Papersera.net

Copertina

Concept e disegno di Stefano Zanchi
Colore di Mirka Andolfo

Che aria tira a... Paperopoli (vignetta/tavola di Silvia Ziche)

Cari amici di Topolino... (articolo, 1 pagina, di Valentina De Poli)

Torna l'arte con Topolino! (intervista a Gagnor, 1 pagina, di Gabriella Valera)
Topolin Murat e i misteri di Pompei (20 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Roberto Gagnor
Disegni di Stefano Zanchi
Colori di Mirka Andolfo

Pompei, ci siamo! (articolo, 4 pagine, di Gabriella Valera con disegni di Ettore Gula)
Comicon, ci siamo! (articolo, 6 pagine, di Francesca Agrati con programmi del Comicon)

Gambadilegno e la dimensione eroica (28 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Gabriele Mazzoleni
Disegni di Marco Mazzarello

Paperetta si fa in due (24 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Vito Stabile
Disegni di Emilio Urbano

Karol, l'uomo a cui sorridono i monti (articolo, 4 pagine, di Federico Taddia)

Che cosa si fa stasera? - Zio Paperone e la cena artistica (7 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco
Disegni di Luciano Gatto

Archimede e il tarlo del dubbio (20 tavole)
Soggetto e sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini

Paperino e il web! (striscia di Donald Soffritti)

Paperino e la psicologia da videogame (22 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Federico Buratti
Disegni di Silvio Camboni

Zucche vuote - Nuvole nel cielo (tavola autoconclusiva di Enrico Faccini)

È tornata la Storia dell'arte di Topolino! L'episodio in questione è bello, e riapre la saga in maniera del tutto naturale (a parte il fatto che prima le storie erano in ordine cronologico, ma è un dettaglio di cui si deve per forza far a meno, e nemmeno disturba). I personaggi sono ben calati nel tempo in questione, si muovono in maniera del tutto naturale e Zanchi li disegna in modo splendido. Ottimo l'uso dell'.

Dopo questi meravigliosi disegni di Zanchi, si passa al mio più odiato disegnatore: Mazzarello.
A lui spettava il compito di portare Gamba in un'altra dimensione, dove tutto è al contrario. Se la trama è bella, funziona e diverte, i suoi disegni stonano (come sempre), non rendono bene le situazioni e non sono espressivi.

Dopo, la storia di Stabile è interessante, perché innanzitutto dedica una storia lunga solo a Paperetta, ma soprattutto per l'ottimo sviluppo che ha: ho apprezzato la caratterizzazione di Travis, e quella dell'amica di Paperetta (esisteva già?), ma anche di Paperetta stessa e di Paperone.
Nel comparto grafico, Urbano se la cava ottimamente (è bravo, meriterebbe molta più visibilità).

Dopo la breve di Bosco, non troppo simpatica ma leggibile, Faccini prepara una divertentissima storia di Archimede, non dissimile da quelle di Barks. Se ne parlassi di più, svelerei il meccanismo... Dico solo che è divertentissima
Faccini è impeccabile, anche nel comparto disegni: il suo tratto è pulito, ma comprensibile e dettagliato, che lascia un senso di stranezza senza essere difficile...

Altra storia da ridere (con un comparto grafico mooolto meno interessante, però) è l'ultima, quella di Buratti. È divertente l'idea di un videogioco su Paperino, però c'è da dire che non è vero che un videogioco in cui si pilota Paperone sia un'idea così malvagia

In sostanza buon numero, fatto di sole storie belle, ma da un comparto grafico altalenante, che però in tre casi raggiunge (sempre secondo me, eh) dei picchi.

Leggendo l'accurato indice postato dalla Spia Poeta, stavo valutando di lasciare questo numero in edicola.
Poi ho visto Faccini.

copertina (prelim, b/w, definitivo)

Il mio commento:
Topolin Murat e i misteri di Pompei voto 7,5
Ritorna in buon stile questa apprezzata serie con una storia che viaggia tra il vero e l'irreale. Molto bello e inaspettato il finale. Zanchi migliora molto il suo tratto e si candida come futuro grande disegnatore
Gambadilegno e la dimensione eroica voto 7,5
Molto interessante questa rivisitazione delle dimensioni parallele con un Gamba sugli scudi. Mi è piaciuto molto il fatto di avere dato il giusto spazio a due protagonisti di seconda importanza come Enigm e Sgrinfia. Mazzarello in alcune espressioni di Gambadilegno risulta essere monotematico
Paperetta si fa in due voto 7,5
Briosa e frizzante questa (dis) avventura di Paperetta che diventa sempre più protagonista nelle pagine del Topo
Che cosa si fa stasera? - Zio Paperone e la cena artistica voto 6
Simpatica riempitiva
Archimede e il tarlo del dubbio voto 7,5
Ecco un Archimede metà barksiano e metà facciniano: molto coinvolgente
Paperino e la psicologia da videogame voto 7
Storia simpatica anche se presenta una falla nella trama non da poco. Ottimo Camboni

L'apertura di Ziche nessuno la commenta? Sì, in effetti si finisce sempre col dire che è spassosa, però...

Topolin Murat e i misteri di Pompei di Gagnor, Zanchi e Andolfo. Ritorna la storia dell'arte di Topolino con una simpatica vicenda archeologica a Pompei, ben gestita dai frizzanti dialoghi, dalle illustrazioni plastiche e dettagliate e dagli ottimi colori.

Gambadilegno e la dimensione eroica di Mazzoleni e Mazzarello. Comincio col dire solo una cosa: Enigm c'ha il laboratorio in città? Ok...
A parte 'sta cosa senza cui, in effetti, non si poteva partire, la trama risulta simpatica, ma non abbastanza frizzante.

Paperetta si fa in due di Stabile e Urbano. Primo punto: ottimo Urbano. Stavolta mi è piaciuto molto, l'ho trovato estremamente più sciolto e pulito.
Sulla trama, abbiamo ulteriori arricchimenti della figura di Paperetta e dell'universo che le ruota attorno, un Paperone iniziale tremendamente scroccone e una sequenza di situazioni e gag eccellenti.

Zio Paperone e la cena artistica di Bosco e Gatto. Secondo episodio della nuova serie di Gatto. Ma, come per quello precedente, non mi coinvolge appieno. Anche se le critiche all'arte moderna sono condivise, ma lanciate un po' troppo alla svelta.

Archimede e il tarlo del dubbio di Faccini. Il surreale e il demenziale sono all'ordine del giorno qui, e la varietà di espressioni che Archi mette in scena man mano che si esaurisce non possono essere descritte

Paperino e la psicologia da videogame di Buratti e Camboni. Simpatica e con gli ottimi disegni di Camboni. Però non riesco a focalizzare, c'è qualcosa che non mi ha convinto. Magari vedo con una seconda lettura...

Bel numero.

"La storia dell'arte di Topolino: Topolin Murat e i misteri di Pompei" (Gagnor/Zanchi): e Gagnor tornò alla grande, finalmente! Ottima storia della serie, didascalica il giusto senA mai annoiare, con i disegni di un ottimo Zanchi. Il Gagnor migliore ci mancava, ma ora ho la certezza del suo ritorno. E ne sono felice!

"Gambadilegno e la dimensione eroica" (Mazzoleni/Mazzarello): spunto non nuovo, ma ottimamente sviluppato da un buon Mazzoleni che ormai ha superato i primi tentennamenti. Per Mazzarello vedi settimana scorsa: è sempre più espressivo, ma aspettiamo il guizzo definitivo ed il vero colpo di genio.

"Paperetta si fa in due" (Stabile/Urbano): buona storia, dove il nostro Vito conferma come Paperetta e Paperone gli siano perfettamente congeniali. Da spunti che sanno parecchio di vita vissuta, ne esce un simpatico campionario di gag, con un Urbano buono e convincente, salvo un paio di Paperette sedute, leggermente sproporzionate.

"Che cosa si fa stasera? Zio Paperone e la cena artistica" (Bosco/Gatto): quattro anni fa, vidi ad una mostra d'arte moderna uno straccio su un mobiletto, ma ad oggi ancora non ho capito se avessi visto solo uno straccio su un mobiletto o se fosse un'opera in mostra. Quindi ho sghignazzato di brutto! Gatto fenomenale, ormai indistinguibile dal classico matita/china.

"Archimede e il tarlo del dubbio" (Faccini): divertente breve, in puro stile Faccini, garanzia di qualità.

"Paperino e la psicologia da videogame" (Buratti/Camboni): simpatica commedia degli equivoci, con un Camboni in forma strepitosa.

Bel numero, dicevo, ottimo per arrivare al megaevento fella prossima settimana!

Torno a commentare il Topo dopo un po' e mi vedo già in disaccordo con i pareri espressi prima di me..aiuto :(
A me la storia di Gagnor non è piaciuta :( Devo dire che l'ho letta anche due volte..la prima in coda dal medico stamattina e la seconda qui a casa, proprio perchè a me andare dal medico non piace e credevo che questo potesse avere in qualche modo inficiato il mio giudizio.. Invece a casa l'esito è stato uguale.. La cosa più bella della prima storia, infatti, secondo me sono stati i disegni di Zanchi e i colori della Andolfo.. La trama invece l'ho trovata abbastanza povera..non c'è mai un vero pathos neanche quando i protagonisti finiscono in difficoltà e la vicenda si risolve subito..il tutto è condito da battute, alcune delle quali carine per carità, e da un finale che è molto furbo secondo me e che cerca di risollevare una storia un po' semplice..
Nota di merito invece per Vito e Faccini che fanno due storie molto molto carine !!!
Partendo da Faccini ho adorato la sua storia perchè ho riconosciuto in Archimede TUTTE e dico TUTTE le ansie che mi vengono uscendo da casa..le finestre, il gas e la luce e le chiavi..e la macchina sarà chiusa ? Chi mi conosce sa che è così !!! Mi ci mancherebbe solo un robottino che mi mette ancora più ansia !!! Insomma in questa storia ho sorriso più di qualche volta.
E complimenti anche a Vito che realizza proprio una bella storia. Paperone si conferma quello che è..disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi..anche ad accettare un appuntamento pazzesco per conto della nipote. Bella la concatenazione di eventi e disguidi che portano a un finale molto carino !!!
Ah e finisco citando Che cosa si fa stasera? Zio paperone e la cena artistica che mi ha fatta pensare (e come non avrebbe potuto ?) allo sketch del museo di Aldo Giovanni e Giacomo in Anplagghed..zio Paperone mangia la pasta di Van Paper così come Giovanni si siede sul "concetto di Fistelloni" !!!
Insomma buon numero !!!

Questo numero sussiste per Faccini e per Vito, che dimostrano con le loro storie come si scrive una storia interessante, attuale, spigliata e divertente.
Il primo, con Archimede e il Tarlo del Dubbio, mette in gioco tutta la sua vena surreale per confezionare un'avventura paradossale, in cui l'inventore di Paperopoli crea un segretario-robot che invece di ricordargli gli impegni si diverte a mettergli dubbi su quali doveri ha espletato e quali no e lo sbeffeggia, mandandolo letteralmente in tilt. Lo spunto è buono, ma è lo svolgimento ad essere di rilievo, coniugandosi con i disegni (dello stesso Faccini) nei quali le espressioni di Archimede sono tutte un programma, spassose e calzanti con la follia raccontata.
Vito torna a scrivere di Paperetta, un personaggio con cui si sente a suo agio sicuramente, secondo solo a Paperone. Paperetta si fa in due è una storia scanzonata e giovanile, in cui il contesto raccontato si configura come credibile e rispecchiabile dagli attuali ragazzini, che troveranno riscontro e immedesimazione tanto nei comportamenti dei protagonisti, quanto nei dettagli narrativi inseriti.La storia prende poi una piega particolare, con soluzioni paradossali senz'altro disneyane ma che al contempo fanno il verso al mood di certi recenti cartoni animati. Una prova buonissima, che si avvale anche dei bei disegni di un Emilio Urbano piuttosto in forma che, al netto di alcune sbavature su Paperetta, fa un buon lavoro.

Il resto del numero oscilla invece tra il buono e il meno buono. Paperino e la Psicologia da Videogame parte da un presupposto che invoglia a leggere, la la svolgimento non si rivela all'altezza delle aspettative e, anche per l'esiguo numero di pagine, è costretto a mettere in campo soluzioni fin troppo classiche. Bellissimi i disegni di Camboni!
La breve di Bosco e Gatto è caruccia e nulla più, mentre l'avventura di Gambadilegno orchestrata da Mazzoleni vorrebbe essere buona, avrebbe anche potuto esserlo... ma stringi stringi l'idea della dimensione parallela altro non fa che riproporre lo stereotipo dei ruoli rovesciati (Topolino criminale, Manetta abile commissario etc.), che è un po' il livello base per questo tipo di trame, il che inficia un po' la validità dell'intreccio. Mazzarello ai disegni meglio che in passato, ma risulta un po' troppo squadrato.
Eccellenti invece i disegni di Stefano Zanchi per la nuova Storia dell'Arte di Topolino di Roberto Gagnor: ahimè, però, la sceneggiatura che rappresentano non è altrettanto buona. Compressa in 20 tavole la storia non riesce mai a prendere il volo, in bilico tra la leggerezza di una breve e la serietà di una storia d'apertura che presenta anche temi importanti e seri come la conservazione delle opere. Lo spazio esiguo non consente nemmeno di tracciare una linea chiara tra gli elementi fantastici e quelli reali, alimentando la confusione in una storia in cui l'arte, al contrario delle precedenti avventure del ciclo, risulta un po' sacrificata.

Numero caratterizzato da ben 5 storie 'lunghe' (in realtà dalle 20 alle 28 tavole) e da una Ziche d'apertura e un Faccini in chiusura particolarmente in forma.

TOPOLINO MURAT E I MISTERI DI POMPEI
Piacevole soggetto storico, sia per i luoghi descritti che per i disegni di un bravissimo Zanchi (colorati dalla altrettanto brava Andolfo). Finale a sorpresa ma non troppo, visto che il Vesuvio è stato ed è (nel bene e nel male) protagonista naturale assoluto di questa Storia e questa Geografia.

GAMBADILEGNO E LA DIMENSIONE EROICA
Queste dimensioni temporali parallele hanno davvero stufato con i doppioni dei characters dal carattere invertito. E' vero che quando c'è di mezzo Enigm certe cose possono succedere, però eviterei di ripeterle: con il prof in questione si possono fare cose meno banali e più interessanti.

PAPERETTA SI FA IN DUE
Divertente soggetto dove diverse realtà (quella dei plutocrati e quella degli studenti universitari) si integrano felicemente grazie a Paperone, Paperetta e... Vito, autentico mattatore di queste commedie paperopolesi. Non male anche Urbano, a parte il frangione della protagonista, un po' esagerato.

ZIO PAPERONE E LA CENA ARTISTICA
Plot classico ma sempre simpatico, in una breve disegnata dall'ottimo Gatto.

ARCHIMEDE E IL TARLO DEL DUBBIO
Storia simpatica che però nasconde una certa pesantezza nella ossessiva ripetitività di certe azioni. Con quel sottile filo di angosciante ambiguità che certe creature meccaniche spesso hanno in questi plot facciniani (quest'ultima constatazione è comunque positiva)

PAPERINO E LA PSICOLOGIA DA VIDEOGAME
Buratti ridimensiona le pompose velleità dello zione in favore del più amato nipote (quale amara verità da accettare!): ma il suono degli incassi fa superare a Paperone qualsiasi crisi, monetaria o intima che sia. 

ma nella storia di Paperetta, Vito si autocita o sbaglio?

Grande Andrea! Ecco perché questa cosa degli stivaletti regalati da Paperone mi accendeva un campanello nella testa!

Nonostante l'attesa sia, inevitabilmente, rivolta tutta al prossimo numero, anche questo 3101 ci regala delle belle storie. Che lo rendono il numero migliore da un pò di tempo a questa parte.

Occhio, possibili spoiler!

Topolin Murat e i misteri di Pompei
Bene il ritorno della Storia dell'Arte, serie che mi era piaciuta a suo tempo e che torna con un episodio davvero ottimo. Gagnor confeziona una bella trama mettendo insieme due epoche storiche, la Napoli Napoleonica e la Pompei romana. Mischiando anche un pò di mitologia. Bella l'avventura nel sottosuolo della città, peccato solo che venti tavole siano un pò poche per sviluppare una trama più complessa. Il cameo finale è un tocco di classe. Anche se...
Zanchi eccezionale. Figuriamoci che dalla preview della scorsa settimana credevo fosse Mangiatordi. Il che è tutto dire.

Gambadilegno e la dimensione eroica /
Allora, l'idea di scaraventare un personaggio in una realtà dove tutto è opposto è buona. Tanto buona che l'abbiamo vista un bel pò di volte... poteva essere interessante soffermarsi sulle opposte caratterizzazioni dei personaggi, ma questo aspetto non viene valorizzato più di tanto. In ogni caso è una storia ben scritta, che scorre bene, e ci sono dei passaggi divertenti.
Quanto al comparto grafico... mi ha un pò deluso. Tra l'altro mi aspettavo che la dimensione parallela avesse qualche tratto particolare, invece è tutto banalmente identico alla Topolinia normale.

Paperetta si fa in due
La migliore del numero, senza dubbio. Ma d'altra parte Vito sta sfornando una perla dopo l'altra. Paperetta ormai è il suo cavallo di battaglia, e dimosta di saperla usare molto bene (al pari di Paperone). Lo spunto iniziale è originale, e la caratterizzazione degli altri personaggi (Travis per primo) è semplicemente perfetta. Mi ha un pò stonato che addirittura il ragazzo sia in grado di costruire , ma d'altra parte era inevitabile ai fini della trama. Bene che ci sia un riferimento a una sua breve di qualche tempo fa. Ha un sapore di continuity che non guasta mai.
Urbano eccellente.

Che cosa si fa stasera? - Zio Paperone e la cena artistica
Fa parte di quelle storie che sembrano partire per andare lontano, invece si risolvono in semplici gag. Simpatiche e divertenti, per carità, ma che sarebbero più efficaci all'interno di una storia articolata.
Gatto è un eterno ragazzino.

Archimede e il tarlo del dubbio
Una "Faccinata" semplice e pura, geniale e demenziale! Con un Archimede distratto e un macchinario che tra l'altro è anche abbastanza inquietante. Bella storia, anche perchè mi sono immedesimato parecchio nel Pitagorico.
Anche graficamente Faccini è al top.

Paperino e il web! Epica!

Paperino e la psicologia da videogame
Non memorabile, ma è una più che degna conclusione di questo bel numero.
Camboni, come sempre, crea vignette ricchissime, ma non pesanti.

ho assai gradito la prova di vito con paperetta,bene bene,prosegue il recupero di questo personaggio ;ho poi molto apprezzato faccini autore completo con un archimede dagli echi barksiani;non mi è dispiaciuta affatto la storia  di mazzarello che mi ha fatto molto divertire nella sequenza tra gamba e,  manetta e basettoni a ruoli invertiti

Comunque spero che i personaggi introdotti da Stabile in queste storie siano mantenuti anche in futuro... in fondo nelle storie di qualche anno fa Paperetta aveva la sua compagnia ricorrente (erano storie brasiliane?)
In ogni caso in questa storia Vito ha messo delle battute degne di Ortolani

TOPOLIN MURAT e i Misteri di Pompei: Grande esempio di come il fumetto possa fare cultura divertendo. Avevo studiato la storia degli scavi di Pompei all'università, dall'era Napoleonica agli studi di Giuseppe Fiorelli, e questa avventura è stata una piacevole sorpresa.Macchia Nera "O'Malamente " è strepitosamente malvagio, ed il fauno...beh, non voglio spammare ! Accoppiata Gagnor/Zanchi di sicuro effetto, ma avrei sviluppato una vicenda in più puntate, l'argomento meritava...

La storia di Gagnor è una di quelle che mette in difficoltà: inizia e promette bene, magari un po' sempliciotto l'espediente del "passaggio segreto" in cui si capita per caso, ma nulla che stoni troppo per un'avventurella in costume a fine didattico.

Finché non spunta PIETRO FAUNO e ci scappa il WTF.

Da lì in poi si perde un po' il controllo della trama, dalla tavola con la battaglia di Isso piazzata a casaccio (come nemmeno le pause pubblicitarie televisive) alla risoluzione fulminea con Gamba che si redime ma invece no, passando per Macchia che manda Pietro a cercare i protagonisti nonostante fosse convinto di averli fatti fuori (e che delega la ricerca dell'oro perché boh).
Le ultime due tavole, poi, sono anche gradevoli come idea, ma a conti fatti fini a sé stesse ed anche piuttosto superficiali (Gennarino PRIMO è così scemo che fa il giro e diventa quasi geniale).

Insomma, capisco che non ci fossero le tavole a disposizione per una storia di respiro maggiore, ma forse proprio per questo si poteva tagliare il fanservice finale e Gamba demenzialone, tenersi Macchia come malamente della storia (lol!) e cercare di far scorrere il tutto con più naturalezza ed attenzione ai dettagli.

Una cosa sulla storia di vito: ma solo io trovo MALATO che il ragazzo che muore dietro a Paperetta sappia costruire un suo clone-bot come non se ne vedranno fino all'anno 3000? :o

cioè lol seriamente dai... poche ragazze da quelle parti per cui provvede da solo?

Malato è eccessivo, dai! Con Archimede abbiamo visto robot di ogni tipo e non abbiamo mai detto niente...

Insomma, mi pare solo un paradosso per ridere e nulla più!

E poi, dai... fino al 3000 vuoi aspettare? Vertighel le sue ragazze robotiche se la creerà già nel XXIII secolo Mancano appena 200 anni.

cioè lol seriamente dai... poche ragazze da quelle parti per cui provvede da solo?

Nel frattempo prima esce con la rossa e poi con Paperetta, chiamalo scemo [smiley=ahsisi.gif]

Malato è eccessivo, dai! Con Archimede abbiamo visto robot di ogni tipo e non abbiamo mai detto niente...

massì, è che fa lollare come cosa, specialmente rapportato a Futurama e come hanno sviluppato loro la cosa xD

A proposito di Futurama, guardate bene la storia di chiusura, terza e quarta pagina...

Malato è eccessivo, dai! Con Archimede abbiamo visto robot di ogni tipo e non abbiamo mai detto niente...

Insomma, mi pare solo un paradosso per ridere e nulla più!

Come in DuckTales: Archimede crea Gina per aiutare la tata, e appena Paperone (ben memore di Armostrong, i Costruttori e il guardiano del deposito) la vede si rivolge infuriato ad Archimede ed esclama: "Quante volte te lo devo dire Archimede? BASTA. CON. I. ROBOT!" 

In questo numero mi sono piaciute tutte le storie meno quella di Faccini su Archimede: ho trovato buone le premesse, ma un po' troppo pesante lo svolgimento,

Un bel Topolino anche questa settimana: manca la storiona, ma quasi tutte le storie raggiungono la sufficienza e lasciano soddisfatti al termine della lettura. Dico quasi perchè la breve sull'arte moderna è una roba vista, stravista e che non strappa manco un sorriso...

Passando invece alle note liete del numero, pollice su soprattutto per il genio di Faccini, con un Archimede fantastico trascinato nel vortice del controllo, in modo da sfruttare il suo talento per le situazioni cicliche che si ripropongono. Ma ottima è anche la prova di Vito, il quale sfrutta il personaggio di Paperetta quasi a solo, provando a costruirle intorno una dimensione universitaria che le calza a pennello, andando peraltro ad occupare un posto vuoto all'interno dei personaggi Disney. E tutto ciò, come sempre sorretto da una sceneggiatura fresca e mai di maniera.

Piacevole anche il ritorno della Storia dell'Arte, per quanto quest'episodio non sia il migliore fra quelli visti finora e forse sia stato anticipato proprio per farlo coincidere con il Comicon napoletano. Una storia comunque buona, al netto delle ultime due tavole che mi hanno lasciato abbastanza perplesso, dato che non sentivo il bisogno di questo collegamento con il presente.

Infine, ben riuscite anche le altre due avventure del libretto: quella di Gambadilegno, pur partendo da un canovaccio già ampiamente sfruttato, non annoia e ha alcune trovate davvero simpatiche; e anche quella conclusiva si sviluppa in maniera ottimale, intrattenendo e divertendo.

non mi ha convinto la storia d'apertura dedicata all'arte:i personaggi sembrano piuttosto spaesati e in particolare il gambafauno e i due operai che scavano per conto di macchia;forse avrebbero giovato più pagine,ma anche il finale non mi ha molto convinto,essendo del parere che le streghe vivano per molti anni...quella sarebbe benissimo potuta essre amelia stessa

notevole invece la storia di faccini,che in queste semi brevi si trova più a suo agio e riesce a produrre una storia dagli echi barksiani(e non è la prima volta)

Il problema della prima storia secondo me è che...è piuttosto debole la trama, perlopiù finalizzata ad arrivare al reportage (molto interessante) dedicato a Pompei.

Tutto il resto abbastanza livellato, spicca solo la storia di Paperetta di cui l'autore sta facendo un ottimo uso secondo me.

spicca solo la storia di Paperetta di cui l'autore sta facendo un ottimo uso secondo me.

Concordo e, per chi interessato, mi permetto di segnalare che ho detto la mia sulla storia di Vito, in modo leggermente più articolato che qui, sullo Spazio Bianco

Un topolino che non mi è dispiaciuto. Io lo definirei nella media. Alcune storie carine e divertenti, altre un po' meno. Nulla di eccezionale in definitiva.

Topolino Murat e i misteri di Pompei. Voto 8. La sceneggiatura in alcuni punti mi è sembrata decisamente frettolosa e in generale non mi piacciono mai le storie celebrative o didattiche, ma devo dire che questa mi ha piacevolmente sorpreso e intrattenuto, un po' per i bei disegni e colori, un po' per il bel Gambadilegno fauna. Ma soprattutto la chicca finale

Gambadilegno e la dimensione eroica. Voto 7,5. Mi è piaciuto il riutilizzo di un personaggio come Enigm, al quale viene dato sempre troppo poco spazio. Quella del'universo alternativo a personalità invertite è un'idea che si è già vista in tutte le salse, ma con l'occhio di gambadilegno e le perle filosofiche di sgrinfie il tutto assume una comicità rara e fa scorrere la storia veramente in allegria. Mi sarebbe piaciuto vedere il Gamba "buono"

Paperetta si fa in due. Voto 7. Una storia divertente di Paperetta anche se non all'altezza della precedente. Il rapporto tra lei e Paperone continua ad incuriosirmi. Alla fine lui non la tratta male e arriva a ricattarla per l'affare solamente con la scusa dell'acquisto (che abbia anche altri debiti con lo zione? )

Zio Paperone e la cena artistica. Voto 6. Ha i disegni di gatto. Fine. La storia è breve e neanche troppo divertente a mio avviso.

Archimede e il tarlo del dubbio e Paperino e la psicologia da videogame mi sento di commentarle insieme. In entrambe è presente il buon archimede e mentre nella prima è alle prese con un marchingegno che poteva solo uscire dalla mente del delirante faccini (con effetti comici unici nel suo genere come il robot che controlla il robot che controlla...) nella seconda agli Paperino a prendersi la sua "rivincita" dimostrando come in fondo molti siano dalla sua parte. Lui è "l'eroe" e molti bambini (paperi e non) patteggiano per lui più che per il tiranno despota che è paperone. è una storia apparentemente semplice, ma che fa riflettere a mio avviso. Entrambe ottime storie che meritano un 7,5 a mio avviso.