Topolino e lo Strano Caso di Jack Due Cuori Faraci/Cavazzano
Deludente. Dispiace veramente dirlo, ma la storia, per gli standard di Tito e, in special modo, per quelli della serie del Commissariato, non è nulla di che. Il personaggio di Jack risulta simpatico, la sceneggiatura è praticamente perfetta ed è bello rivedere Rock Sassi in azione. Però il soggetto è piuttosto scarno, carina l'idea di partenza del fortunato al gioco sfortunato in amore, ma in tutta la storia non succede praticamente nulla. Manca la sostanza, insomma, mentre la forma c'è ed è pure ottima, fatta com'è di quella narrazione didascalica tipica di Faraci che si accompagna ad una cornice molto d'atmosfera e metanarrativa che rappresenta ciò che di meglio propone la storia. Altra nota dolente è Cavazzano che, negli ultimi anni, ha irrigidito il tratto, rendendo piuttosto legnosi i personaggi. E non è solo una questione di età perchè, in molti casi e specie per le danesi, ha dimostrato più volte di saper realizzare alcune delle migliori tavole della sua recente carriera. Siamo su alti livelli, comunque, e si spera di rivedere presto Tito a lavoro su qualche storia ad ampio respiro.
Ciccio e la Torta Spaziale Secchi/Held
Ecco, questo è esattamente il genere di storie che fino a qualche anno fa infestava quasi ogni numero del giornale e che, personalmente, non vorrei più vedere. A parte che io tutte queste potenzialità in Ciccio non le ho mai viste, mi dispiace di vedere il nome di Secchi nei credits, perchè da autori esordienti o quasi come il giovanissimo Mazzoleni mi aspetto qualche storiella banalotta di rodaggio per prenderci la mano, ma da veterani come Secchi, che di belle storie ne ha scritte parecchie, mi aspetto ben altro.
Clamoroso a Paperopoli! Gagnor/Del Conte
Ok, qui non so bene cosa pensare. Che Donnie Barko volesse creare qualcosa di demenzialoide si capisce, solo che non so fino a che punto sia un delirio voluto o una storia con poco da dire ma allungata senza troppo senso. Perchè se la prima parte è parecchio sghignazzevole, nella seconda subentra un po' di noia e si giunge ad un finale senza capo nè coda. Complessivamente, però, un'ottima breve, del tipo perfetto per stare in mezzo all'albo.
Le Dodici Fatiche (e 1/2) di Pippercole - Settima Fatica - Il Dinotauro Michelini/Ferraris
Michelini non l'ho mai adorato, ma le sue storie le ho sempre lette con molto piacere, specie quelle anni '80 e '90, e quindi non posso che rammaricarmi del fatto che questa saga prosegua in maniera tanto noiosa e pesante. All'inizio, sembrava promettere grandi cose e le storpiature dei nomi di creature e fatiche erano assolutamente geniali. Poi, però, sappiamo tutti com'è andata, anche se trovarsi a leggere di un Dinotauro è pur sempre simpatico. Purtroppo, però, si ride ben poco in quella che dovrebbe essere una storia umoristica e sorprende quanto funzionasse molto più la breve di Bosco del numero scorso, concisa ed efficace.
Amelia e il Penny Portasfortuna Gilbert/Fecchi
Danese simpatica questa, ma nulla più. E a parte i buoni disegni di Fecchi, va segnalato l'uso dei personaggi che gli Scandinavi sanno gestire in maniera quasi sempre fresca ed efficace.
Numero nella media, insomma, e fa parecchio piacere la presenza di Casty nel prossimo, con una storia che si preannuncia simpatica ed interessante.