Be', non ho dato forma alla coscienza che gli suggerisce di comportarsi così perché lui, alla fine, è QUELLA parte lì. Quella che è e che sceglie di essere.
Quanto al perché "faccia la cosa giusta", è perché LUI E' COSI'. E' nel suo carattere. L'ha sempre fatto. Ma la fa e basta, senza fare il moralista, senza imporre la sua decisione agli altri, senza puntare il ditino (così sì, che sarebbe perfettino). Anzi: la fa pur avendo dei conflitti, anche quando le cose vanno male. Ho inteso il Tor Korgat, nella sua ultima parte, quasi come uno psicodramma. Tutti vengono riportati alla loro dimensione primaria (la montagna li costringe ad essere quello che sono). Zapotec e Tunztunz, per motivi diversi, sono inadatti all'avventura: brave persone, ma senza la fibra giusta. Braggart è un vigliacco. Gambadilegno ha un fondo di odio per Topolino che va oltre tutto. Pippo ha una purezza gentile che non si fa rovinare dagli eventi. E Topolino, pur se in conflitto, pur se a pezzi, è se stesso: uno che mette gli altri prima di se stesso, perché se facesse un'altra scelta non sarebbe se stesso. Ma lo fa senza predicozzi né superiorità morali, senza imposizioni agli altri. Non lo fa per fare bella figura: lo fa perché è fedele a se stesso.