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Inoltre Cirillo, oltre ai rapporti tra cugini, sviluppa bene anche il rapporto Paperino-sua gemella col fiocco. Una coppia sanguigna, ma che si vuole tanto bene (in questa storia troppo, ma è per far ridere).

Mille volte meglio la Paperino di Cirillo che quella di Bosco in "Giro pizza"! Davvero non riesco nemmeno a leggere una Paperina così: sembra quasi che non abbia alcun interesse affettivo a stare insieme a Paperino e vada con lui solo per farsi offrire cene e farsi trattare da regina, mandandolo a quel paese appena qualcosa va storto.  :o

Sempre in ritardo, ecco le mie impressioni su questo numero 3094:

Cover: non mi piace più di tanto, non ha alcuna attinenza a storie contenute nel numero, ma è stata ritenuto molto doverosa...

L'isola del tesoro - Seconda puntata : la vicenda entra nel vivo dopo l'ottimo esordio. Rimando ogni valutazione alla fine, ma è evidente che siamo davanti ad una parodia con l'iniziale maiuscola. VOTO: s.v.

Archimede e le funivie urbane: storia discreta, forse con qualche tavola di troppo, nella quale la tematica ecologista si fonde bene con le classiche diatribe tra miliardari, ed in cui spicca il ruolo del geniale inventore, che si pone quale arbitro e garante nei confronti delle mire irrefrenate di arricchimento dei due. Ho trovato un po scontato lo sviluppo ed il finale, mi ha appassionato poco, ecco, ma comunque la ritengo sufficiente.
VOTO: 6

Super Pippo e la finale interrotta: più che una breve, una serie di gag, ma fà il suo lavoro. Confesso di averla abbastanza apprezzata, forse perchè aspettavo il ritorno di Super Pippo, ma nel complesso non mi è dispiaciuta, anche perchè da sei tavole non è che ci si possa aspettare poi chissà che.
VOTO: 6,5

Che cosa si fa stasera? - Paperino e il giro pizza: anche l'altra breve del numero non mi è dispiaciuta, forse perchè rappresenta situazioni di vita che possono capitare a tutti. Il povero Paperino è sempre vittima degli accadimenti, anche quando fà del suo meglio per (in questo caso) far riuscire una serata, ma la fidanzata non sembra accorgersene.
VOTO: 6

Paperino & Paperina e le telefonate imbarazzanti: altro giro, altra storia di vita quotidiana. Mi è piaciuta molto l'idea alla base, quindi questa caratterizzazione "alternativa" sia del rapporto tra Paperina e Paperino, sia quella del rapporto tra i tre cugini, che ogni tanto possono anche andare d'accordo e prendersi le patatine al fast-food senza litigare ogni secondo. Risulta molto divertente il tema dell'ossessività nel rapporto tra i due fidanzati, ma non ho apprezzato per nulla il finale pseudo moraleggiante che sembra quasi giustificare la maleducazione di chi si ostina a passare il tempo al telefono anche quando è in compagnia. Peccato, si poteva far meglio.
VOTO: 6

Zio Paperone e l'inattesa visita della M.A.M.M.A.: posso dirlo? Dopo l'episodio de L'Isola del tesoro, questa è, imho, la migliore del numero. Non sarà la prima volta che viene approfondito il rapporto amicale tra Paperone e Battista, ma la storia è davvero ben realizzata, piena di gag divertenti (adoro il cane che cerca le "crocchette"), con la parsimonia di Paperone e l'abilità di Battista in primo piano. Molto belli anche i disegni di Marco Palazzi.
VOTO: 7

In conclusione, questo 3094 è un numero che a parte il secondo episodio de l?Isola del Tesoro, non offre poi granchè, un paio di storie brevi sulla sufficienza, idem altre due lunghe, e la chicca finale di Macchetto che strappa più di un sorriso e fà chiudere in bellezza la lettura. VOTO:  [smiley=voto3.gif]

Devo dire che è un numero che mi ha lasciato addosso una sensazione di soddisfazione, ma a metà.

L'Isola del tesoro sembra proseguire a vele spiegate, e non sto a dilungarmi oltre sulla spettacolarità delle tavole: davvero una più bella dell'altra!

La storia di Archimede tutto sommato mi è piaciuta, forse un filino troppo tirata per le lunghe, ma nel complesso la trovo abbastanza riuscita, se non altro per l'insolito cipiglio dell'inventore, che viene fuori come realmente motivato dallo scopo della sua invenzione, e non solo dal semplice fatto del "metter su carta" il progetto.

Le due brevi... sono due brevi, oltretutto telefonatissime. Passiamo oltre, che è meglio.

Paperino & Paperina e le telefonate imbarazzanti e Zio Paperone e l'inattesa visita della M.A.M.M.A. sono due storie che, per come sono state sviluppate, mi sono piaciute davvero tanto! Peccato però che entrambe mi abbiano perso punti nel finale.

Sulla prima, devo dire che tutto sommato non mi dispiace vedere in azione il trio di cugini, secondo me ci sta che ogni tanto mettano da parte le incomprensioni e passino un po' di tempo insieme: non lo vedo come uno snaturamento dei personaggi, almeno finchè rimane limitato a singole storie "del quotidiano" così come sembra essere finora. Anzi, può essere un tramite per affrontare argomenti nuovi, anche perchè, in fin dei conti, Paperino ha tanti nemici ma nessun amico nel vero senso della parola (Topolino ha Pippo, Paperina ha Ciquita... ma come amico di Paperino Bum Bum non ce lo vedo proprio ), e i due cuginastri possono, all'occorrenza ricoprirne il ruolo.
Detto questo, dicevo, la storia mi è piaciuta, proprio per come viene trattato il rapporto tra i due fidanzati e i loro rispettivi amici, se non fosse che il finale alla "volemose bene" non mi ha convinto troppo. Perchè, diciamoci la verità, il problema non è il "pucci pucci", ma il fatto che un comportamento come quello dei due, nella realtà, è da maleducati, punto e basta. Per cui, sì, va bene che alla fine si decida di uscire tutti insieme e bòn, però un accenno al fatto che non va bene ignorare le persone che si hanno davanti per il cellulare e le varie chat non ce lo avrei visto per niente fuori luogo, anzi!

Sull'ultima ho ancora meno da criticare, in realtà... la trama è davvero piacevole, salvo forse il tormentone delle crocchette, però Battista che non vuole abbandonare il deposito perchè ... nun se po' vede', dai! :


Pollice su, invece, per i redazionali, vari e interessanti.
Astronomia, dinosauri, acqua... da piccola sarei stata a rileggerli per ore!

Ma non si è sempre detto che solo Paperone aveva l'abilità di fare il bagno nelle monete? Ricordo una storia nella quale Paperino dopo essersi tuffato finisce per schiantarsi. Molto carino il rapporto Paperino-Paperina illustrato da Cirillo, se non che la morale che ne emerge è che bisogna accettare il comportamento degli amici che vanno e vengono per telefonare. Bah.

Secondo me state esagerando, i fumetti Disney non devono per forza dare sempre una morale. La storia si sviluppa bene, al problema iniziale segue l'equivoco e poi una piccola vendetta di Paperin* verso gli amici e poi il lieto fine. Una storia simpatica e divertente, è eccessivo secondo me castigarla perché non dà alla fine la morale giusta... Walt ci scampi da un Topolino moralista!

Secondo me state esagerando, i fumetti Disney non devono per forza dare sempre una morale. La storia si sviluppa bene, al problema iniziale segue l'equivoco e poi una piccola vendetta di Paperin* verso gli amici e poi il lieto fine. Una storia simpatica e divertente, è eccessivo secondo me castigarla perché non dà alla fine la morale giusta... Walt ci scampi da un Topolino moralista!

Io non ho castigato nulla, e ti assicuro che sono l'ultima a volere un Topolino moralista a tutti i costi.

Però non posso negare che, dopo aver visto per tutta la storia Paperino e Paperina comportarsi da maleducati (è inutile girarci intorno... è evidente anche all'interno della storia, visto che gli amici rinfacciano loro non il "pucci pucci", ma lo stare perennemente in contatto), la chiosa finale stride parecchio. Non volevo e non pretendo uno spiegone su cosa è giusto fare, però dopo aver dipinto un comportamento come negativo, non si può uscirne col dire "Sì, è negativo, ma a noi va bene lo stesso così perchè ci vogliamo bene e il resto non conta".
Però, al di là di questo aspetto, la storia mi è piaciuta parecchio, non posso negarlo.

Secondo me state esagerando, i fumetti Disney non devono per forza dare sempre una morale. La storia si sviluppa bene, al problema iniziale segue l'equivoco e poi una piccola vendetta di Paperin* verso gli amici e poi il lieto fine. Una storia simpatica e divertente, è eccessivo secondo me castigarla perché non dà alla fine la morale giusta... Walt ci scampi da un Topolino moralista!

Personalmente ho parlato della "morale" giusto per dire che, a mio modesto parere, non è giusto si diano giustificazioni a chi sta attaccato al telefono senza motivo quando è in compagnia : è maleducazione allo stato puro ed è un comportamento che va combattuto senza pietà.

Ma questo è solo un mio personale giudizio sulla "morale" alla fine della storia : non ho alcuna pretesa che Topolino la faccia in modo diverso o che insegni quello che piace a me.

Come ho scritto più volte la funzione educativa del Topo per me è assolutamente secondaria.
Non mi piacciono neanche certe morali eccessivamente ecologiste, o certe copertine brutte e inutili come quella di questo numero...ma non pretendo certo che il settimanale si adegui alla mia visione del mondo.

Credo si dovrebbe essere liberi di criticare la "morale" del Topo, come in questo caso ma non avere la pretesa che si debba adeguare ai propri desideri.

Non posso fare a meno di esprimere le mie perplessità sul ciclo di storie firmate da Cirillo che imperversano nelle ultime settimane. Dell'autore apprezzai in passato le storie incentrate su Gambadilegno. Ma trovo che queste ultime storielle di paperi "quotidiani" siano concepite in modo sbagliato. Ben venga il presentare i personaggi come persone, ben venga il metterli di fronte a problemi reali che viviamo noi tutti i giorni, ben venga fare ironia sulle nuove mode come i selfie, whatsapp, ben venga cercare di sviluppare i rapporti tra di loro. Ma non dobbiamo mai perdere di vista la loro essenza. Non bisogna mai piegare le loro personalità ai nostri scopi, dimenticare la loro mimica, il loro modo di fare. Nell'ultima storia ho visto personaggi perfettamente intercambiabili, il loro rapporto trasformato forzatamente e persino il gruppo" giovane" di ragazzi e ragazze che si va a formare alla fine, con Brigitta dentro, l'ho trovato poco credibile. Per questo tipo di cose forse sarebbe bene utilizzare un'altra generazione di personaggi, più adatti al ruolo, come Paperetta e i suoi amici. Ma sinceramente decidere di punto in bianco che Gastone è così affiatato con Paperino da esserne geloso e dargli consigli sentimentali mi pare un fraintendimento e una snaturazione di un personaggio che di base avrebbe un significato ben preciso.

mi rendo conto che è un po' difficile da notare, ma qualcuno di voi si è chiesto perchè nella storia "Paperino e il giro pizza" c'è l'insegna della pizzeria Tramonti?

Paperino & Paperina e le telefonate imbarazzanti (19 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Jacopo Cirillo
Disegni di Luca Usai
Ho gradito i disegni, non male che vengano proposte situazioni con i tre cugini insieme, anche se il rapporto tra Gastone e Paperino sono abituato a vederlo più conflittuale che amichevole.
Per il resto la storia non mi è piaciuta, abbastanza ripetitiva.
Forse perché nella realtà uso un telefonino very vintage, non ho what's up , etc? 



Zio Paperone e l'inattesa visita della M.A.M.M.A. (24 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Augusto Macchetto
Disegni di Marco Palazzi
Mi è piaciuta, è divertente, così come sono buoni  i disegni di Palazzi.
La trovata finale è divertente, spiazzante ma poco credibile. Come mai Zio Paperone accetta e non insegue Battista con lo spingardino? 

mi rendo conto che è un po' difficile da notare, ma qualcuno di voi si è chiesto perchè nella storia "Paperino e il giro pizza" c'è l'insegna della pizzeria Tramonti?

domanda che è rimasta appesa... qualcuno (proprio tu paperenzo) sa la risposta? (ammesso che ci sia una risposta particolare)

Tramonti è un comune a pochi chilometri a nord di Maiori, in costiera Amalfitana, di poco più di 3000 abitanti ed è noto per aver esportato in tutto il mondo i suoi pizzaioli (ben 3000 dagli anni '50 ad oggi).

Basta digitare su google "pizzaioli tramonti" per scoprire che in questo paese la tradizione della pizza si è sviluppata molto più che a Napoli (come banalmente si può pensare).

Nel caso della storia potrei pensare che lo sceneggiatore (o disegnatore) sia andato in una pizzeria denominata in tal modo da uno dei tanti emigranti sparsi un po' dovunque (e abbia mangiato bene!).