.Definirei questa storia quasi filosofica.VOTO:9

Zio Paperone in: Brivido sotto il sole:
Molto carina,divertente,simpatica,anche se come finale mi sarei aspettato qualcosa di più.Storia leggera,doveva far ridere.Ha fatto ridere.VOTO:8

Paperino e l'estate ... da bagnino:
Mah,piuttosto banalotta,non mi ha fatto ridere.Non nascondo la mia riluttanza per i disegni di Guerrini.VOTO:5

Paperino e l'irraggiungibile stella:
50 pagine,una sola parola.Pesante.VOTO:4

Commento a caldo su Topolino e il passaggio al Tor Korgat.

A parte la sostanza del P.S... quotissimo. E' esattamente ciò che avrei voluto dire. Tra le splendide tavole non ancora segnalate, menzionerei quella di pag. 42, con la bella trovata dei pensieri/didascalie accanto ad ogni personaggio...

Capitolo Vito: la sua breve, allo stesso modo della sua storia di esordio, ha il merito di mostrarci ancora una volta un lato quasi inesplorato di ZP, visto che una vacanziera di questo tipo, pur avendo uno spunto così basilare come l'avaraccio a contatto con l'acqua, sa di inedito. Dialoghi frizzanti e mai banali (la rima finale ) per la media delle "riempitive". La gag di Gastone, poi, è faccinianissima, e proprio per questo anch'io come Quackmore non mi stupisco che abbiano assegnato a lui i disegni.

TOPOLINO E IL PASSAGGIO AL TOR KORGAT
Preceduta da una fantastica copertina e dal più bel splash panel collegato al titolo d'apertura cha abbia mai visto, l'avventura di Gagnor ridà a Gambadilegno alcune particolarità caratteriali che latitavano da tempo: la sequenza dei pensieri che nelle amache si scambia con Mickey unita a diabolici primi piani rendono giustizia al personaggio. Tutti i characters sono ben caratterizzati anche se la retromarcia di Braggart proprio sul filo del traguardo mi ha lasciato perplesso. Topolino ha ben tre coscienze al contrario delle classiche due (l'angelo e il diavolo): dunque una maggior possibilità di scelta e quella di mezzo, meno estrema, è sempre la migliore (anche perché ha un volto a noi tutti molto caro).

ZIO PAPERONE IN: BRIVIDO SOTTO IL SOLE
Possibile che lo zione non trovi il coraggio di immergersi in acqua dopo aver sentito da Gastone dei tanti tesori che nasconde?
Simpatico e piacevole quest'affresco di una tranquilla (non troppo per Scrooge) giornata in spiaggia perfettamente disegnata da Faccini.

PAPERINO E L'ESTATE DA BAGNINO
Seconda breve da spiaggia (luogo che Guerrini ha sempre illustrato ottimamente) apprezzabile più per i disegni che per il soggetto, un po' banalotto.

PAPERINO E L'IRRAGGIUNGIBILE STELLA
Una vera maratona di 50 pagine scritta dalla sinistra Spectrum Associates e illustrata da Pujadas che, dopo tre assi come Cavazzano, Faccini e Guerrini, non se la cava male.
Il soggetto è divertente (nonostante il nome di chi l'ha sceneggiato) e tipico delle produzioni Egmont in cui a Paperino ne succedono davvero di tutti i colori con finali in cui tutte le sequenze negative della storia si ribaltano improvvisamente a favore dello sfortunato papero, dandoci un senso di sollievo dopo infinite tavole tragicomiche.