Da quanto non recensivo tutto un numero! Parto col farvi notare un'esperimento di Sciarrone in copertina: le pieghe del maglione giallo di Topolino ricalcano quelle dei pantaloni e delle scarpe di Basettoni e Manetta: verificare per credere
Copertina: Nonostante questo, ho trovato la copertina di questa settimana abbastanza anonima e poco ispirata, coi tre personaggi inseriti senza un criterio che in qualche modo li leghi, rendendo ogni disegno a sé stante e non parte di un complesso più generale. Sciarrone non è malaccio, ma penalizzato dalla mancanza di rigore e armonia della copertina.
2,1/5 Topolino e la sfida all'ultimo squitt (
Sisti/Sciarrone)
Una storia che illude ma che sorprende... che dire, applausi a Sisti, sa veramente come imbastire una trama avvolta nel mistero, dando risalto ad ogni singolo personaggio, che Sciarrone traccia con uno stile personalizzato che non ho trovato così sgradevole. Rispetto a quella che era la prova di "Sottopolinia", queste linee sono decisamente meno confuse e più belle da vedersi, non tolgono la personalità ma non rinunciano alla classicità. Avrei però evitato le troppe vignette con sfondi freddi, non lasciano nulla.
Contesto, in quanto a trama, l'uso che si è fatto di Macchia Nera e il relativo ritratto di Sciarrone: per essere un piano imbastito da lui, mi è sembrato assolutamente sottotono, così come il modo in cui si fa catturare.
A parte questo, l'ho assai gradita.
8/10Zio Paperone e la sfida da 50$ - 1. Non è il Klondike (
Sisti/Urbano)
Storia che mi preoccupa e su cui non posso fornire una valutazione, dal momento che questa è solo una prolissa introduzione su quello che accadrà nelle prossime puntate. Certo, in questo modo il quadro non risulta forzato, è c'è pure una riflessione sul concetto di lavoro odierno e sulle strade che vengono scelte, il più delle volte facili e che non comportano fatica e sacrifici... vedremo! Urbano fa il suo lavoro, Archimede è l'unico che non mi convince, per il resto... molto bene!
RinviatoPaperino e il portentoso marsuplacante (
Stabile/Martusciello)
E bravo Vito, ha confezionato proprio una signor storia, che nella semplicità della sua trama, risulta gradevole e pungente. Mi piace soprattutto il fatto che si sia allontanato dal "Paperone depresso" per indagare uno degli aspetti più basilari del suo carattere, ossia la sua indole, utilizzandola come pretesto per costruirci sopra una vicenda tanto assurda quanto divertente. Da quanto non rivedevo i paperopolesi insultarsi o Paperino che le canta ad Archimede, e la soluzione finale è geniale, perfettamente in tema! Plauso anche alla Martusciello, forse in alcune parti un po' imprecisa, ma per il resto è ok.
9,4/10Dinamite Bla e i Baci del Cucuzzolo (
Gagnor/Baldoni)
Ahimè, qui devo strizzare l'occhio a Vitaliano, perché Gagnor è riuscito, utilizzando il burbero montanaro, a costruire una storia veramente bella, che si regge su gag credibili, non eccessive o ripetute a menadito e con un significato finale che secondo me non stona assolutamente, anzi, approfondisce il carattere di Dinamite, rendendolo più appetibile a chi generalmente non lo sopporta. Questo è il genere di storie che vorrei vedere con questo personaggio, non una recita al vetriolo né la spiegazione della gag che diventa la gag, bensì ironia e personaggi che agiscono come persone, e non come consci di stare interpretando un ruolo che si ripete all'infinito. Perfetto così, e anche Baldoni mi è piaciuto molto, pur essendo queste le sue prime prove, lo trovo un artista centrato e che non mostra insicurezze. Noto un certo rimando a Giorgio di Vita col suo stile.
10/10Alla fine questo è assolutamente un ottimo numero, da non lasciarsi scappare: quello che più ho apprezzato è l'ampio numero di personaggi apparsi (anche solo come camei) nelle varie storie, senza fare la vicenda esclusivamente su Paperino o Paperone, per intenderci. La tipica storia di Topolino è vincente per la bravura di Sisto nel regalarci un giallo informatico ma senza rendere pedante l'informatico, mentre Stabile propone una storia classicheggiante ma che intrattiene. Abbiamo poi l'inizio di una storia a puntate di Salati, che suppongo decollerà nei prossimi numerosi (anche se le aspettative sono assai alte), mentre chiude il tutto Gagnor, che ripropone quel Dinamite Bla che in Fausto Vitaliano, negli ultimi tempi, ho trovato assolutamente indigesto, vuoi per "schemi narrativi" o per le "pseudo-battute".