In una storia che sarebbe stata probante per qualunque disegnatore, Casty riesce comunque a controbilanciare piccole incertezze e goffaggini con scene decisamente spettacolari.
Se lo dice Conker, ci si può fidare! Nell'Impoero sottozero abbiamo un Casty probabilmente ai massimi livelli dal punto di vista grafico. Fra spettacolari interni e suggestivi esterni, non si contano le vignette quadruple che arricchiscono la storia.
[size=13]SEGUONO SPOILER![/size][/glow]
La trama, che si configura al termine come una sorta di fiaba moderna
Dfinizione ottimamente calzante, considerando soprattutto incipit e finale, spiazzante, poeticissimo e abbastanza inedito per l'autore. Passare con disinvoltura dalla minaccia di una potenza militare straniera a una storia d'amore conclusasi col lieto fine da lacrimuccia (quasi in stile racconti attorno al fuoco) non è mai semplice. Tutti a pensare chissà quale villain del passato avesse ripescato, semmai non fosse stato uno nuovo di zecca, e alla fine
il cattivo non era nemmeno... cattivo!
(metto ugualmente lo spoiler perché non si sa mai dove cade l'occhio!) Diavolo di un Casty!
Vogliamo parlare poi dei momenti di sghignazzamento, atti a stemperare (è il caso di dirlo) l'atmosfera da colossal? Dalle inamidature di Atomino, al geniale raffreddore inibitorio (giusto il tempo per non farlo sembrare troppo
deus ex machina, ostacolo che portò Scarpa all'abbandono del personaggio), dalla sciarpona al collo delle piramidi, al tormentone delle dimissioni dei ministri (che, tra l'altro, non venendo più tirati in ballo, sembrano proprio dati per morti), fino all'inno di Gelonia e al tatticissimo giro circolare della parata!
Menzione speciale anche alla redazione, che tra una puntata e l'altra dedica altre 6 paginette di approfondimento a ciò che c'è di vero nella storia, con tanto di avviso di "spoiler" per chi non avesse ancora letto tutto!
Mi serve una rilettura per sapere dove posizionarla in una personale "best of" dell'autore, ma sicuramente il Castellan si è superato ancora!
P.S. chissà se rivedremo Aljoska... magari al soldo delle (si spera) redivive "Lepri Viola"?