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Topolino 3016

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di Nebulina

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Zio Paperone e l'apparecchio postelefonico
Gambadilegno e la prova mancante
A cena con Paperone
Pico e il pubblico perfetto
Zio Paperone e la percentuale di successo

Topolino 3016

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    Re: Topolino 3016
    Risposta #45: Giovedì 12 Set 2013, 21:14:49
    Però, se ci pensate, massimo una decina d'anni e Pollock dovrà pur tirare le cuoia... e allora cosa succederà, dato che i tifosi si erano tanto depressi nel periodo in cui era stato licenziato? :P

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      Re: Topolino 3016
      Risposta #46: Giovedì 12 Set 2013, 23:43:51
      Finora ho letto solo Zio Paperone e l'apparecchio postelefonico e devo dire che cmq mi è piaciuta.

      Cioè, questa storia apparentemente si presta a tante critiche: dalla permalosità di Zio Paperone all'esistenza stessa dei verofonini (che per semplice buon senso verrebbero considerati illegali anche in un universo fumettoso come quello di Paperopoli) fino al comportamento dei cittadini.

      Ma, a mio avviso, è proprio su quest'ultimo concetto che si basa l'intera storia che vuole rappresentare una satira pungente alla società attuale del popolo bue, che prima spiattella sul web (per puro protagonismo) tutta la propria vita e poi si lamenta della mancanza di privacy.

      O almeno io l'ho intesa così. Effettivamente però c'è da dire che non ho ben capito il funzionamento dei verofonini. Se il verofonino lascia passare le ultime parole di chi lo usa o di chi riceve la chiamata. Nel primo caso verrebbe da chiedersi qual è il senso dell'invenzione, dato che basterebbe semplicemente non riagganciare prima dello sbrocco anche con un telefono normale. Nel secondo invece saremmo nella totale illegalità di cui sopra...

      Tuttavia il fatto che il giornalista rifiuta il verofonino in omaggio, preferendo restare con un telefono tradizionale mi lascia propendere per la prima opzione, dato che nel secondo caso diventerebbe cmq spiabile anche con un telefono classico.

      Ma tornando a noi, la satira sta proprio in questo: nel fatto che, come dice Paperone, a chiacchiere tutti si vogliono far passare per onesti e sinceri ma poi, quando gliene dà la possibilità, ecco che arrivano i casini e le lamentele.

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        Re: Topolino 3016
        Risposta #47: Giovedì 12 Set 2013, 23:47:41
        la seconda: si sentono le parole di chi riceve

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          Re: Topolino 3016
          Risposta #48: Venerdì 13 Set 2013, 01:10:11
          Paperone sente con il cellulare appena modificato i discorsi postelefonici di Paperino e Nonna Papera che invece hanno i loro telefoni. Sicuramente la seconda.
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            Re: Topolino 3016
            Risposta #49: Venerdì 13 Set 2013, 10:15:42
            Commento alla storia di Artibani: dico solo che l'inedito (per una storia Disney) equivoco telefonico fra Nonna Papera e Paperone si candida a miglior gag dell'anno! :D

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              Re: Topolino 3016
              Risposta #50: Sabato 14 Set 2013, 02:15:28
              Oh, non mi fate arrabbiare Artibani... (che comunque ha ragione, bisogna stare attenti alle parole che si scrivono).

              Commento del numero.

              COPERTINA - Passabile, solo che rispunta di nuovo il codice binario... Ma che vuol dire? E' il 5° numero di topolino con quel codice, a cui va aggiunto un Paperinik Appgrade... uhm... :/

              ZICHE - Buffa. E' sempre un piacere leggerla.

              EDITORIALE - Interessante. Bella trovata quella dei consigli di lettura. E comunque può andar bene anche per chi riprende il lavoro, anziché la scuola ;)

              ZIO PAPERONE E L'APPARECCHIO POSTELEFONICO - Forse l'unica storia veramente meritevole di questo numero. Grande Artibani.
              Lo zione non è cinico. Ha un'idea e la realizza. Purtroppo le cose vanno diversamente dal previsto.
              Oltre alla critica verso le sciocche mode, e la satira sulla politica contemporanea, c'è anche la critica alla doppiezza di certe persone, alla loro ipocrisia. Temevo quasi che lo Zione davvero sentisse quei commenti alla imitatore-di-Galeazzi dai parenti. Fortunatamente, Artibani ha avuto l'accortezza di ricordare che esistono anche persone più corrette e moralmente elevate (una Nonna Papera che si mette a dire malignità sui parenti non l'avrei accettata). E non si dica che ognuno si riconosce nell'imitatore-di-Galeazzi, perché non voglio credere che tutti si comportino in quel modo meschino e subdolo. Bravo Artibani.

              GAMBADILEGNO E LA PROVA MANCANTE - Carina.
              Quale prova migliore di una piena confessione spontanea? Il finale l'avevo sospettato quando Gamba ha iniziato a spiattellare troppi dettagli che non avrebbe dovuto rivelare. Forse non era necessaria una spiegazione finale tanto dettagliata, ma ci può stare. Bel lavoro.

              A CENA CON PAPERONE - Mi lascia perplesso.
              Di sicuro, io salverei l'idea della parodia (forse critica) dei programmi di cucina che tanto (a dir poco) vanno di moda adesso. Inoltre, mi è sembrata buffa l'uscita "melodrammatica" di Battista, ed interessante la temporanea alleanza con Amelia e il primo abbraccio (o c'erano precedenti?) con lo Zione.
              Risfogliandola, la trama è pure passabile, anche se è una storia da una letta e via.
              I disegni, come al solito quando si tratta della Migheli (come già scritto da molti), lasciano un pò a desiderare. Ma non per le inquadrature non frontali (che c'entra), quanto invece per cose strane. Per esempio, a pagina 100 nelle ultime due vignette: Tipabella è seduta sulla poltrona come era stata seduta per tutta la riunione, mentre lo Zione è vicino alla finestra, alla sinistra del responsabile di rete (o quello che è); nella vignetta dopo, Tipabella non si sa come è finita in piedi vicino alla finestra, dal lato opposto, e anche zione e responsabile sono stati invertiti di posto. Insomma, non si tratta di scopiazzature di altre vignette, ma di incongruenze che comunque danno fastidio, almeno per quanto mi riguarda. Per non parlare di certe facce dei paperi "poco riuscite"... :-?
              Lo zione che mangia il cappello è fuori character... Io l'avrei evitato. Non è Rockerduck. :P

              PICO E IL PUBBLICO PERFETTO - Una breve di poco conto.
              Si basa sull'idea che a Pico non interessa se il pubblico non lo ascolta, ma gli interessa che le poltrone siano riempite... Uhm...
              Ma, essendo una breve, come gag può anche essere passabile.

              ZIO PAPERONE E LA PERCENTUALE DI SUCCESSO - Pure questa mi lascia perplesso. In teoria, scorre anche bene la storia, però... Perché lo zione dovrebbe voler licenziare per forza uno che lavora gratis e acclamato dal pubblico? Il robot necessita di un addetto specializzato (come si vede a pagina 146), quindi non è proprio un gran risparmio, mi sembra. E poi, a pagina 147 Harvey ha visto la scarpa del giocatore e "ha capito tutto"? Mi pare un tantino forzato come stratagemma. Infine, il finale a grandi linee ci può pure stare, ma non mi convince del tutto, con quel grande matrimonio sdolcinato.

              ALTRO - Topogulp ok; strisce e giochi ok. Purtroppo hanno interrotto "Dov'è la mia acqua", proprio adesso che era stata nominata anche da un altro utente (però critico) oltre me.


              Insomma, una sufficienza solo grazie alla prima storia. :-/

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                Re: Topolino 3016
                Risposta #51: Sabato 14 Set 2013, 12:04:08
                Commento sul numero 3016:

                Copertina: voto 4.
                Sguardo assente e irreale, busto sproporzionato e afflosciato per non parlare, tra l'altro, dello sfondo verde che stona decisamente con la palandrana rossa di Paperone.

                Zio Paperone e l'apparecchio postelefonico: voto 8.
                Grande prova di Artibani che continua ad affermarsi in questa splendida annata. L'atmosfera più "leggera" rispetto al kolossal dell'ultima avventura è solo un pretesto per mettere nuovamente PdP nella condizione di esser solo contro l'intera popolazione di Paperopoli, questa volta si ritrova solo anche contro i parenti a causa di un buffo equivoco. Al di là della trama, lodevole l'intento di muovere una grande critica contro una società consumistica e ipocrita, a questo poi si aggiungono anche splendide gag come la già citata frase pronunciata dal Sindaco. Ottima come sempre la caratterizzazione di un Paperone che crede nel nuovo prodotto, oltre che per una fonte di guadagno personale, anche per il benessere di cui la città ne gioverà. L'unica forzatura resta la caratterizzazione un po' sciocca dei cittadini che, consapevoli del rischio che corrono, si lasciano andare in commenti spregevoli a fine conversazione, passaggio comunque obbligatorio per lo svolgersi della storia. De Lorenzi mi è sembrato un po' in calo ai disegni, in particolare diverse espressioni mi sono sembrare mal riuscite.

                Gambadilegno e la prova mancante: voto 7,5.
                Buona prova di Panaro che ci offre un interessante giallo dalla risoluzione "al contrario". Peccato solamente per il finale un po' prevedibile, per il resto svolge bene il suo lavoro. Ottimo Soldati ai disegni.
                Quando Gamba getta l'auto dal dirupo solo io ho notato una citazione al bellissimo giallo di Martina Topolino e i misteri di Casadiavolo? :-?

                A cena con Paperone: voto 7.
                Altra buona prova per il nostro Vito Stabile che ci presenta una storiella leggera ma comunque divertente, infarcita di tante gag. Un po' inutile la presenza di Amelia però nel contesto ci può anche stare, solo che non ho capito cosa è successo durante l'esplosione. La Migheli purtroppo continua a non soddisfarmi: le inquadrature frontali erano solo una mia constatazione (anche se in certe vignette mi sembra forzata quella posizione), per il resto i personaggi continuano a essere sproporzionati e legnosi.

                Pico e il pubblico perfetto: voto 6.
                Riempitiva senza infamia e senza lode. Carina la gag finale, ma neanche troppo. I disegni dell'esordiente Fiorillo si attestano su una sufficienza.

                Zio Paperone e la percentuale di successo: voto 6.
                Si lascia leggere, però, sarò forse io che non mi sono sforzato di capire, la storia mi è sembrata molto confusa, sia nell'introduzione iniziale, sia nello sviluppo dove troviamo delle scelte abbastanza assurde o, comunque forzato, che contribuiscono a ricalcare quel l'atmosfera di confusione. Insomma, alla fine non è che ci ho capito molto. Mi dispiace dirlo ma, dopo qualche prima prova soddisfacente, Cirillo non mi sta convincendo affatto. Amendola bene, nonostante continui ad avere qualche problema circa la dinamicità dei personaggi.

                Complessivamente numero sicuramente buono, abbassa la media la storia finale. [smiley=voto3.gif]
                « Ultima modifica: Sabato 14 Set 2013, 12:08:32 da Registrone »

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                  Re: Topolino 3016
                  Risposta #52: Sabato 14 Set 2013, 15:06:52
                  Zio Paperone e l'apparecchio postelefonico di Francesco Artibani e Paolo de Lorenzi (30 pagine)
                  Bella storia di Artibani/de Lorenzi, ma non il capolavoro che descrivete.
                  I disegni sono belli, ma a volte mi paiono un po' confusionari e ogni tanto de Lorenzi fa degli occhi davvero strani ai personaggi! Lodevole invece il vestiario delle comparse paperopolesi.
                  La trama è strana: a differenza di molte altre (non di Artibani, parlo in generale) lo sviluppo è stupendo, ma la base è traballante! Paperone ricava l'idea sentendo gli insulti post-telefonata dei passanti e già qui non si capisce perché dovrebbero essere tutti più felici nel sentirsi insultati. Inoltre, una volta che tutti sanno come funziona, non si capisce perché continuino a comportarsi esattamente come prima! Un paio di vignette esplicative in più non avrebbero guastato.
                  Invece bravissimo nel rappresentare un Paperone assolutamente umano, ne ho visti pochi di personaggio così realistici, e con un paio di battute davvero fulminanti.
                  Voto: 7,5

                  Gambadilegno e la prova mancante di Carlo Panaro e Alessandro Gottardo (30 pagine)
                  Mah, contento che Gambadilegno faccia una bella figura ladresca, che Basettoni s dimostra un commissario in gamba e che Sgrinfia venga sviluppato come personaggio. Ma per il resto il colpo di scena finale è telefonato, e basandosi la trama su quello...
                  Voto: 6,5

                  A cena con Paperone di Vito Stabile e Roberta Migheli (20 pagine)
                  Complimenti a Stabile per alcune trovate davvero divertentissime, il motivetto e i Battista e altre. Come detto da qualcuno, storia-contenitore per le gag, ma non per questo brutta. Di brutto, assai brutto, i paperi della Migheli. Non le farebbe bene riflettere se continuare o no con la Disney? Altre considerazioni su http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1206043820/31#31
                  Voto: 5,5 i disegni peggiorano di brutto il tutto

                  Pico e il pubblico perfetto di Massimiliano Valentini e Stefania Fiorillo (6 pagine)
                  Simpatica, fa il suo, anche se il Pico usato come sonnifero è argomento trito e ritrito.
                  Voto: 6

                  Zio Paperone e la percentuale di successo di Jacopo Cirillo e Maurizio Amendola (30 pagine)
                  Boh, storia che non ho capito molto. Lode per aver presentato altri sport oltre al calcio, ma il resto della storia è confusionario. La sfida non si risolve per una vera superiorità del papero sulla macchina, ma per caso. Oltretutto i "buoni" della storia mi stanno in realtà abbastanza antipatici: la folla berciante che si oppone alle nuove tecnologie per mantenere sulla sua poltrona un Matusalemme che non ne vuole sapere di andare in pensione e lasciare spazio ad altri, giovani o macchine che siano; non esattamente il mio genere  ;D
                  Voto: 6,5

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                  Mark
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                    Re: Topolino 3016
                    Risposta #53: Sabato 14 Set 2013, 15:42:33
                    Davvero bella la storia di Artibani, sia per il sapiente uso dei vari charachter (sopra tutti Paperone) sia per i dialoghi. E' meraviglioso come gli autori contemporanei dimostrino una grandissima attenzione al linguaggio e alla battuta. Impiego molto più tempo a leggere una storia di una volta, perché quasi ad ogni vignetta mi devo fermare ad ammirare la profondità delle parole pronunciate dal personaggio o la comicità della battuta (che fa ridere, proprio perché parla di com'è la vita in realtà, come la già citata battuta del sindaco).
                    Ecco, questa è sicuramente una storia "minore" rispetto ad altre opere di Artibani, come L'ultima avventura, Moby Dick o La promessa del gatto, ma è proprio in queste storie minori che si vede il grande autore, quello che ci mette passione, sangue e fatica dietro ogni singola storia, rendendole tutte speciali.

                    La storia di Vito è divertente e con ottime gag, ma mi sembra manchi un po' della poetica dell'autore (che sì ha pubblicato finora solo tre storie, ma si vede piuttosto bene nelle prime due). Il vero problema però sono i disegni. La storia in questione offre una lezione che spesso si dimentica: il fumetto è frutto dell'unione di scrittura e disegno. Non basta che uno dei due eccella per fare una buona storia. Quando - come in questo caso - i disegni affossano la sceneggiatura, una storia che sarebbe stato elogiata (anche se meno delle precedenti di Vito), non viene apprezzata in pieno.
                    Nel topic della disegnatrice, Pandrea ha giustamente scritto che le riescono meglio i paesaggi rispetto ai personaggi. Ed è proprio questo il problema. Si può lasciar passare un disegnatore Disney che faccia dei paesaggi che lasciano a desiderare, ma non uno che dimostra di sbagliare costantemente le espressioni dei personaggi. Andiamo! Le parole nei ballon comunicavano delle sensazioni e le facce dei personaggi non avevano niente in comune con quelle sensazioni. Per forza poi la storia non la puoi apprezzare come merita

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                      Re: Topolino 3016
                      Risposta #54: Sabato 14 Set 2013, 16:05:35
                      Una curiosità: per quanto possa apparire assurda l'idea dell'apparecchio postelefonico, io ne ho avuto uno... anni fa, in ufficio, avevamo i telefoni che "riattaccavano" con un paio di secondi di ritardo. Ovviamente ci veniva raccomandato di stare attenti a quello che ci scappava detto subito dopo aver riattaccato (e con certe telefonate di lavoro, un "vaffa" vi assicuro che scappa) :D

                      Non ho letto tutte i messaggi che avete scritto finora (prometto che lo farò), quindi mi scuso se dirò cose già dette e ridette.
                      Complimenti ad Artibani per la storia di apertura che mi è piaciuta. Dico la verità, la cosa che più mi ha colpito è stata l'amarezza, oserei dire quasi il dolore, dello zione che si sentiva (a torto, ma lui non lo sapeva) respinto dai familiari.
                      Ho anche apprezzato il finale: siamo abituati a vedere lo zione che combina disastri, ma anche a vedere quegli stessi disastri che si trasformano in vittorie all'ultimo momento. Qui invece non resta che risarcire i danni, e imparare una lezione.

                      Non male la storia con Gambadilegno, il colpo di scena finale non è poi così imprevedibile ma la storia è apprezzabile.

                      E di nuovo faccio i complimenti a Vito per una sua storia, questa con gli chef televisivi mi pare che abbia delle gag molto divertenti, dal punto di vista umoristico la trovo la migliore finora (mentre la sua prima aveva, chiaramente, una trama più "impegnata")

                      Gradevole la storia di chiusura, buone le gag... che volete di più dalla vita? Un lucano?
                      I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

                      "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

                      *

                      alexthereader
                      --
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                        Re: Topolino 3016
                        Risposta #55: Sabato 14 Set 2013, 16:18:25
                        Zio Paperone e l'apparecchio postelefonico di Francesco Artibani e Paolo de Lorenzi (30 pagine)
                        Bella storia di Artibani/de Lorenzi, ma non il capolavoro che descrivete.
                        I disegni sono belli, ma a volte mi paiono un po' confusionari e ogni tanto de Lorenzi fa degli occhi davvero strani ai personaggi! Lodevole invece il vestiario delle comparse paperopolesi.
                        La trama è strana: a differenza di molte altre (non di Artibani, parlo in generale) lo sviluppo è stupendo, ma la base è traballante! Paperone ricava l'idea sentendo gli insulti post-telefonata dei passanti e già qui non si capisce perché dovrebbero essere tutti più felici nel sentirsi insultati. Inoltre, una volta che tutti sanno come funziona, non si capisce perché continuino a comportarsi esattamente come prima! Un paio di vignette esplicative in più non avrebbero guastato.
                        Invece bravissimo nel rappresentare un Paperone assolutamente umano, ne ho visti pochi di personaggio così realistici, e con un paio di battute davvero fulminanti.
                        Voto: 7,5

                        Gambadilegno e la prova mancante di Carlo Panaro e Alessandro Gottardo (30 pagine)
                        Mah, contento che Gambadilegno faccia una bella figura ladresca, che Basettoni s dimostra un commissario in gamba e che Sgrinfia venga sviluppato come personaggio. Ma per il resto il colpo di scena finale è telefonato, e basandosi la trama su quello...
                        Voto: 6,5

                        A cena con Paperone di Vito Stabile e Roberta Migheli (20 pagine)
                        Complimenti a Stabile per alcune trovate davvero divertentissime, il motivetto e i Battista e altre. Come detto da qualcuno, storia-contenitore per le gag, ma non per questo brutta. Di brutto, assai brutto, i paperi della Migheli. Non le farebbe bene riflettere se continuare o no con la Disney? Altre considerazioni su http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1206043820/31#31
                        Voto: 5,5 i disegni peggiorano di brutto il tutto

                        Pico e il pubblico perfetto di Massimiliano Valentini e Stefania Fiorillo (6 pagine)
                        Simpatica, fa il suo, anche se il Pico usato come sonnifero è argomento trito e ritrito.
                        Voto: 6

                        Zio Paperone e la percentuale di successo di Jacopo Cirillo e Maurizio Amendola (30 pagine)
                        Boh, storia che non ho capito molto. Lode per aver presentato altri sport oltre al calcio, ma il resto della storia è confusionario. La sfida non si risolve per una vera superiorità del papero sulla macchina, ma per caso. Oltretutto i "buoni" della storia mi stanno in realtà abbastanza antipatici: la folla berciante che si oppone alle nuove tecnologie per mantenere sulla sua poltrona un Matusalemme che non ne vuole sapere di andare in pensione e lasciare spazio ad altri, giovani o macchine che siano; non esattamente il mio genere  ;D
                        Voto: 6,5


                        Piuttosto che commentare il numero, faccio prima a quotarti parola-per-parola. Sono assolutamente d'accordo. Ed in effetti é quella di Artibani (bella ma NON un capolavoro) a lasciarmi un po' perplesso: viene detto da tutti, fin dall'inizio, che non funzionerà; e lo Zione: "ma no, perché mai?", salvo poi stupirsi che la gente si lamenti; i cittadini, naturalmente, ipocriti e capricciosi; d'accordo, ma può pure darsi che qualcuno l'apparecchio non l'abbia comprato, ma ne sia solo la "vittima"; poi lo Zione sperava che fosse un uncentivo a comportarsi bene, ad essere sinceri, ma questo non succede. Interessante il ragionamento sulla privacy che "tanto ormai non esiste più" (e quindi possiamo sparare sulla Croce Rossa ;D)  e belle le battute. Però in effetti, alcuni passaggi logici mancano del tutto

                        *

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                          Re: Topolino 3016
                          Risposta #56: Sabato 14 Set 2013, 17:08:21
                          In realtà più che una critica all'ipocrisia, nella storia di Artibani ci trovo una satira a tutta quei fresconi che dietro un monitor fanno i fenomeni iscrivendosi a gruppi tipo "IO ODIO LAGGENTE FALSA!!!1!" ma poi non possono fare a meno di esserlo loro stessi.

                          Perchè, diciamoci la verità, un minimo di ipocrisia è fondamentale a questo mondo per un semplice fatto di quieto vivere e anche di educazione. Perchè se ognuno di noi dicesse solo quello che pensa veramente finiremmo veramente a prenderci a clavate l'uno con l'altro.

                          Il tema della storia non è di certo inedito, così al volo mi viene in mente il film "Bugiardo bugiardo" di Jim Carrey, ma cmq è sempre efficace...

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                            Re: Topolino 3016
                            Risposta #57: Sabato 14 Set 2013, 21:13:55
                            una volta che tutti sanno come funziona, non si capisce perché continuino a comportarsi esattamente come prima!
                            Una curiosità: per quanto possa apparire assurda l'idea dell'apparecchio postelefonico, io ne ho avuto uno... anni fa, in ufficio, avevamo i telefoni che "riattaccavano" con un paio di secondi di ritardo. Ovviamente ci veniva raccomandato di stare attenti a quello che ci scappava detto subito dopo aver riattaccato (e con certe telefonate di lavoro, un "vaffa" vi assicuro che scappa) :D
                            Ecco, una testimonianza diretta che dimostra che non è incoerente questa trovata di Artibani. Certo, il caso della citata Brigitta è molto differente, ma dimostra che non è una tesi campata in aria.
                            Inoltre, conosco personalmente qualcuno che agisce in quel modo, alla Galeazzi-Savino. Per cui, garantisco che se uno è abituato ad elogiare al telefono l'interlocutore e ad insultarlo nel momento stesso in cui riattacca (e a volte ancor prima di posare la cornetta...), per abitudine può capitare che finisca per fare commenti del genere anche quando il destinatario dei suoi commenti è nei paraggi...
                            Il fatto che ad un certo punto siano consapevoli che l'altro li possa sentire, non cambia il fatto che se hanno quella abitudine poi è difficile che riescano a controllarsi.

                            In realtà più che una critica all'ipocrisia, nella storia di Artibani ci trovo una satira a tutta quei fresconi che dietro un monitor fanno i fenomeni iscrivendosi a gruppi tipo "IO ODIO LAGGENTE FALSA!!!1!" ma poi non possono fare a meno di esserlo loro stessi.

                            Perchè, diciamoci la verità, un minimo di ipocrisia è fondamentale a questo mondo per un semplice fatto di quieto vivere e anche di educazione. Perchè se ognuno di noi dicesse solo quello che pensa veramente finiremmo veramente a prenderci a clavate l'uno con l'altro.

                            Il tema della storia non è di certo inedito, così al volo mi viene in mente il film "Bugiardo bugiardo" di Jim Carrey, ma cmq è sempre efficace...
                            Diciamoci la verità, c'è anche chi non pensa insulti verso i prorpi interlocutori nel momento in cui interrompe una conversazione. A quanto mi par di capire, tu non sei tra questi... :-? :P
                            Voglio dire che non si possono generalizzare dei comportamenti in cui altri non si riconoscono. Tutto qui.

                            Ohi... Va bè... Forse è meglio lasciar perdere questa discussione, che è tropo rischiosa per il quieto vivere ;D
                            Ciao, pace :-X ;)

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                              Re: Topolino 3016
                              Risposta #58: Sabato 14 Set 2013, 22:14:10

                              Diciamoci la verità, c'è anche chi non pensa insulti verso i prorpi interlocutori nel momento in cui interrompe una conversazione.

                              Certo, ma non è questione sempre d'insulti. Qualche giorno fa mi sono reso conto di quanto Artibani ci abbia preso. Stavo cucinando e - come accade spesso - mi ha telefonato un'amica. Mi è simpatica e sono stato gentile, ma quello era un momento critico per me (non sto molto bene e non posso fare le cose troppo in fretta), e quando ho riattaccato ho tirato giù un che rottura di p... Questo per dire che Artibani ha raccontato una cosa che - anche senza cattiveria - ogni tanto facciamo tutti. Ed è proprio per questo che ci ha preso
                              « Ultima modifica: Sabato 14 Set 2013, 22:14:40 da Mark »

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                                Re: Topolino 3016
                                Risposta #59: Domenica 15 Set 2013, 12:36:35
                                Stabile avrà voluto, con il cuoco Grrodon, citare l'evroniano omonimo?  ;)

                                 

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