E che gli vuoi dire a
Topolino #3079?
Che c'è molto Paperino!
Il buon Donald appare infatti in tutte le storie, salvo ovviamente la prima di cui parlo fra un momento
C'è il Paperino danese del
Popolo Parallelo, dove i McGreal sfornano una storia piuttosto noiosetta perché se di già visto in ogni tavola. A nulla vale l'inizio "sconcertante", che ormai non sconcerta più, e l'avventuretta scorre banale. Cavazzano sfoggia il suo tratto pulito, ma non certo quello delle grandi occasioni, offrendo disegni piuttosto nella media.
Poi c'è una breve di Jacopo Cirillo, meno breve del previsto: lo spunto però regge bene anche il maggior numero di tavole, e prosegue quel filone realistico, filosoficamente apprezzabile, che l'autore ha spesso portato avanti sulla testata. La tematica è sicuramente universale e condivisibile, i personaggi non vengono snaturati e il finale è ottimo, in mezzo c'è qualcosa che scricchiola nell'assurdità degli interessi in ballo, ma tutto sommato la storia è godibile. Riposanti i disegni digitali di Luciano Gatto.
Poi c'è un altro Paperino breve,
Professione Sfortunologo: spunto non male, ma non c'è trama purtroppo, risultano un collage poco ispirato di gag. Brava però la Molinari alla parte grafica.
E Paperino chiude, in coppia con Paperoga (che già aveva fatto capolino nella storia precedente) con
La Banda del Brivido, forse la storia migliore del lotto, capace di partire dall'ennesimo sosia criminale per svolgere una trama comunque più che leggibile e divertente. Nulla di nuovo, ma una buona storia graziata dalle tavole di un Guerrini che trovo qui maggiormente nelle mie corde che in passato
Ma a dispetto di tutti questi Paperini dall'alterna qualità, il "Topo" di questa settimana vale la spesa per la storia d'apertura:
Star Top - Terza generazione!
E che gli vuoi dire a Bruno Enna?
Che ha fatto proprio un bel lavoro! Dopo le parodie intense e "drammatiche" di
Dracula e
Ratkyll, lo sceneggiatore sardo riprende scenari, personaggi e tematiche dalla serie fantascientifica per eccellenza, Star Trek, e decide di trattarla con grandissima ironia. È infatti l'Enna prettamente comico quello che vediamo in questo primo episodio, che ha già mostrato in passato questa sua verve ironica e irresistibile in varie occasioni e che qui si scatena con battute e scene memorabili. Il bello è che non manca comunque una trama bella corposa e ben orchestrata, carica di promesse per lo sviluppo narrativo nei prossimi due episodi: si intuisce piuttosto chiaramente infatti che c'è un mistero alla base della missione che Topolino/Tirk è stato chiamato a intraprendere, e sarà interessante vedere come Enna ha intenzione di dirigere la storia.
Per intanto c'è da godersi gli ottimi disegni di Andrea Freccero, che fa faville: tavole che scavalcano la griglia, sfondi che invadono tutta la pagina, vedute spaziali da brivido, intuizioni grafiche riuscite, ironiche e immaginifiche. L'artista non si è risparmiato, e anche la resa dei personaggi mostra una grande plasticità e una morbidezza nel tratto e nel modo di ritrarre i volti che fa davvero rimanere incantati. È un peccato che non torni per i prossimi episodi, anche se confido che gli altri due disegnatori siano all'altezza della "missione"