Allora, numero piuttosto sottotono, tenuto su solo dalla puntata d'apertura.
Darkenblot, terza puntata, è piuttosto buona, ma mi aspettavo qualcosina in più: alcuni misteri si stanno dipanando, ed altri mancano, ma sta venendo scelta una soluzione più "banalotta" rispetto a tutte le pippe mentali che ci stavamo facendo e che potevano essere più originali. Vediamo come finirà.
Tutte le altre storie, invece, sono di una bruttezza rara per trama, disegni, e sviluppo della narrazione. Salviamo pure la breve di Pisapia su Pluto, diamo un "6" politico alla finale di Michelini-Chierchini che tenta di introdurre un po' di originalità su un tema stravisto ma soffre di buchi di narrazione, ma le altre?
Il ritorno di Paperetta Yè Yé mi stava entusiasmando, ma poi la storia è di povertà di idee e narrativa notevole, è tutto uno spottone sull'Irlanda, dove i personaggi girano a caso, devono fare un servizio sulle mete turistiche irlandesi, e visitano SOLO UN VILLAGGIO, incontrano subito gente amichevole da Mulino Bianco che li ospita e tutto, c'è la solita tematica ambientalista (giustissima, per capirci),ed un pizzico di originalità nella soluzione del problema. Invece della storia di paperinik preferisco non parlare è proprio brutta, butta, brutta, e non conta che la demenzialità fosse voluta. Di queste due storie proprio non mi piacciono i disegni, tra l'altro.
Invece l'editoriale e gli articoli su Malala, su Paperetta e sull'Irlanda sono ben fatti (questi ultimi un po' corti); in particolare apprezzo che si sia parlato di Malala, perché il suo è un tema importante da sostenere, e da' al Topo una sensibilità notevole.