Personalmente mi ritengo anch'io molto irritata dalla risonanza che la pessima storia di Macchetto ha avuto rispetto a quella di Casty, che avrebbe meritato immensamente di più la copertina e il ruolo di apri-numero. Al di là di questo,
Paperinik e il mistero del falso che è vero, è una storia che non raggiunge la sufficienza, e per quanto debole potesse essere l'idea proposta dai Bollani, la colpa è da inficiare prevalentemente a Macchetto, sceneggiatore che io ritengo, se mi è concesso, "in decadenza", lontanissimo dai, se non capolavori, quantomeno ottime storie che ha scritto in passato per esempio per Pkna. Ora le sue storie o sono permeate di un fastidioso ed eccessivo buonismo o, come in questo caso, hanno una sceneggiatura assai debole. E' già stato detto tutto, la trama è sconclusionata, illogica, il cattivo non è credibile e non ha delle motivazioni valide, molti passaggi sono forzati... insomma, io francamente non vedo questa prova come un occasionale errore di percorso di Macchetto, ma come un esempio piuttosto lampante del suo calo di qualità; sul serio, non riesco a ricordare una sua sola storia recente che mi sia piaciuta… E sottolineo, naturalmente, che questa è solo una mia opinione e spero nell’esprimerla di non mancare di rispetto a nessuno.
Altro punto negativo, secondo me, è l’utilizzo generale di Paperinik, protagonista ultimamente di avventure tutt’altro che memorabili. Possibile che non si riesca ad assegnargli ruoli migliori? L’utilizzarlo in questo modo così inflazionato a mio parere è quasi un mancare di rispetto ad un personaggio che ha una storia ed un’importanza notevoli. Si contano veramente sulla punta delle dita le storie recenti che gli hanno reso giustizia e ciò mi dispiace…
Nulla da ridire invece sui disegni di Mottura, semplicemente fantastici, ogni tavola è una gioia per gli occhi! L’unica espressione che proprio mi è sembrata mal riuscita è quella di Ciccio nella famosa vignetta in cui Nonna Papera afferma di essere stanca di cucinare, ma vabbé, è certamente un errore di poco conto.
Passiamo invece al primo episodio del kolossal di Casty, che mi dispiace assai sia stato ingiustamente un po’ oscurato dalla storia di Paperinik. Anche in questo caso avete già detto tutto voi e non saprei cosa aggiungere… dico semplicemente che l’ho trovato MERAVIGLIOSO, e la serie sa già di capolavoro… Ultimamente mi sono come un po’ disaffezionata al topo, perché le storie standard molto spesso o mi annoiano o non mi comunicano nulla… ma Casty, gente, Casty è forse l’unico che ancora riesce totalmente a rapirmi, che mi rende incapace di staccarmi dalle pagine finché non ho terminato la lettura! Ma quanto belli sono i suoi personaggi? Quanto fascino hanno quelle tavole? E quanto è intrigante questo nuovo villain? Non vedo proprio l’ora di leggere il prosieguo della storia, che per fortuna avrà più visibilità nel prossimo numero.
Ho trovato poi molto interessante l’intervista a Casty pubblicata dopo la storia, intervista da cui emerge quanto Casty sia professionale: l’essersi documentato in modo così appassionato e così a lungo testimonia la grande serietà con cui svolge il suo lavoro! In più mi attira non poco il fanta-thriller da lui annunciato… Il Castellan sembra non essere mai a corto di idee, per nostra fortuna!