Un bel Topolino anche questa settimana: manca la storiona, ma quasi tutte le storie raggiungono la sufficienza e lasciano soddisfatti al termine della lettura. Dico quasi perchè la breve sull'arte moderna è una roba vista, stravista e che non strappa manco un sorriso...
Passando invece alle note liete del numero, pollice su soprattutto per il genio di Faccini, con un Archimede fantastico trascinato nel vortice del controllo, in modo da sfruttare il suo talento per le situazioni cicliche che si ripropongono. Ma ottima è anche la prova di Vito, il quale sfrutta il personaggio di Paperetta quasi a solo, provando a costruirle intorno una dimensione universitaria che le calza a pennello, andando peraltro ad occupare un posto vuoto all'interno dei personaggi Disney. E tutto ciò, come sempre sorretto da una sceneggiatura fresca e mai di maniera.
Piacevole anche il ritorno della Storia dell'Arte, per quanto quest'episodio non sia il migliore fra quelli visti finora e forse sia stato anticipato proprio per farlo coincidere con il Comicon napoletano. Una storia comunque buona, al netto delle ultime due tavole che mi hanno lasciato abbastanza perplesso, dato che non sentivo il bisogno di questo collegamento con il presente.
Infine, ben riuscite anche le altre due avventure del libretto: quella di Gambadilegno, pur partendo da un canovaccio già ampiamente sfruttato, non annoia e ha alcune trovate davvero simpatiche; e anche quella conclusiva si sviluppa in maniera ottimale, intrattenendo e divertendo.