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Ora mi spieghi che razza di censure avresti visto in Pk.
Hai presente come nell'ultima storia avevamo visto la morte di Paperino e Pikappa in lotta continua fra la vita e la morte vero? :

In cosa consisterebbero le censure in questa storia che non ha nulla di diverso da quelle che Sisti faceva negli anni '90?

Argomentare, grazie.

Già partendo dal formato delle puntate, non vedo moltissima libertà. Ok la suspense però lo sviluppo mi sembra volutamente "commerciale".
Non che la testata sia mai stata gratuita, ma qui più che mai le circostanze mi lasciano immaginare direttive del tipo: le vendite vanno così così, PK ancora tira un po' di lettori, prendiamoli per la gola senza dare troppo nell'occhio.
Non difficile da ipotizzare considerando anche la trovata della copertina componibile, che potrebbe/dovrebbe raddoppiare le vendite.

Ora che questo sia giusto o sbagliato, non spetta certo a me considerarlo, non voglio fare demagogia.

Temo tu abbia preso come un attacco personale la stringa "etno-socio-para-psico-pedagogico", la quale è stata volutamente inserita quale sommario elenco delle censure più in voga e che solitamente marciano all'unisono nella società odierna.

 

Bel numero che ha in PK il suo piatto forte, ma non è l'unico motivo per leggerlo.

Occhio, possibili spoiler!

PK: Gli argini del tempo - Seconda puntata
Puntata di transizione, che fornisce nuovi elementi, ma dà più domande che risposte. Episodio per così dire "teorico", che serve per comprendere (e non è mica immediato) la teoria di Sisti. Ovviamente non c'è nulla di sicuro, prevedo colpi di scena come se piovesse. A ogni modo, è presto per giudicare la storia nella sua interezza. Sciarrone, però, lo possiamo promuovere già da subito. Atmosfere spettacolari, personaggi dinamici. Forse c'è qualche posa innaturale nelle mani di Lyla in un paio di occasioni, ma è impercettibile. O meglio, lo sarebbe se non passassi sotto lente d'ingrandimento ogni pixel della tempoliziotta...

La storia dell'arte di Topolino: Zio Paperone e l'enigma della sposa etrusca
Ottima storia, per quanto l'espediente del racconto totalmente di fantasia sappia un pò di forzatura. Ma non ci si fa molto caso. Anche perchè c'è un Zanchi sempre più al livello dei colleghi più esperti a dare valore aggiunto all'intero episodio. (PS la 500C che ha noleggiato Brigitta è magnifica )

Gambadilegno e Trudy in... Acciughe e rubini
Bella interpretazione del rapporto tra Gambadilegno e la sua Colombella, con Pietro schiacciato tra l'incudine e il martello che cerca di salvare  capra e cavoli. Buon Amendola.

Paperino aspirante scrittore
La disputa "letteraria" tra Paperino e Gastone sa molto di già visto, e lo sviluppo è assolutamente prevedibile. Ma per fortuna c'è un finale abbastanza inaspettato che salva tutto. Chierchini sente il peso degli anni in aspetti "tecnici" come l'inchiostratura, ma per il resto mantiene un tratto magnifico e inconfondibile.

Topolino e i guerrieri dimenticati
Gran bel fantasy, che forse avrebbe meritato di essere sviluppato in due episodi. Bella idea di base, e ben sviluppato l'intreccio tra magia e tecnologia. I disegni (splendidi) di Zironi fanno il resto.

Di PK ho parlato qui, non mi ripeto
Il resto del numero non possiede nessuna storia che spicca sulle altre, anche se non c'è niente di veramente brutto o inqualificabile.
La storia di Roberto Gagnor sulla storia dell'arte è senz'altro migliore di quella di due settimane fa: battute più genuinamente divertenti, una trama che scorre veloce ma senza facilonerie, simpatica e intrattenevole. Forse il riferimento diretto alla componente artistica emerge poco, ma ci pensa l'articolo di accompagnamento ad approfondire. Stefano Zanchi fa un lavoro egregio, confermandosi come il disegnatore migliore tra le nuove leve, e i cui splendidi disegni sono valorizzati dai colori di Mirka Andolfo.
La storia di Gambadilegno e Trudy della Camerini parte con le migliori intenzioni... ma poi si perde, si allunga e crea una situazione un po' pasticciata dove Gamba non è l'unico confuso riguardo alle sue azioni. Il tratto di Amendola è poco convincente.
Anche Chierchini ormai non è più al top del suo stile, che risulta eccessivamente manierista, mantenendo comunque echi di quello che era all'apice del suo stile. Disegna Paperino Aspirante Scrittore di Roberto Moscato, una storia che trova meriti in alcune gag simpatiche e riuscite e nel finale e sorpresa, non tanto per il concetto in sé quanto perché, quando arriva, uno non pensava più a quella situazione. Per il resto è una storia a tappe piuttosto sconnesse le une dalle altre, rendendo l'avventura poco unitaria.
Chiude l'albo un fantasy dalla trama non molto originale firmata da Giorgio Figus, che scrive una sceneggiatura priva di vero mordente e dove nessun personaggio riesce a spiccare davvero; offre però una bella prova Giuseppe Zironi alle matite, davvero evocative.

D
La storia di Roberto Gagnor sulla storia dell'arte è senz'altro migliore di quella di due settimane fa: battute più genuinamente divertenti, una trama che scorre veloce ma senza facilonerie

Per questo ho dovuto sbarazzarmi di quella Brigitta, con magie anacronistiche quali karate e macchine da cucire!

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Cioè, capisco la gag, ma l'anacronismo fatto di proposito per poi trollare con IL KARATE, LA MAGIA ANACRONISTICA è una roba che scalza il Gennarino I della storia precedente. E' metametafumetto, in cui rido del tentativo del fumetto di essere consapevole di essere un fumetto.

Sorvoliamo su altre facilonate tipo Amelia che si trasforma in biondona per sedurre Paperone però poi lo ha già in suo potere: vabbè dai, diciamo che voleva crearsi il pretesto. Ma  il pretesto per... quali sono i suoi scopi? Ha di mira sia il "primo pezzo di metallo" dotato di non meglio specificati poteri magici (perché? perché è Amelia, no?!) sia sposarsi con Paperone per avere il controllo dell'Etruria.... obiettivi che persegue soggiogando lui e metà dello staff del palazzo reale: ordina-e-noi-eseguiremo... rendendo inutile, quindi, sia l'allenza con i Bassotti che il matrimonio.

Oh mi va bene la storia dal registro leggero, capisco che l'intera storia sia basata sulla gag "Va' le scemenze di Brigitta", ma un minimo di direzione nella trama male non avrebbe fatto. Magari anche a discapito di un paio di gag, ché se uno ti strizza l'occhio un paio di volte è simpatico, se lo fa venti volte in una vignetta ha un tic nervoso.

La seconda parte di PK mi è piaciuta di più della prima.
Il Razziatore non mi ha mai sfagiolato come nemico di Pk, ma per piacere, lo chiedo a tutti gli sceneggiatori della serie, evitate di mettere in bocca a Razzi tutte quelle battute incentrate sul tempo ( "so come passare il tempo " dammi un pò di tempo" ecc...) che lo rendono davvero penoso !
Le altre storie dell' albo non mi dicono granché.
E non lo dico per cattiveria  o altro.
Sarò sincero: per me PK su Topolino fa solo più male che bene alle vendite, e sapete perché ?
Perché evidenzia il basso livello qualitativo della media delle storie  del giornale, che francamente, a confronto con quelle di PK ,  trovo nella maggioranza dei casi soporifere.
Tutt e le storie  dovrebbero  essere al livello delle storie di PK  , e tutte le settimane , se si vuole che il Topo torni a vendere come ai bei tempi.
Basta con queste storielle uniche che durano 30 pagine e chiusa lì, si bruciano belle idee e basta.
Guardate la storia fantasy alla fine dell' albo: si poteva tirare fuori una bella saga di centinaia di pagine, e invece viene fuori una storiellina che scorre veloce veloce e poi,bum! finita e dimenticata in fretta.

Già partendo dal formato delle puntate, non vedo moltissima libertà. Ok la suspense però lo sviluppo mi sembra volutamente "commerciale".

Ogni storia di Pk è stata fatta per vendere. Sisti ha tirato in ballo teorie scientifiche moderne e le ha rielaborate, non ha scritto una storia tanto per scriverla, è partito da un'idea di base precisa. Però in questo caso sei libero di pensarla come vuoi.

Il problema stava nel fatto che hai usato una parola come "censura" in un contesto come quello pikappico in cui si vedono tracce di tutto tranne che di censura o di edulcorazione.
I confini in cui si muove questo Pk non sono diversi da quelli del Pk anni '90, anzi vedendo Potere e Potenza la redazione sta osando anche qualcosina di più.

Ogni storia di Pk è stata fatta per vendere. Sisti ha tirato in ballo teorie scientifiche moderne e le ha rielaborate, non ha scritto una storia tanto per scriverla, è partito da un'idea di base precisa. Però in questo caso sei libero di pensarla come vuoi.

Il problema stava nel fatto che hai usato una parola come "censura" in un contesto come quello pikappico in cui si vedono tracce di tutto tranne che di censura o di edulcorazione.
I confini in cui si muove questo Pk non sono diversi da quelli del Pk anni '90, anzi vedendo Potere e Potenza la redazione sta osando anche qualcosina di più.

Non mi sembra che quanto scrivi contrasti il mio ragionamento
Si è trattato di un semplice fraintendimento verso il mio commento riguardo lo sviluppo lento della trama ed altre piccole "furbate" che non ho trovato nel ritorno di Artibani con "Potere e Potenza". 

Commento anche io il Topo n. 3103 
De "Gli argini del tempo" ho già parlato nel topic dedicato.

La storia dell'arte di Topolino: Zio Paperone e l'enigma della sposa etrusca:
Bella, divertente e ben disegnata! A me ha fatto ridere moltissimo!
Gambadilegno e Trudy in... Acciughe e rubini :
Non sono mai impazzito per le storie con Gamba e Trudy (più che altro perchè Trudy mi sta antipatica come personaggio  ) , però questa è divertente e ben sceneggiata!

Paperino aspirante scrittore :
Anche questa una bella storia con un bel finale...Non mi piacciono molto i disegni...Un tratto un pò disordinato e sporco... A volte i personaggi sembrano affetti da strabismo.. 

Topolino e i guerrieri dimenticati
Un'occasione sprecata secondo me:una bella trama, una bella ambientazione fantasy che poteva dare vita ad una saga...(non a caso a me ha ricordala La saga della spada di ghiaccio...), invece si conclude con un finale un po' striminzito... Peccato! Peccato davvero  :(

Tre storie su cinque sono ambientate in diversi futuri e qualche passato: nonostante siano illustrate dai migliori disegnatori (Sciarrone, Zanchi, Zironi) sono decisamente troppe per un solo numero del Topo: non che non apprezzi i viaggi nel tempo (anche se decisamente preferisco il presente, dove credo siano state create le storie Disney a fumetti più belle), però uno per albo (se non nessuno) sarebbe più che sufficiente.

GLI ARGINI DEL TEMPO  (seconda puntata)
Sono riuscito a seguire il filo della trama e questo è già tanto per me che non amo queste storie pikappiche: inoltre le tavole di Sciarrone sono un piacere per gli occhi. Attendo senza patemi la prossima puntata.

ZIO PAPERONE E L'ENIGMA DELLA SPOSA ETRUSCA
Le serie di Gagnor (in questo caso "La Storia dell'Arte di Topolino") mi lasciano sempre perplesso ma, vuoi l'ambientazione etrusca, i colori della Andolfo e le tavole di Zanchi, la storia scorre bene ed è abbastanza piacevole.
PS - Il servizio che segue invita a visitare le città con resti di civiltà etrusca: tra queste stranamente non segnalate le umbre Perugia e Orvieto. Anche l'Umbria occidentale (ad ovest del Tevere) ha fatto parte dell'antica Etruria, insieme a Toscana e Alto Lazio.

GAMBADILEGNO, TRUDY IN... ACCIUGHE E RUBINI
Gamba si districa mirabilmente fra i suoi complici e Trudy ma alla fine le sue tattiche falliscono. Divertente soggetto della Camerini che sottolinea i due grandi amori di Trudy: la cucina e Pietro.

PAPERINO ASPIRANTE SCRITTORE
L'inizio della storia con situazioni stra-ultra-familiari e disegni di Chierchini un po' così, danno l'idea di una fanzine che ricalca cose già note, tanto per. Invece, andando avanti, il plot diventa più intrigante e alla fine il soggetto di Moscato convince. Come Chierchini che, nonostante alcune sproporzioni, da grinta e carattere a personaggi riattivando antiche diatribe che ultimamente si erano un po' perse.

TOPOLINO E I GUERRIERI DIMENTICATI
Poco mi convince questa storia medievale se non per gli ottimi disegni di Zironi. Come scritto nel prologo, il troppo passato stroppia.

Scusate, ma io devo fare un plauso a Zanchi! Ma quanto bravo è questo ragazzo? E' giovanissimo, eppure disegna davvero da dio, ogni vignetta è meravigliosa, curata e resa un trionfo di colori dalla bravissima Mirka Andolfo! Lo stile di Zanchi è forse ancora un po' troppo legato a quello di Freccero, ma è già piacevolissimo, molto morbido e sinuoso. Una sua caratteristica che apprezzo molto, è quella di variare sensibilmente la grossezza del tratto a seconda della distanza dei disegni dagli occhi del lettore. Mi spiego: ogni disegnatore lo fa, certo, ma Zanchi accentua questa cosa, facendo largo uso del pennello più grosso: guardate come staccano rispetto al fondo la statua di Paperone e Brigitta, oppure gli alberi e le felci in primo piano, e come assume naturalezza il tratto!
Questa caratteristica di Zanchi a me garba tanto, e mi è saltata subito all'occhio confrontando i suoi disegni con quelli di Sciarrone ne Gli argini del tempo (serie che aspetto a commentare quando sarà terminata), che invece utilizza un tratto sottilissimo (pure troppo secondo me, ma è pura questione di gusti), ottenendo un effetto completamente diverso.

Nella storia sull'arte etrusca, oltre ai disegni, anche la trama è ottima, decisamente migliore della precedente puntata. Gagnor, che nelle ultime prove non mi aveva entusiasmato, scrive una sceneggiatura frizzante, originale e piena di umorismo e gag divertenti (Brigitta che, nel momento in cui

Spoiler: mostra

Tarquinia si rivela essere Amelia, se ne esce con un "Lo sapevo che era bionda finta!"

mi ha fatto morire )
Bravi a tutti e due, dunque!

Allora, tralasciando le considerazioni sulla cover (ho già detto che non condivido la scelta), che non piace molto neppure graficamente, passo direttamente alle storie:

Pk: gli argini del tempo 2° ep. (Sisti/Sciarrone): giudizio ovviamente in sospeso, per adesso mi limito a dire cha la storia mi intriga ma è alquanto intricata (scusate il gioco di parole), episodio che patisce un po lo spiegone (comunque necessario) e che rimanda ai successivi i veri "botti". S.V.

Zio Paperone e l'enigma della sposa etrusca (Gagnor/Zanchi): graficamente la storia mi è davvero piaciuta (Zanchi e la andolfo fanno davvero un bel lavoro), molto meno a livello di trama, posto che si riduce tutto ad un'invenzione di Brigitta. Poco realismo ma varie battute e gag divertenti per una storia che punta molto sull'aspetto didattico. Ho apprezzato di più la precedente della serie, almeno non presentava gli evidenti anacronismi che caratterizzano questo episodio. Voto: 5

Gambadilegno, Trudy in... acciughe e rubini (Camerini/Amendola): storia tutto sommato gradevole se si limita il giudizio solo all'approfondimento del rapporto tra Gambadilegno e Trudy. L'originalità non traborda dalle pagine di questa storia, tuttavia la "tenerezza" di alcuni comportamenti del protagonista sono più giustificati qui, rispetto ad altre storie, posto che tutta la vicenda ruota intorno al rapporto sentimentale tra i due. Da notare che in questa storia la caratterizzazione di trudy segue il filone buonista che la considera solo una "birbante" ragazzona dedita alla cucina e ai pettegolezzi... (come sono lontani i tempi in cui dirigeva i criminali topolinesi dai sotterranei!). Voto: 5

Paperino aspirante scrittore (Moscato/Chierchini): da estimatore dello stile di Chierchini, non posso dire non che - quantomeno a primo impatto - la storia mi abbia attratto ed incuriosito. La trama sembra muovere dai soliti banali litigi del trio Paperino - Paperina - Gastone, ma la bravura di Moscato è quella di "ingannare" il lettore per poi portarlo da tutt'altra parte con uno sviluppo della vicenda molto meno banale e prevedibile di quanto l'esordio della storia possa far supporre. Molto buona la trovata finale. Voto: 6

Topolino e i guerrieri dimenticati (Figus/Zironi): premetto che il fantasy non è esattamente il mio stile preferito (solo veri capolavori come la spada di ghiaccio riescono ad appassionarmi, e parecchio), se poi vi si aggiungono anche antenne, telecomandi e robot, beh allora diventa proprio una roba che proprio non mi piace. Personalmente mi ha ricordato un po "il mondo che verrà" nella parte in cui si risvegliano i robottoni, declinato, però, in salsa WoM, con il duo Macchia Nera - Gambadilegno a fare la parte dei cattivi (stavolta Gamba il capo e Macchia il mago); permettetemi anche di aggiungere che non ne posso più di vedere Minni figlia di Basettoni, proprio non si può sentire (pardon, leggere), a maggior ragione tenuto conto che Minni non svolge praticamente alcun ruolo, dunque si poteva usare al suo posto un personaggio generico. Sia come sia, questa storia mi è parsa un'occasione sprecata, a mio avviso si poteva far meglio. Voto: 4

In conclusione, a parte la storia pikappica, questo numero a mio giudizio presenta ben poco di sufficiente, salvo con certezza solo la storia di Moscato, le altre - per un motivo o per l'altro - non mi hanno convinto più di tanto.
Pertanto, il mio voto è  [smiley=voto3.gif]
[size=8](senza "gli argini" probabilmente una stelletta si sarebbe persa per strada...)[/size]

Ciao, qualcuno potrebbe mettere una foto del TopoBasket imbustato e aperto? Grazie

Scusate, ma io devo fare un plauso a Zanchi! Ma quanto bravo è questo ragazzo? E' giovanissimo, eppure disegna davvero da dio, ogni vignetta è meravigliosa, curata e resa un trionfo di colori dalla bravissima Mirka Andolfo! Lo stile di Zanchi è forse ancora un po' troppo legato a quello di Freccero, ma è già piacevolissimo, molto morbido e sinuoso. Una sua caratteristica che apprezzo molto, è quella di variare sensibilmente la grossezza del tratto a seconda della distanza dei disegni dagli occhi del lettore. Mi spiego: ogni disegnatore lo fa, certo, ma Zanchi accentua questa cosa, facendo largo uso del pennello più grosso: guardate come staccano rispetto al fondo la statua di Paperone e Brigitta, oppure gli alberi e le felci in primo piano, e come assume naturalezza il tratto!
Questa caratteristica di Zanchi a me garba tanto, e mi è saltata subito all'occhio confrontando i suoi disegni con quelli di Sciarrone ne Gli argini del tempo (serie che aspetto a commentare quando sarà terminata), che invece utilizza un tratto sottilissimo (pure troppo secondo me, ma è pura questione di gusti), ottenendo un effetto completamente diverso.

Nella storia sull'arte etrusca, oltre ai disegni, anche la trama è ottima, decisamente migliore della precedente puntata. Gagnor, che nelle ultime prove non mi aveva entusiasmato, scrive una sceneggiatura frizzante, originale e piena di umorismo e gag divertenti (Brigitta che, nel momento in cui

Spoiler: mostra

Tarquinia si rivela essere Amelia, se ne esce con un "Lo sapevo che era bionda finta!"

mi ha fatto morire )
Bravi a tutti e due, dunque!

Concordo su tutto. La storia mi è piaciuta davvero tanto. La mia preferita del volume!

Personalmente, al di là delle polemiche sulla scelta della copertina, ho gradito il contenuto interno sulla vita degli astronauti. Divertendomi nella lettura, ho imparato parecchie cose interessanti e curiose che non sapevo, e immagino che così abbiano fatto anche tanti lettori più giovani. Topolino è anche questo (in uno slogan: didattico, ma con brio!) e fin da bambino mi sono sempre piaciuti – ovviamente alcuni di più, altri di meno – gli articoli che illustravano, con un linguaggio semplice ed efficace, determinati argomenti. Quindi, anche se fra quelle proposte avrei scelto la prima (con Paperino e Sam che fluttuano), non mi ha infastidito la copertina: in fondo, PK ne conserverà comunque tre su quattro (e la prima addirittura doppia!).

Per il resto, PK a parte, ho trovato simpatica la storia sull’arte etrusca di Gagnor. Anche io l’ho preferita, e di gran lunga, a quella su Pompei. Mi ha richiamato alla mente “Storia e gloria della dinastia dei paperi”, di cui non a caso qualche anno fa Roberto ha sceneggiato il capitolo extra. Molto buoni i disegni di Zanchi e i colori di Mirka Andolfo.

Piacevole anche il nuovo approfondimento del rapporto tra Gambadilegno e Trudy di Camerini/Amendola e sempre bello ritrovare tra le pagine del libretto il grande Giulio Chierchini, stavolta in una storia di Moscato dallo spunto non originalissimo ma comunque ben sviluppato (e in cui Paperino e Gastone tornano con orgoglio a essere i classici rivali). “Topolino e i guerrieri dimenticati”, in verità, non mi ha coinvolto troppo, anche se le matite di Zironi restano una garanzia.

Una citazione, infine, per il Topogulp di Faccini, “Dinamismo”: gustoso come sempre, con le espressioni dei personaggi (scimpanzè inclusi) azzeccatissime e straordinariamente comiche!

Qualcuno ha preso il topobasket? Se è fatto bene potrei pure prenderlo, però devo decidere in fretta sennò non trovo nulla