Papersera.net

Da anni parliamo di rilancio di Mickey.

Oserei dire che Gagnor ha completato l'operazione rilancio ed ha gettato i punti di riferimento per qualsiasi futuro sceneggiatore.

Penso che un nuovo applauso sia quantomeno dovuto...

Grazie, ma va detto che queste considerazioni nascono anche da chiacchierate e ragionamenti col mio ottimo editor, il camminante Catenacci!  

Grazie, ma va detto che queste considerazioni nascono anche da chiacchierate e ragionamenti col mio ottimo editor, il camminante Catenacci!  

Da pker che conosce a memoria l'epopea di Bertoni devo chiedertelo: perché Catenacci "il camminante", scusa?

Ah, ecco, grazie.

Applausi pure a lui, direi!

Basta applausi. Dopo 20 minuti lasciamo chiudere il sipario e mandiamo attori e autori a riposarsi dalle fatiche

ma Guerrini non sa disegnare personaggi senza becco?

ma cosa ca**o ci fanno quelle demenze del coccodrillo sul Topo? Dovrebbero far ridere? E a chi, a dei ritardati in stato vegetativo?

1) Li sa disegnare eccome (vedi "Toperino" dal Topolino 2000, ad esempio) solo che a lui piacciono i paperi

2) Topolino è anche un giornale per piccoli.

2) Topolino è anche un giornale per piccoli.

Ma di personaggi Disney, quei coccodrilli dementi da dove saltano fuori?

Innanzitutto complimenti a Roberto per la storia, che ci ha regalato delle sfumature di Topolino, Pippo e Gamba che troppo spesso vengono messe da parte sulle pagine del "Topo" . E grazie anche per la tua disponibilità nell'intervenire qui sul forum, per dissipare dubbi ed elargire chiarimenti.

A questo punto, cerco di approfittarne anch'io. Nella storia, specialmente nella sequenza di cui si è fin qui parlato, si parla di un Topolino con sub-strati, come ciascuno di noi. E con più coscienze, a volte completamente contrastanti (ma chi non è afflitto da contrasti interiori?). Qui tu però dici che si palesano varie coscienze di Mickey, e che alla fine sceglie di non dar retta a NESSUNA di queste.

Qui ho messo Topolino di fronte a questo dilemma: CHI SEI DAVVERO, quando una situazione estrema ti obbliga a scegliere?

E Topolino sceglie.

Non è una carogna, per cui non potrebbe abbandonare Gamba.
Non è neanche uno che si accontenta, però: un Topo vecchio.
Ma non è più neanche quel Topo incosciente degli anni '30.
E allora, chi è Topolino?

Topolino è uno che fa la cosa giusta.
Anche se gli costa, a volte. Anche se quel gatto grande e grosso ha appena cercato di ucciderlo. Anche se è a 8000 metri e l'altitudine e la stanchezza ti confondono. Quindi salva Gambadilegno.

Allora, perchè non dare forma anche alla coscienza che, interiormente (infatti noi non l'abbiamo vista), gli ha suggerito di comportarsi come poi si è comportato?  

O forse salvare Gamba è stata una scelta immediata e istintiva, presa quasi senza pensare?
Perchè in quest'ultimo caso, ci dai sì un Topolino avventato e anche più UMANO, ma allora avrebbe seguito il consiglio del Topolino anni '30, quello incosciente.

E poi, perchè "Topolino è uno che fa la cosa giusta"?

Da come hai scritto te, sembra quasi che sia così perchè DEVE essere così. Ok, è un personaggio vincente e positivo, è stato creato vincente, da prendere come esempio. Ma questo non lo rende il solito perfettino che conosciamo e spesso non sopportiamo?

Grazie per ogni eventuale risposta.



PS: e un grazie speciale anche all'IMMENSO Cavazzano, che ha fatto brillare le pagine di questo numero di "Topolino".

Be', non ho dato forma alla coscienza che gli suggerisce di comportarsi così perché lui, alla fine, è QUELLA parte lì. Quella che è e che sceglie di essere.

Quanto al perché "faccia la cosa giusta", è perché LUI E' COSI'. E' nel suo carattere. L'ha sempre fatto. Ma la fa e basta, senza fare il moralista, senza imporre la sua decisione agli altri, senza puntare il ditino (così sì, che sarebbe perfettino). Anzi: la fa pur avendo dei conflitti, anche quando le cose vanno male. Ho inteso il Tor Korgat, nella sua ultima parte, quasi come uno psicodramma. Tutti vengono riportati alla loro dimensione primaria (la montagna li costringe ad essere quello che sono). Zapotec e Tunztunz, per motivi diversi, sono inadatti all'avventura: brave persone, ma senza la fibra giusta. Braggart è un vigliacco. Gambadilegno ha un fondo di odio per Topolino che va oltre tutto. Pippo ha una purezza gentile che non si fa rovinare dagli eventi. E Topolino, pur se in conflitto, pur se a pezzi, è se stesso: uno che mette gli altri prima di se stesso, perché se facesse un'altra scelta non sarebbe se stesso. Ma lo fa senza predicozzi né superiorità morali, senza imposizioni agli altri. Non lo fa per fare bella figura: lo fa perché è fedele a se stesso.

Grazie per le pronte risposte e per aver portato in un 'giornaletto per bambini' queste tematiche.

Alla faccia dei dodicenni che dicono che "Topolino" è per bambini! E magari te lo dicono bevendo latte al cioccolato nel brick.

Be', non ho dato forma alla coscienza che gli suggerisce di comportarsi così perché lui, alla fine, è QUELLA parte lì. Quella che è e che sceglie di essere.

Non lo fa per fare bella figura: lo fa perché è fedele a se stesso.

Perfetto. Credo non vi sia altro da aggiungere se non che la (precisa) caratterizzazione del Mickey di questa avventura e', a mio avviso, molto vicina a quella che il filosofo Giulio Giorello (che ho avuto il piacere di incontrare piu' volte, e, posso assicurare, e' un vero fan Disney) traccia nel suo fondamentale saggio "La filosofia di Topolino".
  

Ma di personaggi Disney, quei coccodrilli dementi da dove saltano fuori?

Da un'app Disney di successo: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.disney.WMW&hl=it

ma cosa ca**o ci fanno quelle demenze del coccodrillo sul Topo? Dovrebbero far ridere? E a chi, a dei ritardati in stato vegetativo?

Magari moderiamo i termini e se proprio non possiamo evitare di dire cattiverie gratuite, diciamole in modo meno offensivo

Davvero ottima l'analisi caratteriale di Topolino postata (e sceneggiata) da Roberto, profonda e accurata. Mi trovo d'accordo con ogni singola parola, inclusa la constatazione che la montagna riporti tutti alla loro dimensione primaria. Colgo l'occasione per gli ennesimi meritatissimi complimenti all'autore!