Unica nota assolutamente positiva del numero, a mio parere, sono i disegni: da maestri ormai consolidati e più che giustamente ammirati (De Vita, Intini e Cavazzano, sempre una gioia per gli occhi, in particolare i primi due), all'esordiente Ermetti (una vera rivelazione
), passando per il bravo Asaro e Amendola, che non mi piace tantissimo, ma si lascia guardare.
Ma le vignette su San Valentino che si trovano sparse sul Topo, di chi sono? Non riesco a riconoscere il tratto... Perina, forse?
Di
Topolino e Minni in: scoppiati! ho apprezzato l'idea di partenza (cosa succede se si provano a rompere degli schemi consolidati?), anche se penso che si sarebbe potuto osare di più, magari allungando la storia e dividendola in due tempi; buona anche la caratterizzazione dei personaggi, sia principali che secondari (anche se non capisco: perché Trudy deve fare la parte dell'amica bonacciona e golosa? Perché non usare, chessò, una Patrizia Pig?)
Belle spaziali è invece una storia assurda, che parte da premesse assurde, si sviluppa in modo assurdo e ha una conclusione assurda (come sottolineava già qualcuno, da quando in qua si spediscono nello spazio quattro persone completamente inesperte, tra cui una anziana, senza un briciolo di preparazione? Come mai le papere non si stupiscono della presenza di altre forme di vita nello spazio? "Esperanto alieno"???)
Ora, intendiamoci, se la storia partisse da premesse non realistiche, do per scontato che compaiano alieni o che comunque la loro presenza sia un fatto risaputo dai terrestri (vedi ad esempio la recente miniserie su PP8 e la pattuglia spaziale di Savini)... ma non è il caso della storia in questione!
Si salva per la presenza di qualche gag simpatica, come la preoccupazione di miss Paperett per i suoi errori sul lavoro, lo scarpone racattato nello spazio e le battute su Brigitta.
La triade di storie su San Valentino si conclude con le avventure romantiche di Ciccio, in quella che mi è sembrata una storia poco brillante e dallo svolgimento piuttosto prevedibile. L'ingenuità con cui Ciccio si approccia alla ricerca di una fidanzata, poi, è troppo... troppa! D'accordo, Ciccio non sarà molto sveglio, ma in alcuni momenti (tipo a pag.66) mi è sembrato affetto da autismo. La prima impressione è stata quella!
Carino il finale, ma si poteva fare di meglio!
Da quando è iniziata questa miniserie, è la prima volta che
I casi di Rock Sassi mi diverte (le altre storie mi avevano fatto cadere le braccia). Unica nota stonata, la stupidità di Rock Sassi a pag.94: tra l'altro, oltre a essere esagerata, è una caratterizzazione sbagliata del personaggio, che non è certo uno sprovveduto!
Simpatica la storia del
portiere conteso: gag prevedibile, ma gradevole.
Leggibile anche la straniera, ma, come ha già detto qualcuno, i danesi hanno una caratterizzazione di Paperino e Paperina diversa dalla nostra, il che rende la lettura più fastidiosa.
Mi spiace dare giudizi così negativi, ma noto che in generale anche gli altri forumisti non hanno gradito il numero.
Tanto per dare qualche nota positiva in più, molto bella la copertina che omaggia i Penauts! Il Maestro Intini non delude mai